Reti di telecomunicazioni: Topologia a bus (o dorsale)
Nella topologia a bus o dorsale (adottata dalle reti di tipo Ethernet), c’è un unico cavo che si estende su tutta l’area in cui sono situate le stazioni. Si veda la figura seguente.
I dati viaggiano sul cavo e sono quindi leggibili da parte di tutte le stazioni. Quindi, la trasmissione di una stazione viene ricevuta da tutte le altre, nonostante possa esser in realtà diretta ad una sola stazione destinataria.
I maggiori vantaggi consistono nella semplicità, nei bassi costi e nell’affidabilità di questa topologia. Non solo, ma è evidente che il guasto di una qualsiasi stazione non provoca la disattivazione dell’intera rete, dato che le stazioni sono passive quando non trasmettono, al contrario di quanto abbiamo visto nel caso della topologia ad anello (nella sua forma più semplice), dove invece ciascuna stazione deve ricevere, rigenerare e ritrasmettere ogni pacchetto. E’ molto facile anche inserire nuove stazioni sulla dorsale. Oltre ad aggiungere nuove stazioni, si può anche pensare di collegare varie dorsali, dette in questo caso segmenti.
I principali inconvenienti di una rete a bus sono i seguenti:
- i potenziali problemi di prestazioni dovuti al fatto che unico cavo serve tutte le stazioni: le prestazioni possono peggiorare quando il carico trasmissivo delle stazioni è elevato;
- una eventuale interruzione del cavo mette fuori uso l’intera rete;
- la mancanza di punti di concentrazione rende difficoltosa l’individuazione di eventuali punti di malfunzionamento;
- dato che le stazioni sono puramente passive, le distanze raggiungibili sono piuttosto ridotte anche con segnali di buon livello, a meno ovviamente di far uso dei ripetitori, che risolvono il problema a prezzo però di maggiori spese.
Generalmente, le LAN (Local Area Network) a dorsale supportano da alcune decine fino al massimo di un migliaio di stazioni e/o terminali.
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