Assistenza Domiciliare: La Telemedicina come mezzo di comunicazione nella sanità

Assistenza Domiciliare: La Telemedicina come mezzo di comunicazione nella sanità

La Telemedicina come mezzo di comunicazione nella sanità

La telemedicina può essere definita come la comunicazione a distanza di informazioni con lo scopo di facilitare la terapia clinica. Tante sono le ricerche attive in questo campo ma è fondamentale capire che per avere uno sviluppo reale e non forzato è necessario partire dalle necessità di medici e pazienti per poi adottare le opportune soluzioni tecnologiche piuttosto che mettere in primo piano il ruolo delle tecnologie. Le necessità di comunicazione in campo clinico possono essere divise in due gruppi:

  • INTRAORGANIZZATIVE, all’interno di gruppi più ristretti quali gli ospedali o i centri di medicina di base;
  • INTERORGANIZZATIVE, tra realtà completamente differenti come la famiglia, la comunità e l’ospedale.

Assistenza Domiciliare

L’assistenza a domicilio, oltre a fornire benefici terapeutici aggiuntivi, costituisce una importante fonte di risparmio, dati i costi sempre maggiori legati all’ospedalizzazione. Tipicamente ne usufruiscono i malati cronici, alcuni pazienti sottoposti a trattamenti chemioterapici e coloro che vengono dimessi precocemente in seguito ad un intervento. Poiché le terapie sono spesso autosomministrate la comunicazione con gli operatori sanitari è importante perché i pazienti necessitano di informazioni circa la loro terapia e gli operatori devono conoscere le condizioni fisiche e mentali del paziente per essere sicuri che tutto vada per il meglio.

Monitoraggio

Si pensa che in molti casi la visita fisica possa essere sostituita da interazioni tramite link comunicativi. Questo approccio porta inevitabili vantaggi economici e migliora l’efficienza dello staff medico.

Le tecnologie utilizzabili a questo scopo sono la telefonia vocale, la posta vocale e l’interazione tramite video. Naturalmente esistono ancora molti casi in cui i pazienti (soprattutto anziani) preferiscono la classica visita medica. Tuttavia lì dove le risorse ed il personale sono limitati, i pazienti si trovano in luoghi lontani e la cosa risulta non rischiosa, il monitoraggio a distanza può rivelarsi un’utile alternativa alla terapia di routine.

Accessibilità

Attraverso l’accessibilità, i pazienti devono avere un facile accesso agli operatori in ogni momento ed in qualunque condizione si trovino. Per questo motivo, soprattutto per i degenti più anziani e per tutti coloro per i quali è difficile muoversi, è necessario predisporre dei sistemi di allarme personale che siano connessi alla rete telefonica pubblica. Tali sistemi sono molto diffusi e godono di ampio successo nel Regno unito ed in molte altre nazioni.

I pazienti devono anche poter accedere facilmente a informazioni dettagliate circa la loro patologia. Per questo spesso vengono attivati servizi di informazione automatizzati. In Francia molti diabetici hanno usufruito del servizio MINITEL, un terminale video-testo tramite cui si aveva accesso alla posta elettronica e ad un sistema esperto personalizzato in grado di fornire consigli dietetici personalizzati basati sulle informazioni fornite dal paziente su dieta e attività fisica. In coloro che ne hanno fatto uso si è notato un miglioramento dei marker metabolici di controllo della malattia.

Medicina di Base

Spesso un singolo paziente deve essere seguito da più operatori nello stesso tempo (medico di base, infermiere, specialista, ecc.). Questo crea una forte necessità di comunicazione tra i vari membri dello staff che possono non lavorare nella stessa area. A volte è necessario per i medici di base scambiare informazioni con l’ospedale prima del ricovero e dopo le dimissioni di un paziente. Diversi sforzi si sono fatti nell’ambito del teleconsulto in diverse specializzazioni della medicina quali la cardiologia e la dermatologia per permettere ai medici di base di trattare pazienti con l’aiuto di uno specialista collegato tramite videoconferenza. Questi metodi permettono di selezionare i pazienti prima di inviarli dallo specialista soprattutto se si tratta di farli spostare per lunghe distanze. Naturalmente non tutti i tentativi hanno successo a causa della non perfetta familiarità dei pazienti e dei medici con i nuovi metodi di comunicazione.

Ospedali

Una situazione simile alla precende si verifica anche negli ospedali. Molti piccoli ospedali, infatti, possono non disporre dei medici altamente specializzati che si trovano invece in centri come i policlinici universitari. Anche in questo caso si sono fatti vari tentativi di mettere in contatto tra loro gli operatori sanitari di diverse strutture:

  • Scambio di radiografie tra radiologi generali e specialisti mediante trasferimento di video a bassa risoluzione e a bassa velocità (video lento);
  • Scambio di immagini ad elevata risoluzione tra patologi generali e specialisti;
  • Accesso a specialisti in un’altra nazione tramite consulti via video che permettono ai pazienti di risparmiare un viaggio all’estero.

In molti casi l’utilizzo delle moderne tecnologie si è rivelato utile anche se il rapporto costi-benefici andrebbe valutato caso per caso. In generale, il vantaggio derivante dall’utilizzo dei diversi sistemi di comunicazione va misurato tenendo conto di diverse variabili quali:

  • Le dimensioni della popolazione servita;
  • La frequenza di utilizzo dei servizi incrementata dall’opzione della comunicazione;
  • Le distanze che altrimenti dovrebbero percorrere i pazienti o gli operatori;
  • L’efficacia dei servizi locali rispetto alle opzioni di telemedicina.

Esistono infine casi, come quello della microbiologia, per nulla adatti al modello di consultazione remota. Un microbiologo, infatti, basa la propria diagnosi anche sugli odori. D’altro canto, molto poco si è fatto per comprendere le esigenze di comunicazione interne ad una singola struttura ospedaliera. Le aree che in questo ambito meritano una particolare attenzione riguardano:

  • IL SUPPORTO DELLA MOBILITÀ: gli operatori sanitari sono molto mobili per cui dispongono di sistemi tipo cercapersone. Questi però presentano diversi lati negativi e spesso falliscono nel loro obiettivo di creare una comunicazione rapida tra persone. Per tale motivo si ricorre più spesso all’uso della telefonia cellulare a costo, però, di un ridotto controllo sulle comunicazioni che si traduce in un aumento delle interruzioni per l’operatore.
  • LE COMUNICAZIONI ASINCRONE: molte delle interruzioni che affliggono gli operatori sanitari possono essere evitate fornendo opportuni servizi di comunicazione asincrona quali la posta vocale o la posta elettronica. Servizi più complessi possono combinare la funzionalità del telefono con quella del computer mediante l’accesso alla rete ospedaliera attraverso dispositivi portatili leggeri.

Sviluppi futuri e ricerca

  • È necessario approfondire la relazione tra telemedicina ed informatica ossia tra la comunicazione dell’informazione ed il suo utilizzo;
  • Bisogna decidere quali informazioni sono importanti nei diversi contesti e in che modo esse vanno rese disponibili il che implica problematiche legate alla confidenzialità, alla sicurezza e alle tecnologie di memorizzazione e recupero dei dati;
  • Bisogna comprendere a fondo gli effetti della tecnologia sulla comunicazione esplorando il campo dell’interazione uomo-computer;
  • È fondamentale capire quali sono gli effetti dell’introduzione di tecnologie che permettono la comunicazione asincrona;
  • Vanno considerate le implicazioni medico-legali della teleconsulenza.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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