Le metriche e le prestazioni di un sistema biometrico reale

Le metriche e le prestazioni di un sistema biometrico reale

Le metriche e le prestazioni di un sistema biometrico reale

Valutare in maniera opportuna un sistema biometrico di identificazione è un campo di ricerca ancora aperto. Di fatto, le prestazioni complessive di un sistema biometrico sono stimate in termini di accuratezza, velocità e memorizzazione. Vengono altresì impiegati altri fattori che rivestono una qual certa importanza come il costo, la facilità di impiego e l’efficacia.

I sistemi biometrici non sono ovviamente perfetti, ed alle volte può accadere che venga accettato erroneamente un impostore come un individuo valido (quello che viene detto false match o, al contrario, respingere un soggetto valido (false nonmatch. La probabilità di commettere uno di questi due tipi di errore viene definita come false nonmatch rate (FNR) e false match rate (FMR); l’ampiezza di questi due errori dipende da quanto liberamente o conservativamente il sistema biometrico opera. Il trade off tra il FMR e il FNR di un sistema generico in vari punti operativi; questo parametro ha un nome tecnico, viene denominato infatti “Receiver Operating Characteristics” (ROC) e rappresenta una misura comprensiva dell’accuratezza del sistema in un dato ambiente di test.

Applicazioni di accesso ad alta sicurezza, nei quali la preoccupazione di un breakin è notevole, operano ad un basso FMR. In applicazioni di medicina legale, dove il desiderio di catturare un criminale supera di gran lunga l’inconveniente dovuto al dover misurare un gran numero di individui falsamente accusati, opera i suoi matcher ad un alto livello di FMR. L’error rate del sistema nel punto operativo in cui la FMR eguaglia la FNR è chiamato Equal Error Rate (EER), il quale può spesso essere utilizzato come un descrittore conciso dell’accuratezza del sistema. Il grado di accuratezza di un sistema biometrico è considerato accettabile se i rischi (benefici) associati agli errori nel prendere le decisioni ad un dato punto nella curva ROC per un fissato ambiente di test sono ritenuti accettabili. In maniera del tutto similare, l’accuratezza di una identificazione basata sulla biometria è povera/inaccettabile qualora i rischi (benefici) associati agli errori relativi a qualsiasi punto sula ROC per uno specifico ambiente di test siano considerati inaccettabili (insufficienti). La taglia e il numero dei template memorizzati per ogni individuo, l’opportunità di possedere meccanismi di compressione, determina lo spazio di memoria richiesto per ogni utente. Qualora si verifichi che la taglia del template non sia trascurabile e che il template stesso venga memorizzato in un database centralizzato, l’ampiezza di banda può diventare un collo di bottiglia per l’identificazione. Una tipica smart card è in grado di contenere solo pochi chilobyte di informazione (ad esempio, 8KB) quindi in un sistema che faccia utilizzo di tali dispositivi per distribuire il template, la taglia di quest’ultimo diviene un argomento di rilevante importanza.

La fase di decisione per un sistema biometrico risulta critica in molte applicazioni. Per una tipica applicazione di controllo accessi, il sistema necessita di una decisione pressochà in realtime. In applicativi ATM, ad esempio, è desiderabile ottenere una risposta entro il secondo, al più due. Per quanto concerne l’applicazione in medicina legale, tuttavia, il requisito temporale non rappresenta un parametro particolarmente restrittivo.

Il singolo fattore maggiormente rilevante nell’influenzare la realizzazione di un sistema è, come intuibile, il costo complessivo del sistema biometrico stesso, il quale include il sensore e le relative infrastrutture. Alcuni sensori, come i microfoni, sono già molto economici, mentre altri, come le telecamere CCD, stanno per raggiungere lo stadio di periferiche standard in ambiente di personal computing. Con i recenti progressi della tecnologia a stato solido, i sensori di impronte digitali diventeranno alla portata di tutti in brevissimo tempo. I requisiti di memoria dei template biometrici ed i requisiti di processing per il matching rappresentano due tra i più rilevanti aspetti inerenti i costi di infrastruttura.

Non deve essere sottovalutato nemmeno il fattore umano per quanto riguarda il successo di un identificatore basato sulla biometria. Quanto semplice e agevole è acquisire il trattoffi Ad esempio, le misurazioni biometriche che non coinvolgono l’individuo, come il volto, la voce, lìride, possono essere percepiti dall’utente come maggiormente userfriendly. In aggiunta a quanto detto, quelle tecnologie biometriche che richiedono un basso grado di coinvolgimento/cooperazione da parte dell’utente (come il volto o la termografia) possono essere percepite come le maggiormente convenienti. Un argomento strettamente collegato a questo è rappresentato dall’accettazione pubblica. Può esserci la percezione prevalente che la biometria sia un pericolo per la privacy di un individuo. A questo proposito, la popolazione avrebbe bisogno di essere informata che la biometria può essere uno dei più efficaci, e nel lungo periodo, più proficui metodi per proteggere la privacy. Ad esempio, un sistema di informazione sui pazienti basato sulla biometria può efficacemente assicurare che le cartelle mediche siano accessibili solo dal personale medico e da utenti autorizzati. Un buon approccio per guidare e aumentare gradualmente l’accettazione di soluzioni biometriche potrebbe essere la loro introduzione su base volontaria, unitamente ad incentivi impliciti od espliciti allo scopo di optare per queste soluzioni.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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