Cos’è, vantaggi, problemi e le nuove sfide dalla trasformazione digitale

Cos’è, vantaggi, problemi e le nuove sfide dalla trasformazione digitale

La trasformazione digitale sta avendo luogo rapidamente in buona parte delle organizzazioni del settore sia pubblico che privato, sul tracciato segnato dai quattro “megatrend” delle tecnologie cloud, social, big data e mobile. Con il loro impatto positivo, infatti, queste tecnologie sono utilizzate non solo per il miglioramento dell’efficienza dei processi operativi e decisionali, della produttività e del customer service oltre a un ridimensionamento dei costi, ma anche per disegnare nuovi modelli di business, sviluppare nuovi servizi e prodotti e creare nuovi flussi di ricavi perfezionando le performance aziendali.

Cos'è, vantaggi, problemi e le nuove sfide dalla trasformazione digitale

Benefici della trasformazione digitale

L’orizzonte lavorativo e aziendale sta cambiando molto velocemente a causa della natura penetrante delle tecnologie digitali nella vita quotidiana dei consumatori e la risposta da parte delle imprese deve essere veloce ed efficace perché è proprio nel management corretto della tecnologia che s’iniziano già a misurare le aziende leader e quelle che seguono, destinate ad accontentarsi di stare in secondo piano sia in termini di profitto sia di market share. Una risposta forte e tempestiva al cambiamento digitale invece, se guidato in maniera saggia dai business leader, crea un incremento nelle operations, un’intensificazione delle relazioni con i clienti e il delinearsi di nuovi modelli di business.

Tuttavia, anche se l’effetto maggiormente desiderato in un’azienda sarebbe proprio la creazione di un nuovo modello di business, cosa piuttosto complessa e non frequente, molto più spesso, se si riesce a gestire con efficacia il processo di digitalizzazione, si otterrà una trasformazione nella relazione con i clienti o nelle operations. Specialmente nel primo ambito, quello del miglioramento delle relazioni con i consumatori, è riscontrabile un potenziamento della generale customer experience e in secondo luogo in particolare lo sviluppo ulteriore di prodotti e servizi in un’ottica “customer-centrica”. Si può sottolineare come un ottimo risultato si ottenga soprattutto nel garantire un fluido esplicarsi delle strategie cross-channel. Nell’ambito delle operations invece, si riscontrano miglioramenti nella qualità della comunicazione interna, specialmente attraverso l’uso di piattaforme social, modificando la cultura dell’innovazione nelle organizzazioni e aiutandole nello sviluppo di nuovi servizi e prodotti, implementando la capacità di risk assessment relativi a nuovi mercati e opportunità. La produttività dei dipendenti aumenta. La produzione di prodotti più efficienti, in particolare, porta a un maggiore investimento anche in quanto ad aspettative nel settore dei servizi.

Le opportunità di business completamente nuove invece sono più difficili da generare, non soltanto perché c’è bisogno di un certo periodo di adattamento alle tecnologie appena selezionate, che quindi non hanno avuto il tempo di essere trasformate in business opportunity. Talvolta, infatti, possono essere i consumatori ad avere una mentalità tradizionalista e resistente al cambiamento o può accadere che la fiducia e le convinzioni riguardo a una determinata tecnologia non siano ancora abbastanza salde in quel mercato.

Digitalizzazione: ostacoli e sfide

Nonostante i reclamati e pubblicizzati vantaggi ascrivibili al fenomeno della digital transformation, numerosissime imprese faticano a trarre un vero e proprio risultato positivo classificabile come beneficio derivante dalla digitalizzazione. La maggior parte di queste aziende sono realtà prive di esperienza sufficiente per guidare il cambiamento e prive di un top management che sia digital-saevy. Perfino in organizzazioni in cui la leadership aziendale ha dimostrato di potersi fare carico, di condurre e usare abilmente la trasformazione digitale, ci si scontra con diverse resistenze e sfide. Prima fra tutte la richiesta di differenti, eterogenei gruppi di competenze e soft skill oltre a un diverso modo di pensare, “pensare digital”, per poter usufruire e sfruttare al massimo tecnologie quali le piattaforme social, mobile devices, business analytics e le tecnologie indossabili. L’adozione del digitale dunque non è ostacolata da un unico fattore ben distinto e comune a tutte le aziende in una medesima situazione, ma varia da realtà a realtà, passando da una lacunosa vision della top leadership, a un’eccessiva lentezza e percezione pressoché nulla di urgenza nel procurarsi certe digital solution, da una mancanza di corporate culture comprensiva di approccio al digitale a limiti organizzativi.

Altri ostacoli degni di nota sono un difficile accesso ai finanziamenti, la poca chiarezza nella suddivisione di mansioni e copertura di ruoli nel processo di trasformazione da attuarsi, una cultura aziendale conservatrice e infine un quadro normativo poco chiaro o il venire a galla di questioni relative a privacy e sicurezza. Sovente è un miscuglio contorto di paure o dubbi a fare resistenza all’interno di molte culture aziendali: dare per forza necessaria priorità a obiettivi concorrenti, mantenere un atteggiamento elusivo nei confronti delle tecnologie che non sono familiari, resistenza a nuovi approcci o metodi che non riflettono la tradizione aziendale, avversione alla trasformazione per timore di perdere la propria influenza o posizione di rilievo nell’organizzazione, avversione al farsi carico di un rischio.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *