Che cos’è lo spyware globale Echelon

Echelon: lo spyware globale

Negli ultimi anni si è sentito spesso parlare di “Echelon”, un potente strumento di sorveglianza delle comunicazioni che, in palese violazione della privacy, ci sorveglia costantemente. Questo strumento, in grado di controllare miliardi di comunicazioni in tutto il mondo, esiste realmente. Lo ha reso noto ufficialmente, dopo numerose indagini e con uno specifico rapporto datato dicembre 1997, un organismo facente parte del Parlamento Europeo, il Civil Liberties Committee. Il progetto pare risalga addirittura al 1947, anno in cui si ha notizia dei primi accordi segreti tra Stati Uniti e Gran Bretagna. Successivamente hanno aderito all’iniziativa la Nuova Zelanda (dal 1989), il Canada e l’Australia. Il progetto (sembra sia denominato ufficialmente “progetto 14”) è stato sviluppato e coordinato dalla NSA americana (National Security Agency) e diventato operativo negli anni ’80. Oggi i fruitori/utenti di questo sistema sono: la NSA (U.S. National Security Agency), il Government Communications Security Bureau (GCSB) della Nuova Zelanda, i Government Communications Headquarters in Gran Bretagna (GCHQ), il Communications Security Establishment in Canada (CSE) e il Defence Signals Directorate in Australia (DSD).

Echelon: lo spyware globale

Il funzionamento di Echelon si basa sull’intercettazione indiscriminata di tutte le informazioni in transito e la registrazione di quelle che rispondono a particolari requisiti preimpostati. Alcune indagini, nonostante l’ostilità della NSA alle richieste degli investigatori, hanno portato alla luce che questo sistema è in grado di effettuare circa tre miliardi di intercettazioni ogni giorno (comunicazioni satellitari, email, telefonate, fax, etc.) sulle quali successivamente opera tramite dei filtri per estrapolare quelle ritenute “interessanti”. Per fare questo Echelon ha una struttura di elaboratori (in alcuni casi si parla di ettari di estensione) che poggiano le proprie basi sull’intero globo, sono infatti numerosi gli Stati che ospitano parti di questo sistema, esse permettono tramite un funzionamento in sinergia di raggiungere lo scopo prefissato. Normalmente i filtri effettuano una ricerca delle cosiddette “keywords” (parole chiave) sul contenuto delle intercettazioni, rilevando così quelle contenenti, ad esempio, parole come terrorismo, attentato, etc.. Per fare questo vengono utilizzate sofisticate tecniche basate sull’AI (Artificial Intelligence) che riescono ad effettuare rilevazioni anche sui messaggi in fonia. Per quanto il fine di tutto questo possa apparire ad alcuni nobile, è indubbio che il sistema viola in maniera totale il diritto alla privacy di ogni individuo, diritto, peraltro, sancito da precise leggi nazionali e internazionali. Nonostante tutto Echelon continua inesorabile ad operare. In altri termini, il Grande Fratello descritto da Orwell in “1984” è diventato realtà.

Presso la Commissione del Parlamento Europeo, durante una riunione sul tema “Unione Europea e protezione dei dati”, il relatore Duncan Campbell ha esposto alcune accuse circa i computers distribuiti da IBM con installati dei sistemi operativi Microsoft, sembra infatti che questi siano dotati di una sorta di spyware le cui funzionalità forniscono appoggio alle intercettazioni di Echelon. Implicata in questa faccenda, oltre naturalmente agli Stati Uniti, sembra ci sia, nonostante smentite ufficiali, anche la Gran Bretagna. Anche se non vi sono prove certe di quanto detto alcuni governi, venuti a conoscenza della vicenda, hanno preferito equipaggiare le loro macchine con sistemi operativi Unix/Linux.

Il fratello minore di Echelon: Carnivore

Dopo i tragici avvenimenti del settembre 2001, riguardanti gli attacchi terroristici in America, gli Stati Uniti hanno potenziato le loro attività di sorveglianza elettronica sia tramite nuove proposte di legge (Patriot Act, MATA (Mobilization Against Terrorism Act), etc.) sia potenziando le attività di Echelon e Carnivore. Ad ottobre 2001 è stata infatti approvata dal Senato degli stati Uniti la  legge che obbliga ogni provider Americano all’installazione di Carnivore sui propri server. Quest’ultimo, creato nei laboratori dell’FBI, rappresenta il fratello minore di Echelon, il suo compito è quello di monitorare il traffico delle e-mail e di altre forme di comunicazione, intercettandole ed acquisendole. In passato veniva già utilizzato durante le indagini relative a persone sospette e comunque solo quando ve ne erano i presupposti legali per farlo, adesso pur potendosi riconoscere, anche in questo caso, la validità dell’obiettivo perseguito, siamo di fronte ad una violazione indiscriminata dei diritti delle persone, cosa che sta sollevando numerosi cori di protesta, anche ufficiali, in ogni angolo del mondo.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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