Cosa sono, a cosa servono e come funzionano le web directory in internet

Cosa sono, a cosa servono e come funzionano le web directory in internet

In internet, i motori di ricerca e le directory sono i due strumenti utilizzati per registrare i siti web e aiutare gli utenti a orientarsi nell’enorme quantità di contenuti e informazioni contenute in Internet. La maggior parte degli utenti che naviga sul web, circa il 75%, usa i motori di ricerca per trovare un sito. Gli altri utenti trovano i siti tramite le directory, gli scambi link, il passaparola e, se il sito è famoso, tramite i media.
Motori di ricerca e directory perseguono quindi gli stessi obiettivi, ma si differenziano per una caratteristica fondamentale. Infatti, quando si segnala un sito a un motore di ricerca, è lo spider a visitare e analizzare i contenuti per poi inserirlo nel database; quando invece si segnala un sito web alle directory, questo è analizzato da una persona fisica che lo registrerà soltanto dopo averne valutato la validità dei contenuti.

Le directory web contengono un elenco di siti web suddivisi per categorie, come economia, informazione, sport, musica, ecc. Ogni categoria si suddivide poi in altre categorie più specifiche, per esempio la voce sport può essere divisa in calcio, ciclismo, basket, pallavolo, ecc. I siti vengono elencati nella directory a seguito della registrazione che si fa solitamente compilando un questionario elettronico in cui bisogna specificare la categoria nella quale si vuole essere inseriti e il proprio indirizzo web. Considerando che i siti vengono analizzati da personale umano, possono passare anche diverse settimane, se non mesi, prima che il sito web di cui si è richiesta l’iscrizione compaia nell’elenco.
La prima cosa da fare quando si decide di registrare un sito web in una directory è avere ben chiara la categoria in cui andremo a proporlo; si tratta di una decisione delicata poiché se la categoria scelta è errata la richiesta potrebbe non essere presa in considerazione dal personale. Non è semplice scegliere in quale categoria registrare il sito, soprattutto per chi si trova a svolgere per la prima volta questo tipo di attività. Alcune directory offrono la possibilità di scegliere più di una categoria; si tratta di una funzione molto utile per quei siti che presentano differenti attività dell’azienda.

Cosa sono, a cosa servono e come funzionano le web directory in internet

Una volta effettuata questa operazione, per cui è necessaria una buona conoscenza della directory e della sua struttura, è necessario compilare il modulo elettronico di registrazione in cui sono richiesti i dati personali, il nome del sito, l’URL, una breve descrizione del sito (la lunghezza massima della descrizione dipende dalla directory utilizzata) e alcune parole chiave per definirne il contenuto. Come vedremo in seguito, la scelta delle keyword è il risultato di un’attenta valutazione che parte da un esame degli obiettivi dell’azienda. Infatti, scegliere le keyword vuol dire selezionare quei termini che:

  • descrivano adeguatamente i contenuti del sito;
  • riflettano il brand dell’azienda;
  • parlino la stessa lingua degli utenti;
  • siano sufficientemente richieste dagli utenti;
  • siano in grado di far figurare il sito dell’azienda insieme a quelli dei concorrenti, ma riescano allo stesso tempo a sfruttare le nicchie lasciate libere da questi ultimi.

Da quanto esposto è evidente che il processo di scelta delle parole chiave è un’attività complessa che richiede necessariamente la collaborazione di più settori aziendali e che si pone alla base dell’intera strategia di promozione del sito; proprio per questo motivo la scelta delle keyword precede qualsiasi attività di ottimizzazione del sito.
Una volta inserite le parole chiave è necessario fornire una descrizione del sito che si intende registrare. Questa descrizione deve essere significativa sia per quanto riguarda i termini utilizzati sia per quanto riguarda la struttura sintattica. Una buona descrizione dovrebbe rispettare le seguenti regole:

  • le parole usate devono coincidere con le keyword per le quali si vuole essere rintracciati dagli utenti;
  • non superare la lunghezza massima imposta dalla directory;
  • cercare di catturare in poche righe l’attenzione dell’utente, con l’obiettivo di convincerlo a cliccare sul sito in mezzo ad altre decine di siti che trattano il medesimo argomento, anche se è consigliabile non descrivere e promettere contenuti che non sono realmente forniti dal sito.

La frase deve essere strutturata in modo lineare, facilmente comprensibile ad una lettura veloce e superficiale, corretta da un punto di vista sintattico e allo stesso tempo utilizzare più parole chiave possibili, ma senza ripetizioni inutili. Le keyword fondamentali vanno inserite nel titolo, mentre tutte le altre parole chiave nella descrizione, approfondendo il tema centrale del sito già esposto nel titolo, senza però ripetere le parole chiave già usate. In poche righe si dovrebbe elaborare un testo che sia breve, chiaro, corretto e, soprattutto, in grado di incuriosire l’utente.

Seguire queste regole è molto importante, poiché una descrizione poco chiara o troppo lunga del sito potrebbe costringere il personale addetto alla valutazione a riformularla, con il rischio che il risultato della riformulazione non sia quello desiderato. Allo stesso modo potrebbe capitare che l’editor decida che la categoria scelta in fase di registrazione del sito non sia adatta e lo assegni ad un’altra categoria poco frequentata dagli utenti o marginale rispetto al target principale.

È molto importante precisare che un errato inserimento del sito nelle directory non va a danneggiare soltanto il traffico proveniente da tali directory, ma anche quello proveniente dagli spider dei motori di ricerca. Questo succede perché directory e motori di ricerca sono interconnessi; infatti, i motori di ricerca, per completare i propri risultati e compensare i difetti di selezione dei contenuti e delle informazioni derivanti dal processo automatizzato che sta alla base del funzionamento degli spider, hanno stretto alleanze con le principali directory e vanno ad integrare i propri risultati con quelli di queste ultime.

Sulla base delle considerazioni appena fatte, appare chiaro come una descrizione inadeguata del sito possa portare alla perdita di un’enorme quantità di traffico sul proprio sito.
Ritornando al processo di inserimento del sito nelle directory, una volta che la descrizione è stata completata, è possibile effettuare la registrazione. A questo punto i tempi necessari per l’inserimento del sito nel database sono alquanto variabili e dipendono dalla directory usata, dall’efficienza del personale addetto alla valutazione della categoria per cui è stata richiesta la registrazione del sito e dal tipo di registrazione utilizzata. Se è stata effettuata una registrazione a pagamento i tempi di risposta e accettazione del sito sono molto più brevi; viceversa se è stata effettuata una registrazione gratuita i tempi possono allungarsi notevolmente.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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