Come creare e scrivere uno studio di fattibilità del software

Come creare e scrivere uno studio di fattibilità del software

Ingegneria dei requisiti

L’ingegneria dei requisiti è una sezione fondamentale del System Engineering e, come tale, è rappresentata da uno svariato numero di attività volte al trattamento sistematico dei requisiti. Molto spesso però il termine “Ingegneria dei requisiti” è confuso con l’analisi dei requisiti che rappresenta invece solo una delle svariate attività all’interno della disciplina più ampia.

L’ingegneria dei requisiti non individua quindi un processo a se stante, bensì è parte integrante del processo di sviluppo software, e il suo scopo è di creare e mantenere un documento dei requisiti di sistema. Il processo generale include, inoltre, quattro sotto-processi di più alto livello:

  1. Studio di fattibilità;
  2. Deduzione e analisi dei requisiti;
  3. Specifica dei requisiti;
  4. Convalida dei requisiti.

Studio di fattibilità

Lo studio di fattibilità del software consiste nel valutare se le necessità esposte dal cliente siano soddisfacibili con le risorse disponibili.

Prima di procedere alla progettazione di un nuovo sistema, è fondamentale iniziare con la definizione di uno studio di fattibilità, in modo da stabilire se tale sistema sia sviluppabile. Lo studio fornisce un rapporto che indica se è conveniente continuare con l’ingegneria dei requisiti e con lo sviluppo del sistema, partendo da input come: requisiti aziendali preliminari, una descrizione generale del sistema e un’indicazione di come il sistema contribuirà al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Come creare e scrivere uno studio di fattibilità del software

 

Uno studio di fattibilità consiste, principalmente, nell’identificare e porre al committente una serie di quesiti riguardo all’utilizzo che si vuole fare del prodotto commissionato, alle risorse tecnologiche e non da utilizzare per la sua progettazione, e infine riguardo alle attese d’impatto positivo che il sistema dovrebbe aver sull’organizzazione aziendale.
Non di rado, infatti, capita che molte organizzazioni sviluppino sistemi che non contribuiscono per niente al raggiungimento dei propri obiettivi perché non ne hanno una chiara definizione, perché non sono riusciti a definire in modo chiaro i requisiti aziendali o perché altri fattori, politici o organizzativi, influenzano l’acquisizione del sistema.

I quesiti definiti dallo studio di fattibilità dovrebbero essere sottoposti ai manager dei dipartimenti in cui sarà utilizzato il prodotto, agli ingegneri del software che presentano familiarità con il tipo di sistema proposto, e agli utenti finali del sistema stesso.
Terminata la fase di raccolta e valutazione delle risposte ottenute per i quesiti proposti, è possibile definire il report finale dello studio di fattibilità, che come già accennato indicherà se lo sviluppo del sistema può continuare oppure no. Oltre all’esito dello studio, in esso potranno essere proposti cambiamenti negli scopi e nelle risorse allocate, nonché nuovi spunti (requisiti ad alto livello) su cui lavorare.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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