Che cos’è e cosa interessa la digital culture in azienda

Che cos’è e cosa interessa la digital culture in azienda

La creazione di una cultura aziendale allineata con gli obiettivi e i valori dell’organizzazione e che permettesse agli attori al suo interno di coordinarsi con rapidità ed efficienza è sempre stata oggetto di attenta progettazione da parte del management. Tuttavia nell’era digitale il management è chiamato alla divulgazione di una diversa cultura: quella, per l’appunto, digitale; l’integrazione tra le due è fondamentale per la realizzazione della TD. Inoltre, perché questa venga adottata, i manager devono esserne i primi promotori, non limitandosi alla progettazione di nuove soluzioni digitali ma diventando profeti, early adopters dei nuovi paradigmi della trasformazione digitale (TD).

Che cos'è e cosa interessa la digital culture in azienda

Secondo uno studio condotto da grandi aziende digitali, l’80% dei lavoratori in organizzazioni digitalmente mature è d’accordo nel dire che la collaborazione sul proprio posto di lavoro è maggiore rispetto ai concorrenti (contro il 34% delle imprese che si trovano in un fase iniziale della digitalizzazione). In queste imprese è anche molto più frequente l’implementazione di team cross-funzionali per la realizzazione di soluzioni digitali (44% degli intervistati vs 16% dei ‘laggards’). L’adozione della cultura digitale promuove il coinvolgimento, la collaborazione e la partecipazione e richiede uno stravolgimento di tutti i rapporti tra i soggetti dell’organizzazione: cambiano i rapporti gerarchici, quelli tra colleghi, quelli tra le funzioni aziendali. Le imprese che hanno sempre adottato una cultura aziendale caratterizzata da un’elevata distanza gerarchica e da una forte competizione tra i colleghi sono chiamate a fare una scelta. Questo conflitto è tanto più forte quanto il management è contrario alla perdita di controllo che la conversione alla cultura digitale comporta, in alcuni casi gli stessi manager sono più interessati a difendere il proprio ruolo all’interno dell’organizzazione piuttosto che a realizzare la TD, questo meccanismo di autodifesa è uno degli inibitori maggiori al cambiamento all’interno delle organizzazioni.

Parte della cultura digitale è anche l’approccio al rischio. Tanto quanto il management, anche i lavoratori ai livelli più bassi dell’organizzazione sono naturalmente avversi al rischio, per questo motivo è necessario supportare e incentivare l’audacia e il coraggio di prendersi dei rischi a tutti i livelli dell’organizzazione. I manager dovranno sposare l’idea che il fallimento è un prerequisito del successo e diffonderla nell’organizzazione.

Infine per costruire una cultura digitale è necessario che ogni attore all’interno dell’organizzazione sia consapevole del valore che il digitale porta con sè. L’introduzione di molte innovazioni e tecnologie comporta un certo affaticamento tra la forza lavoro, dovuto alla necessità di costante aggiornamento. I lavoratori ‘affaticati’ diventano più scettici rispetto all’introduzione di altre innovazioni “Dobbiamo cambiare sistema un’altra volta!?”. Ancora una volta è compito del management far capire ai propri lavoratori i benefici del digitale, sia a livello di ogni singolo lavoratore (riduzione carico lavoro, maggior flessibilità, produttività), sia a livello organizzativo, oltre i compartimenti stagni delle singole funzioni.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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