Sicurezza informatica: Algoritmi a blocchi e a streaming

Algoritmi a blocchi e a streaming

Gli algoritmi crittografici in crittografia sono suddivisi in due sottocategorie: algoritmi a blocchi (block cipher) ed algoritmi a streaming.

Un algoritmo crittografico a blocchi (cifratura a blocchi), consiste di un algoritmo che divide il testo da cifrare in blocchi di dimensione n e prosegue nella cifratura di ogni singolo blocco in successione.

Un algoritmo crittografico a streaming è del tutto simile ad un sistema a blocchi (n), solo che n = 1.

I sistemi che prendono in input un singolo carattere (n=1 byte) alla volta, e ne restituiscono l’output cifrato sono sistemi classificati di tipo stream.

In realtà, tutti i sistemi possono essere ricondotti a sistemi di tipo a blocchi, senza troppa fatica.

E’ importante chiarire che le due sottocategorie si differenziano solo per le modalità di interazione con il testo sorgente.

I sistemi stream sono importanti per la velocità computazionale richiesta e per le poche risorse stimate.

I sistemi simmetrici, in commercio oggi, adottano un approccio di tipo “a blocchi”, per svariate ragioni, che  possiamo così riassumere:

  • sicurezza intrinseca del sistema
  • resistenza stimata ad attacchi di tipo lessicale (freq. Letterale)
  • migliore capacità di interazione con dati binari (files ed affiliati)
  • migliore gestione dell’input (efficienza = velocità)

 

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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