Travel 2.0: un nuovo modo di organizzare il viaggio

Travel 2.0: un nuovo modo di organizzare il viaggio

Il termine Web 2.0 è ormai entrato nel linguaggio comune e rappresenta il nucleo di un approccio in cui il turista è sempre più protagonista: da recensore a ricercatore di informazioni, da blogger a generatore di contenuti, da commentatore a membro di una community, il viaggiatore che si affida al web sta guadagnando sempre più potere in rete. Questo nuovo profilo si riflette anche nel settore turistico, dove gli utenti manifestano sempre di più la volontà di creare da soli il viaggio ideale. Da ciò trae origine il Travel 2.0, cioè la declinazione turistica del Web 2.0 che sta introducendo un grande cambiamento nel gestione del business turistico. Questa espressione, coniata in occasione della PhoCusWright Executive Conference nel 2006, indica la piena integrazione della seconda generazione web nella dimensione turistica; così venne definita da C.P.  Wolf, presidente dell’azienda leader nella ricerca specializzata in turismo:

Travel 2.0 embodies how companies can differentiate themselves in a vast, dynamic space. It is unleashing the power of the internet […] New travel researching and planning approaches are empowering consumers in unprecedented ways. […] Travelers are keen to take control and find/create the perfect trip, not just the cheapest trip.

Le trasformazioni introdotte dal Web 2.0 hanno già mutato il modo in cui il turista sceglie una destinazione e pianifica il proprio viaggio. Il suo potere contrattuale si sta rafforzando, di conseguenza gli operatori del settore stanno cercando di adeguarsi al fenomeno, cambiando la modalità in cui proporre le proprie offerte e approcciandosi in modo innovativo al web. In questo senso molto intermediari turistici tradizionali hanno cercato di accogliere le spinte derivanti dai nuovi turisti 2.0, creando condizioni favorevoli alla navigazione e alla ricerca degli utenti nel web e sperimentando le nuove applicazioni introdotte nel mercato.

Travel 2.0 - Un nuovo modo di organizzare il viaggio

Il turista 2.0 “ha assunto un diverso grado di maturità e sviluppato una sensibile insofferenza a molte proposte del mercato. […] Non si limita a ricevere passivamente quanto gli operatori offrono, ma è alla ricerca continua di informazioni, di confronti e di commenti per ridurre al minimo il gap informativo su mete, prezzi e qualità del servizio“. Più autonomo, consapevole del potere contrattuale acquisito e sempre meno fedele al marchio, il viaggiatore sta costringendo l’operatore ad orientarsi maggiormente verso la domanda turistica ed ad ascoltare più attentamente le esigenze di quest’ultima. Per raggiungere questi obiettivi, il Travel 2.0, in quanto personalizzazione della rete al mondo dei viaggi, fa ovviamente richiamo ai principi cardine del Web 2.0 che sono: partecipazione, condivisione e interazione. Ciò che ne consegue è una dilatazione del processo d’acquisto del consumatore che non si appella più solo ed esclusivamente ad un’ unica agenzia di viaggi, ma si affida ad una pluralità di canali che garantiscono un elevato livello informativo, come motori di ricerca, siti di destinazioni, blog, portali di recensioni. L’inserimento di un operatore all’interno di questi canali diventa una strategia fondamentale per raggiungere il successo in questa nuova era turistica. Tuttavia la semplice presenza sui diversi canali esistenti nel web non è sufficiente, se non vi si applicano partecipazione attiva e coordinamento dei mezzi utilizzati. La chiave di volta per il successo delle imprese operanti in Internet risiede nel mix strategico di interazione, condivisione e ascolto, quali collanti essenziali per fidelizzare i propri clienti.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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