Che cos’è, come funziona e come avere una comunicazione segreta in informatica

Che cos’è, come funziona e come avere una comunicazione segreta in informatica

L’arte di proteggere le proprie informazioni e comunicarle segretamente

Che cos'è, come funziona e come avere una comunicazione segreta in informatica

Con il termine sicurezza informatica si intende quel ramo dell’informatica che si occupa dell’analisi delle vulnerabilità, del rischio, delle minacce e della successiva protezione dell’integrità logico-funzionale (software) di un sistema informatico e dei dati in esso contenuti o scambiati in una comunicazione con un utente. Tale protezione è ottenuta attraverso misure di carattere organizzativo e tecnologico tese ad assicurarne l’accesso solo ad utenti autorizzati (autenticazione), la fruizione (disponibilità) di tutti e soli i servizi previsti per quell’utente nei tempi e nelle modalità previste dal sistema, l’oscuramento (cifratura) e la correttezza (integrità) dei dati scambiati in una comunicazione nonché la protezione del sistema da attacchi di software malevoli.

I principali aspetti di protezione del dato sono la confidenzialità (o riservatezza), l’integrità dei dati e la disponibilità.

La protezione dagli attacchi informatici viene ottenuta agendo su più livelli: innanzitutto a livello fisico e materiale, ponendo i server in luoghi il più possibile sicuri, dotati di sorveglianza e/o di controllo degli accessi; anche se questo accorgimento fa parte della sicurezza normale e non della sicurezza informatica è sempre il caso di far notare come spesso il fatto di adottare le tecniche più sofisticate generi un falso senso di sicurezza che può portare a trascurare quelle semplici.

Il secondo livello è normalmente quello logico che prevede l’autenticazione e l’autorizzazione di un’entità che rappresenta l’utente nel sistema. Successivamente al processo di autenticazione, le operazioni effettuate dall’utente sono tracciate in file di log. Questo processo di monitoraggio delle attività è detto audit o accountability.

Per evitare invece gli eventi accidentali, non esistono soluzioni  generali, ma di solito è buon senso dell’utente fare una copia di backup del sistema, fare backup periodico di dati e applicazioni in modo da poter fronteggiare qualsiasi danno imprevisto.

Quando si parla di sicurezza informatica spesso si distinguono i concetti di sicurezza passiva e di sicurezza attiva.

Per sicurezza passiva normalmente si intendono le tecniche e gli strumenti di tipo difensivo, ossia quel complesso di soluzioni tecnico-pratiche il cui obiettivo è quello di impedire che utenti non autorizzati possano accedere a risorse, sistemi, impianti, informazioni e dati di natura riservata. Il concetto di sicurezza passiva pertanto è molto generale: ad esempio, per l’accesso a locali protetti, l’utilizzo di porte di accesso blindate, congiuntamente all’impiego di sistemi di identificazione personale, sono da considerarsi componenti di sicurezza passiva.

Per sicurezza attiva si intendono, invece, tutte quelle tecniche e gli strumenti mediante i quali le informazioni ed i dati di natura riservata sono resi intrinsecamente sicuri, proteggendo gli stessi sia dalla possibilità che un utente non autorizzato possa accedervi (confidenzialità), sia dalla possibilità che un utente non autorizzato possa modificarli (integrità).

E’ evidente che la sicurezza passiva e quella attiva siano tra loro complementari  ed entrambe indispensabili per raggiungere il desiderato livello di sicurezza di un sistema.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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