Che cos’è e a cosa serve un SDK (Software Development Kit)

Che cos’è e a cosa serve un SDK (Software Development Kit)

SDK e Emulatore

Indispensabile per lo progettazione di un applicazione per qualsiasi sistema operativo si intenda utilizzare è l’SDK. Un Software Development Kit (pacchetto di sviluppo per applicazioni), indica genericamente un insieme di strumenti per lo sviluppo e la documentazione di software; molti SDK sono disponibili gratuitamente e possono essere prelevati direttamente dal sito del produttore: in questo modo si cerca di invogliare i programmatori ad utilizzare un determinato linguaggio o sistema. Vi è anche un utilizzo orientato al mercato: alcuni programmi vengono venduti assieme al loro SDK permettendo ai compratori di sviluppare ulteriori parti del programma comprato.

Che cos'è e a cosa serve un SDK (Software Development Kit)

Gli SDK possono variare considerevolmente in quanto a dimensioni e tecnologie utilizzate, ma tutti possiedono alcuni strumenti fondamentali:

  • un compilatore, per tradurre il codice sorgente in un eseguibile;
  • librerie standard dotate di API;
  • documentazione sul linguaggio di programmazione per il quale l’SDK è stato sviluppato e sugli strumenti a disposizione nell’SDK stesso;
  • informazioni sulle licenze da utilizzare per distribuire programmi creati con l’SDK.

Questo corredo di base può essere esteso con strumenti di vario tipo:

  • compilatori per diversi linguaggi di programmazione;
  • debugger;
  • programmi per la gestione delle versioni o per interfacciarsi a essi (ad esempio CVS, Visual Source Safe e ClearCase);
  • editor di sorgenti, programmi che permettono di scrivere codice più velocemente o con più accuratezza, che molto spesso hanno basilari funzioni di evidenziazione della sintassi o di validazione;
  • IDE (Integrated development environment), cioè editor di sorgenti con funzioni molto avanzate.

Non indispensabile, ma assolutamente consigliabile e largamente utilizzato nel processo di sviluppo di ‘Social Sentiment’ è l’emulatore; nel caso di questo progetto è stato ovviamente utilizzato quello di Android.

Un emulatore, in informatica e nel senso più generale possibile, è un componente che replica le funzioni di un determinato sistema su un secondo sistema differente dal primo, un programma che permette l’esecuzione di software originariamente scritto per un ambiente (hardware o software) diverso, all’interno del quale l’emulatore viene eseguito. Ciò consente di utilizzare programmi che non potrebbero girare sui sistemi operativi presenti sui vari personal computer o dispositivi mobili.

Bisogna notare infine che l’accenno alla convenienza fatta in precedenza sull’utilizzo di un emulatore in fase di progettazione dell’applicazione, deriva dal fatto che il tempo impiegato per testare il codice passo-passo ed eventualmente scovare errori ed inesattezze è molto inferiore rispetto al tempo che ci vorrebbe per eseguire gli stessi test direttamente su un dispositivo fisico.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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