Guida alla preparazione all’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di Ingegnere

Guida alla preparazione all’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di Ingegnere

L’albo professionale per l’ingegnere

Con il D.P.R. del 5 giugno 2001, numero 328 nell’albo professionale degli Ingegneri italiani (professione di Ingegnere) sono state istituite, in corrispondenza del diverso livello del titolo di accesso, le seguenti due sezioni:

  1. sezione A cui si accede, previo esame di Stato, con il titolo di laurea specialistica/magistrale o con la laurea conseguita secondo il previgente ordinamento (laurea quinquennale);
  2. sezione B cui si accede, previo esame di Stato, con il titolo di laurea o con il diploma universitario conseguito secondo il previgente ordinamento (diploma universitario triennale).

Ciascuna sezione è ripartita nei seguenti settori:

  1. civile e ambientale
  2. industriale
  3. dell’informazione

Agli iscritti nella sezione A spettano i seguenti titoli professionali:

  1. agli iscritti al settore civile e ambientale spetta il titolo di ingegnere civile e ambientale;
  2. agli iscritti al settore industriale spetta il titolo di ingegnere industriale;
  3. agli iscritti al settore dell’informazione spetta il titolo di ingegnere dell’informazione.

Mentre, agli iscritti nella sezione B spettano i seguenti titoli professionali:

  1. agli iscritti al settore civile e ambientale spetta il titolo di ingegnere civile e ambientale iunior;
  2. agli iscritti al settore industriale spetta il titolo di ingegnere industriale iunior;
  3. agli iscritti al settore dell’informazione spetta il titolo di ingegnere dell’informazione iunior.
Guida alla preparazione all'esame di stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di Ingegnere
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Svolgimento delle prove per il conseguimento del titolo di ingegnere

I possessori dei titoli conseguiti secondo l’ordinamento previgente alla riforma di cui al decreto del
Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, e ai relativi decreti attuativi (vecchio ordinamento), svolgono le prove degli esami di Stato secondo le disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328.
I laureati del vecchio ordinamento dovranno specificare nella domanda di iscrizione il settore per il quale intendono sostenere l’esame e il percorso formativo (cioè la classe di laurea), coerente con il settore richiesto, le cui materie caratterizzanti saranno oggetto della seconda prova scritta.
Secondo il “Regolamento recante norme sull’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di Ingegnere” (art. 47 del D.P.R. 5/6/2001, n. 328), gli esami di abilitazione consistono in:

  1. una prima prova scritta relativa alle materie caratterizzanti il settore per il quale è richiesta l’iscrizione;
  2. una seconda prova scritta nelle materie caratterizzanti la classe di laurea corrispondente al percorso formativo specifico;
  3. una prova orale nelle materie oggetto delle prove scritte ed in legislazione e deontologia professionale;
  4. una prova pratica di progettazione nelle materie caratterizzanti la classe di laurea corrispondente al percorso formativo specifico.

Gli iscritti nella Sezione B, in possesso del necessario titolo di studio, ammessi a sostenere l’esame di Stato per l’ammissione alla Sezione A sono esentati dalla seconda prova scritta, purché il settore di provenienza coincida con quello per il quale è richiesta l’iscrizione.
Per gli iscritti ad un settore, in possesso del necessario titolo di studio, che richiedono l’iscrizione ad altro settore della stessa sezione l’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove:

  1. una sola prova scritta nelle materie caratterizzanti il settore per il quale è richiesta l’iscrizione;
  2. una prova pratica di progettazione nelle materie caratterizzanti il settore per il quale è richiesta l’iscrizione.

Sono altresì esentati da una delle prove scritte coloro che conseguono un titolo di studio all’esito di un corso realizzato sulla base di specifiche convenzioni tra le Università e gli ordini o collegi professionali. Il candidato ottiene l’idoneità quando ha conseguito almeno i 6/10 (o equivalentemente 60/100) dei voti in ciascuna delle prove. Il candidato non idoneo può ripetere l’esame nella sessione successiva ed è obbligato a ripetere tutte le prove, anche quelle eventualmente superate nella sessione precedente.

Come prepararsi all’esame di stato per la professione di ingegnere

Dopo la laurea in ingegneria, per molti neolaureati si avvicina sempre di più il momento dell’esame di stato per l’abilitazione alla professione di ingegnere. Come si può certamente immaginare, diventare ingegnere non è assolutamente una “cosa” semplicissima. Come già detto, prima di tutto, occorre conseguire una laurea in ingegneria di tre o cinque anni, in base al corso che si decide di scegliere. In seguito, se un ingegnere desidera esercitare la professione, per il nostro ordinamento è indispensabile l’iscrizione all’apposito albo. Questa iscrizione potrà essere ottenuta solo attraverso il superamento dell’esame di stato per ingegnere. In questa guida per la preparazione all’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di Ingegnere, vi spiegherò come prepararsi a questo esame nel migliore dei modi.

Anzitutto, nel momento in cui si dovrà sostenere l’esame, ci si troverà di fronte ad una prova scritta, la quale, solitamente, consiste in una prova pratica applicativa sulla traccia inerente la propria specializzazione. Una volta superata questa prima prova, si dovrà sostenere quella che è la prova orale. Un primo consiglio, per avere maggiori probabilità di successo, è quello di sostenere l’esame di stato subito dopo la laurea. Il vantaggio è chiaro e semplice da spiegare: con le conoscenze acquisite all’università, ancora “fresche” di studio, sarà certamente più semplice affrontare e superare una valida preparazione.

Con il tempo, infatti, le conoscenze tendono a divenire meno chiare e dettagliate, e ciò renderà il lavoro ancora più difficile. Un ulteriore consiglio, è quello di iniziare la preparazione per questo importante esame con il giusto anticipo. Non ridursi all’ultimo momento, ed evitare di sottovalutare l’impegno necessario al buon esito dell’esame. Anche durante l’ultimo anno di università, sarà fondamentale tenersi allenati sulle materie e le discipline che potrebbero essere cruciali nel superamento della prova (soprattutto orale). Inoltre, potrebbe essere molto utile compilare una scaletta dettagliata degli argomenti da studiare, magari insieme ad altre persone che dovranno sostenere lo stesso esame.

Confrontarsi a vicenda e scambiarsi le varie informazioni (oltre ad agevolare la memorizzazione dei concetti) contribuirà anche a rasserenare il clima di stress e di ansia che tale prova può suscitare. Per finire, l’ultimo consiglio è quello di concentrarsi principalmente sulle esercitazioni applicative, piuttosto che sulla teoria, dal momento che i test scritti riguarderanno principalmente prove di natura pratica, dunque la capacità del candidato di confrontarsi e di risolvere problemi di questo tipo saranno essenziali per le diverse prove scritte ma soprattutto per l’ultima prova pratica dove la traccia vertirà su un progetto comprendende le diverse materie studiate durante tutto il percorso di studio.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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