Tipologie di testing software: Il Test di Accettazione

Tipologie di testing software: Il Test di Accettazione

I test di accettazione vengono eseguiti immediatamente prima del rilascio del prodotto, quindi dopo aver testato l’intero sistema e dopo il conseguente “bug fixing”, ovvero la correzione dei difetti riscontrati. Sono tipicamente di approccio black box testing, quindi orientati alla verifica dal punto di vista strettamente funzionale dell’intero sistema e vengono chiamati anche test di qualità, test finali o accettazione di rilascio. Proprio dal nome di tali test si evince che abbiano più lo scopo di dare fiducia sull’adeguato funzionamento del sistema, piuttosto che quello di trovare difetti.
Infatti, il termine accettazione sta proprio a indicare che tramite questi test si vuole stabilire se il prodotto finito possa essere accettato come soluzione alle reali necessità dell’utente finale.

Tipologie di testing software: Il Test di Accettazione

Il testing di accettazione generalmente comporta l’esecuzione di una collezione di casi di test, ognuno dei quali esercita una particolare funzionalità operativa del sistema, restituendo come risultato il successo o l’insuccesso di tale operazione.
Generalmente non ci sono gradi di successo o di insuccesso per questo tipo di casi di test, ma solamente l’uno o l’altro risultato.
Ciascun caso di test viene solitamente eseguito in un ambiente identico, o il più simile possibile, a quello reale, in cui si troverà ad operare l’utente finale, e deve essere accompagnato dai relativi dati di input o da una descrizione formale delle attività operazionali per essere eseguito e da una descrizione formale dei risultati attesi.
I test di accettazione possono essere eseguiti sia da chi ha sviluppato il sistema, che dagli utenti finali prima di entrare in possesso del software.
Nel caso in cui i test vengano effettuati direttamente dagli utenti finali, si parla di “User Acceptance Testing”, che ha come obbiettivo quello di confermare che il sistema sia conforme ai requisiti reciprocamente concordati tra le parti.

I test eseguiti dall’utente finale o dal cliente, oltre ad essere una conferma della misura di correttezza dal punto di vista funzionale dell’applicativo, spesso hanno anche una valenza legale da un punto di vista contrattuale, come momento conclusivo della vendita o del rilascio del software.
Altri due esempi di test di accettazione sono l’alfa e il beta testing, anche essi eseguiti sull’intero applicativo, in un ambiente di test identico o molto simile a quello reale in cui si troverà normalmente ad operare il software. L’alfa testing può essere eseguito da potenziali utenti finali o da sviluppatori interni o esterni al team di sviluppo, ma avviene sempre internamente all’organizzazione che si è occupata della costruzione del software.
Proprio per questo motivo a volte viene usato il nome di test di accettazione interno.
Spesso dopo tali test segue un raffinamento del software, quindi non è completamente assente la componente dell’identificazione dei difetti, anche se abitualmente marginali o comunque non così gravi da minacciare le funzionalità principali.

Questi test precedono il passaggio al beta testing, caratterizzato dal rilascio di una o più versioni beta del prodotto al di fuori dell’organizzazione che ha sviluppato il software.
Una versione beta è una versione di prova del software, o comunque non definitiva, solitamente testata da un gruppo selezionato di utenti finali o anche da tutti loro.
Tali versioni sono tendenzialmente simili al prodotto software finale, ma vengono distribuite senza alcuna garanzia e possono essere instabili.

Con lo sviluppo di internet il beta testing si è diffuso enormemente, soprattutto per i prodotti software commerciali, che solitamente vengono distribuiti in rete gratuitamente in versione beta, in modo che possa essere provato da un gran numero di utenti con configurazioni hardware e software differenti.
Una volta riscontrato un difetto o un problema di compatibilità, viene chiesto all’utente di inviare una segnalazione al produttore del software.
Quando la frequenza delle segnalazioni si abbassa, fino ad un livello accettabile, è giunto il momento del rilascio della versione definitiva del prodotto software, detta anche “build version”.

 

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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