Cloud Computing: Differenza tra Cloud IAAS, PAAS e SAAS

Cloud Computing: Differenza tra Cloud IAAS, PAAS e SAAS

Il Cloud Computing, conosciuto con l’abbreviazione Cloud, è un modello per condividere un set di risorse computazionali (rete, server, storage, applicazioni ecc.) in maniera conveniente, configurabile, rapida e che necessita di una minima interazione provider-utente finale. Sfrutta in particolare i vantaggi derivanti dall’utilizzo dalle reti distribuite, utilizza risorse virtualizzate e i protocolli internet.

Affinché si possa parlare di Cloud computing è necessario che:

  • l’utente abbia la possibilità, unilaterale, di approvvigionarsi di risorse computazionali
    automaticamente, senza che ci sia la necessità di una interazione umana con il provider di servizi Cloud.
  • le risorse siano accessibili via rete mediante standard che consentono l’utilizzo di piattaforme client eterogenee (smartphone, laptop ecc.).
  • le risorse computazionali del provider siano messe in comune per servire più utenti, utilizzando uno schema multi-cliente, che gestisca risorse fisiche e virtuali, dinamicamente, in accordo con le indicazioni degli utenti.
  • le risorse siano in grado di essere allocate rapidamente ed in modo flessibile, in alcuni casi automaticamente, per adattarsi, velocemente, alle variabili richieste degli utenti.
  • i sistemi controllino automaticamente ed ottimizzino l’utilizzo delle risorse mediante strumenti di misura basati su adeguati livelli di astrazione. L’utilizzo delle risorse deve poter essere monitorato, controllato ed elaborato, sia dal provider del servizio sia dagli utenti finali.

Citando l’ENISA (European Network and Information Security Agency) il Cloud Computing è un nuovo modo di erogare servizi IT, non una nuova tecnologia. La flessibilità e l’efficienza delle architetture Cloud sono rese possibili da meccanismi ormai consolidati quali:

  1. Astrazione: il Cloud Computing astrae i dettagli dell’implementazione a utenti e sviluppatori;
    infatti le applicazioni sono in funzione su un sistema fisico che non è specificato; i dati sono contenuti in luoghi non specificati; l’amministrazione del sistema è affidata ad altri e gli utenti vi accedono ovunque.
  2. Virtualizzazione: il Cloud Computing virtualizza i sistemi attraverso un pooling di risorse condivise. I sistemi possono essere distribuiti da una infrastruttura centralizzata. I costi sono stimati in base ai consumi; è attivo il multi-tenancy e le risorse sono facilmente scalabili.

Modelli di Servizio

Cloud Computing: Differenza tra Cloud IAAS, PAAS e SAAS

Nei modelli di servizio le infrastrutture Cloud sono una espressione della tipologia di infrastruttura che viene erogata. Differenti provider offrono Cloud con differenti servizi associati. Tutti i modelli di servizio assumono la forma: Xaas (<Something> as a Service).

I tre modelli descritti nel modello NIST, conosciuti come “modello SPI” sono:

  1. Infrastructure as a Service (IAAS): mette a diposizione virtual machine, storage virtuale, infrastrutture virtuali e altre risorse hardware di cui i clienti possono usufruire. Il provider che fornisce il servizio IaaS gestisce tutta l’infrastruttura mentre il cliente si occupa del suo sviluppo che include: il sistema operativo, le applicazioni e le interazioni utente-macchina. Le sue caratteristiche includono: un servizio di tipo “Utility Computing”, gestione automatica delle attività di tipo amministrativo, scalabilità, virtualizzazione dei desktop, connettività internet.
  2. Platform as a Service (PAAS): offre virtual machine, sistemi operativi, applicazioni, servizi, framework di sviluppo e strutture di controllo. Il cliente può sviluppare le sue applicazioni utilizzando l’infrastruttura Cloud o le applicazioni programmate per mezzo di linguaggi e strumenti supportati dal provider. Il provider gestisce l’infrastruttura Cloud, i sistemi operativi ed il software di accesso. Il cliente invece installa e gestisce le applicazioni che sviluppa. Tra i vantaggi troviamo: la possibilità di aggiornare o cambiare frequentemente le caratteristiche del sistema operativo; diversi team di sviluppo, distribuiti geograficamente, possono lavorare insieme ad un progetto; i servizi possono essere ottenuti da diverse fonti che attraversano i confini nazionali. I costi iniziali e di mantenimento possono essere ridotti grazie all’utilizzo dei servizi di un infrastruttura gestita da un solo gestore rispetto all’utilizzo di servizi offerti da diversi hardware che spesso soffrono di problemi di compatibilità. Di contro si potrebbe incappare nel rischio di “lock-in” quando si usano servizi o linguaggi di sviluppo proprietari.
  3. Software as a Service (SAAS): è un ambiente completamente operativo con applicazioni, sistema gestione e interfaccia utente. Le applicazioni sono offerte al cliente attraverso una interfaccia (solitamente un web browser) e la competenza dell’utente è limitata all’inserimento, alla gestione e all’interazione dei dati. Tutto ciò che utilizza a partire dall’applicazione per arrivare all’infrastruttura è a carico del provider. Tra i benefici di una soluzione di questo genere troviamo: una semplice amministrazione, aggiornamenti automatici, un sistema di patch automatici forniti dal provider del servizio e una totale compatibilità derivante dall’utilizzo dalla stessa versione del software per tutti gli utenti del sistema, quindi una facile collaborazione e un’accessibilità globale garantita dall’utilizzo dei servizi web.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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