Big Data e IoT: Interconnessione e Analisi dei dati per le aziende
Internet of Things (IoT)
L’IoT è utilizzabile in diversi campi: applicazioni in ambito personale e della salute; impieghi nel campo del business e dell’impresa; utilizzi nelle smart cities e in campo ambientale.
Il campo della salute e della cura della persona possono avere molti effetti positivi utilizzando i dati provenienti dai sensori e da RFID tags che si possono disporre su medicinali, su macchinari utilizzati per effettuare analisi e sugli strumenti medici. Sarà possibile ottenere esiti degli esami più precisi e affidabili, monitorare in tempo reale lo stato di salute delle persone, programmare controlli medici in modo più efficiente.
Dal punto di vista delle imprese, la tecnologia IoT permetterà di migliorare l’efficienza: si ridurranno i costi per il processo produttivo, per la logistica e per la gestione del magazzino, grazie al maggior numero di informazioni raccolte. Inoltre, i consumatori potranno avere più informazioni riguardo ai prodotti e alla loro provenienza, si potranno prevenire guasti monitorando lo “stato di salute” dei prodotti, la maggior tracciabilità garantirà più trasparenza e assistenza.
Un altro importante aspetto riguarda l’impatto dell’IoT nelle smart cities e nella domotica: rilevando informazioni nelle città, queste possono essere più efficienti, migliorando i trasporti e la sicurezza, riducendo i costi e permettendo di risparmiare tempo ed energia, dai consumi per riscaldare le abitazioni ai carburanti per gli spostamenti urbani.
Anche la protezione dell’ambiente può trarre vari vantaggi dalle tecnologie IoT: infatti è possibile, grazie alle maggiori informazioni disponibili, monitorare i livelli di inquinamento presenti nell’ambiente e intervenire tempestivamente ove necessario, risparmiando sui costi di manutenzione e regolamento dei sensori.
Big Data e IoT
Big Data e IoT sono due fenomeni fortemente intrecciati: l’origine dei Big Data è dovuta allo sviluppo tecnologico che ha consentito la generazione di enormi quantità di dati e il loro immagazzinamento, mentre l’IoT è proprio uno degli elementi trascinanti nello sviluppo e nell’analisi dei Big Data.
Con l’utilizzo sistematico dell’Internet of Things sarà possibile connettere molti più dispositivi, e si genereranno quantitativi di dati sempre più ingenti: si pongono pertanto problemi di gestione e immagazzinamento dei dati per poi effettuare le analisi che permetteranno di individuare trend e isolare informazioni che daranno risposte più precise e adatte ai singoli fenomeni.
Per velocizzare e migliorare la fase di analytics, che avviene nella maggior parte dei casi solo in seguito alla raccolta e al trasferimento dei dati, ma anche per gestire in modo più efficiente i dati, occorre sviluppare dispositivi tecnologici che riducano i problemi di incertezza, ambiguità e inconsistenza dei dati e che li trasmettano ripuliti da errori e compressi, in modo da ridurre lo spazio necessario.
In sostanza, si può affermare che i Big Data e l’analytics sono due aspetti dello stesso fenomeno: lo sviluppo tecnologico che ha permesso la nascita dell’IoT e che in futuro è destinato a crescere in modo sempre più rapido ha generato le enormi moli di dati che stanno rivoluzionando il modo di condurre le analisi e che sono alla base del fenomeno dei Big Data. Per questa ragione, tali aspetti vanno considerati congiuntamente; le questioni che essi pongono, come quelle relative alla privacy o all’immagazzinamento dei dati, vanno colte da entrambe le prospettive: da una parte, la generazione dei dati, dall’altra l’analisi degli stessi, che permette di ricavare, dall’ammasso confuso di informazioni, tendenze precise, un’interpretazione specifica della realtà che ci circonda.