Caratteristiche e Differenza tra asta inglese, olandese, a busta chiusa e Vickrey

Caratteristiche e Differenza tra asta inglese, olandese, a busta chiusa e Vickrey

Le aste sono tra i più antichi meccanismi utilizzati per la vendita di un bene, ma solo recentemente la teoria economica ha reso possibile un’analisi approfondita tra queste, a fronte di condizioni di incertezza. Il funzionamento delle aste utilizzato dai più grandi motori di ricerca (Google, Yahoo, ecc), non si differenzia in maniera significativa l’una con l’altra.

Il meccanismo su cui si basano le aste è dato dal fatto che un advertiser inteso come inserzionista sceglie una o più parole chiave da associare al prodotto o servizio che vuole vendere. Ogni advertiser fa un’offerta (bid) per ogni keyword pari al prezzo che è disposto a pagare per ogni click che gli utenti faranno sull’annuncio. Quando l’utente del motore di ricerca effettua una query di ricerca, vengono mostrati gli annunci degli inserzionisti posizionati in base alla loro offerta (o in base ad una funzione della loro offerta) e l’advertiser con l’offerta più alta guadagna la posizione migliore, che generalmente corrisponde a quella in cui la probabilità di click è più alta. Se infine l’utente clicca sul link dell’annuncio, l’advertiser paga una cifra al motore di ricerca che dipende dall’offerta fatta per un click.

Caratteristiche e Differenza tra asta inglese, olandese, a busta chiusa e Vickrey

I tradizionali meccanismi di asta sono classificati in base alla tipologia del bene messo all’asta (indivisibile oppure divisibile), al metodo di trasmissione delle offerte (in busta chiusa o in forma orale). Combinando queste regole è possibile determinare i quattro principali tipi di asta che di consueto vengono considerati nella teoria economica.

Tipi di aste

I diversi tipi di aste che andremo ad analizzare mettono in risalto le differenti modalità di comportamento degli acquirenti, a fronte della loro volontà di acquistare il bene, ed il comportamento dei venditori a fronte della loro capacità di fornire ciò che viene richiesto. Ci sono molti modi di impostare le aste, quelli che andremo ad analizzare si riconducono ad aste in cui ci sono molteplici beni ad essere venduti ai quali gli acquirenti assegnano valori differenti. La considerazione di base che viene effettuata è il fatto che ciascun acquirente da un valore intrinseco al bene che viene messo all’asta, infatti ognuno potrebbe acquistare l’oggetto per un prezzo maggiore del suo valore. I principali tipi di asta che andremo ad analizzare sono:

Asta ad offerta crescente o Inglese

L’asta ad offerta crescente, chiamate anche asta Inglese, è senz’altro quella più nota, ed è quella utilizzata normalmente per l’aggiudicazione di oggetti d’arte. Gli acquirenti sono riuniti in una stanza, dove vi è un banditore il quale parte da un determinato prezzo chiamato base d’asta e sollecita le offerte al rialzo fin tanto che non c’è un’offerta che viene superata. Il vincitore è colui che ha effettuato l’ultima offerta e paga un prezzo pari alla sua ultima proposta. Ci sono anche aste orali in cui gli acquirenti gridano i prezzi o li inviano elettronicamente le quali sono considerate aste a forme crescenti. Il successo di un’asta inglese, dal punto di vista del venditore, si ha quando vi è un elevata competitività dei potenziali acquirenti mentre dal punto di vista dell’acquirente, si ha un successo quando si effettua un’offerta di poco superiore alla penultima.

Spesso in questo modo si acquista il bene ad un prezzo più basso rispetto alla sua massima valutazione, ed il venditore non riesce ad ottenere il valore massimo che gli acquirenti sono disposti a pagare. In queste tipologia di asta un vantaggio per il compratore è la disponibilità di informazioni, infatti tutti i partecipanti sono in grado in ogni momento di sapere il prezzo corrente e l’identità dei concorrente così che si ha la possibilità di riesaminare la propria valutazione man mano che l’asta prosegue. In certe situazioni per limitare la quantità di informazioni diffuse e quindi dare un vantaggio ai propri competitors, alcuni partecipanti all’asta decidono di utilizzare dei mandatari i quali effettuano le offerte di acquisto a seconda degli input che gli vengono dati. Infine in questa tipologia di asta è abbastanza diffuso il pericolo della “maledizione del vincitore” (winner’s curse), cioè il fenomeno in cui il vincitore paga un bene più del suo valore reale. Tutto ciò è causato spesso per l’alto livello di competizione e per l’inesperienza dei partecipanti.

