Criteri necessari per rendere una postazione di lavoro ergonomica

Criteri necessari per rendere una postazione di lavoro ergonomica

L’ergonomia è la scienza che studia il modo migliore di strutturare un ambiente, il luogo e gli strumenti di lavoro di lavoro al fine di non danneggiare la salute del lavoratore e migliorare il suo rendimento.
In particolare un lavoratore ha diritto a una pausa lavorativa di 15 minuti ogni due ore di lavoro continuativo al pc e quindi dalla sua postazione di lavoro.

Quindi il lavoratore può interrompere l’attività lavorativa per muoversi, togliere lo sguardo dallo schermo e rilassare la vista, muovere le braccia e i polsi, ecc.
Infatti, durante le ore passate davanti allo schermo di un computer, si assumono delle posture (posizioni) viziate, e si rimane seduti per diverse ore. Queste posizioni di comodo, a lungo andare provocano dei fastidi o peggio ancora dei dolori in alcune parti del corpo, caricate in modo eccessivo, soprattutto la colonna vertebrale in zona lombare o cervicale: la migliore prevenzione per tutto questo, è il movimento. 5/10 minuti ogni 2 o 3 ore, dedicati a semplici movimenti.

Il datore di lavoro deve controllare:

  1. eventuali rischi per la postura, l’affaticamento fisico e la vista del lavoratore;
  2. le condizioni ergonomiche e di igiene ambientale del luogo di lavoro.

Rendere una postazione di lavoro al computer ergonomia

Criteri necessari per rendere una postazione di lavoro ergonomica

Alcuni accorgimenti e criteri necessari per rendere una postazione di lavoro al computer ergonomia sono:

  1. evitare che a luce giunga direttamente sullo schermo del computer; la luce deve essere disposta in modo perpendicolare al monitor, l’ambiente deve essere bene illuminato. Lavorando al computer si può causare un notevole sforzo per i muscoli oculari, basti considerare che un eccessivo contrasto luminoso tra il testo dello schermo, i caratteri della tastiera e un documento cartaceo può causare fino a 25.000 fenomeni di adattamento dell’occhio alla luce nell’arco della giornata lavorativa. Un altro fattore di affaticamento è dato dalla stessa prolungata visione del monitor, visto che i muscoli degli occhi sono in posizione di riposo quando fissano oggetti posti a 6 metri di distanza o oltre. Anche porre il monitor e il documento cartaceo da consultare a distanze differenti costringe a continue variazioni e accomodamenti di messa a fuoco, con conseguente affaticamento;
  2. gli occhi devono essere a circa 40, 60 cm dallo schermo con un’inclinazione di circa 30° verso il basso, in modo da evitare riflessi;
  3. le braccia devono formare un angolo di circa 90° quando le mani sono poggiate sulla tastiera: eventuali braccioli della sedia devono permettere questa angolazione, in modo da non infossare le spalle: avambracci paralleli al pavimento e bene appoggiati sul tavolo e mantenere polsi distesi e dritti nella digitazione;
  4. il busto deve essere eretto: il sedile della sedia deve essere quindi regolabile in altezza ed inclinazione;
  5. utilizzare poggiapolsi per la tastiera e il mouse per evitare affaticamento dei polsi;
  6. eventuali poggiapiedi;
  7. evitare di sovraccaricare le prese elettriche;
  8. il monitor deve avere: contrasto e luminosità regolabili, immagini stabili, caratteri ben definiti e facilmente leggibili, la possibilità di essere facilmente orientato;
  9. la tastiera deve essere autonoma e mobile, di basso spessore e inclinabile, avere superficie opaca con caratteri e simboli ben leggibili e lo spazio sul tavolo davanti ad essa deve consentire un comodo appoggio per le mani e gli avambracci.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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