Asta ad offerta discendente o Olandese

Le aste ad offerta discendente, chiamate anche aste Olandesi, possono essere accostate come tipologia a quelle appena viste (aste Inglesi), con la sola differenza che le offerte sono al ribasso. Il venditore in questo caso parte da un prezzo elevato e lo abbassa gradualmente fino a quando un acquirente accetta l’offerta. Si può verificare anche il caso in cui il venditore dichiari il bene invenduto quando si arriva ad un prezzo troppo basso dove nessun acquirente ha effettuato la propria offerta. Al contrario dell’asta all’Inglese, l’asta Olandese, rivela poche informazioni circa i prezzi dei concorrenti, infatti nessuno effettua offerte tranne il vincitore, e quindi quello che si osserva è solo il prezzo di vendita finale e l’identità dell’acquirente. Nel sistema ad aste Olandesi, se il compratore con il più alto interesse vuole realmente un bene, allora non può attendere troppo a lungo per fare la sua offerta, proponendo un valore quanto più vicino ad esso.

Asta in busta chiusa di primo prezzo

In questa tipologia di asta tutti i partecipanti presentano le proprie offerte in buste sigillate secondo le norme previste, ed il bene viene aggiudicato al maggior offerente che pagherà esattamente quello che ha offerto. La caratteristica principale di questa tipologia è che ciascun partecipante conosce solo il livello della propria offerta, e riuscirà a conoscere solo in una fase successiva, le altre offerte in quanto rese pubbliche. L’asta in busta chiusa di primo prezzo è detta “isomorfa” rispetto alle aste Olandesi, poiché le considerazioni che guidano i partecipanti nell’elaborazioni delle offerte sono identiche nei due casi, infatti gli acquirenti devono decidere quale prezzo offrire senza conoscere le offerte degli altri partecipanti ed il vincitore paga un prezzo pari alla propria offerta.

Quindi le aste Olandesi e quelle in busta chiusa di primo prezzo sono equivalenti, infatti ogni considerazione che si effettua per le aste di primo prezzo deve ritenersi valida anche per l’asta ad offerta discendente. Da punto di vista di chi deve acquistare il bene, effettuare un’offerta elevata aumenta la probabilità di vittoria, abbassando il profitto però in caso di vincita quindi una buona strategia è quella di proporre un’offerta vicina al reale valore del bene evitando anche la formazione della problematica della maledizione del vincitore.

Asta in busta chiusa di secondo prezzo o di Vickrey.

In questa tipologia di asta le offerte vengono presentate in forma scritta ed il bene viene assegnato al miglior offerente, che però paga un prezzo pari a quello indicato dal secondo compratore in ordine di valutazione, cioè il vincitore paga meno di quello che ha offerto. Dal punto di vista del venditore appare ovvio il fatto che si guadagni meno rispetto se si utilizzasse un’asta Inglese ma non è così, infatti i partecipanti modificano le loro offerte in base alle diverse regole tendendo ad offrire di più che in altre aste. Partecipanti aggressivi nell’effettuare l’offerta sono favoriti nell’ottenere il bene, ma pagheranno un prezzo vicino a quello stabilito dal mercato. In un asta di questa tipologia è bene offrire un prezzo che si ritiene opportuno per il bene, perché questa offerta domina tutte quelle di valore inferiore infatti se il partecipante non segue la strategia ottima e offre meno della sua valutazione diminuisce la sua probabilità di vittoria, viceversa se offre di più si rischia il fenomeno della maledizione del vincitore. Se tutti i partecipanti adottano la strategia di offrire il vero prezzo, il bene viene vinto dal miglior offerente ad un prezzo pari alla seconda offerta più alta.

I vantaggi dell’asta Vickrey possono essere quelli di non incorrere nella maledizione del vincitore, e che i partecipanti siano più aggressivi nelle offerte permettendo al venditore di ottenere un maggior guadagno. In generale rispetto agli altri formati, l’asta Vickrey richiede meno tempo per preparare le offerte permettendo una partecipazione maggiore.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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