Definizione, significato e caratteristiche del Growth Hacking

Definizione, significato e caratteristiche del Growth Hacking

Il Growth Hacking è una metodologia che consiste nel testare differenti soluzioni, effettuando degli esperimenti sul prodotto e sui canali di marketing, al fine di raggiungere una crescita significativa del business. In altre parole, il Growth Hacking è un approccio che unisce tecniche di marketing per le startup che si basano su tre concetti: sviluppo del prodotto, analisi dei dati e marketing digitale. L’obiettivo principale del Growth Hacking è individuare, sulla base di quei tre concetti, i metodi più efficaci per far crescere il business.

Il Growth Hacking nasce proprio tra le startup della Silicon Valley. Per capire bene che cos’è e in che modo riesce ad arrivare al suo obiettivo, bisogna prima fare una panoramica generale sul mondo startup.

Un noto imprenditore inglese, Paul Graham, fondatore del famoso acceleratore Y Combinetor, in un suo articolo postato sul suo blog ci fornisce la sua definizione: “Una startup è un’organizzazione progettata per crescere velocemente”. In questa definizione troviamo due concetti fondamentali: crescita e velocità. Infatti, una caratteristica che contraddistingue una startup è il modello di business che deve essere scalabile. Con l’aggettivo scalabile si intende un business che può aumentare le sue dimensioni e per farlo, ovviamente, ha bisogno di una crescita.

Il problema più comune per una startup è riuscire a raggiungere la crescita desiderata. I motivi che ostacolano questo obiettivo sono tanti, uno di questi è il problema della distribuzione. Nell’epoca attuale, riuscire a realizzare un prodotto digitale (un ecommerce, un software, un’app) è diventato alla portata di tutti. Non è indispensabile avere grosse competenze tecniche, perché in rete si trovano tante risorse e strumenti che permettono di realizzare questi prodotti. Il vero problema si presenta dopo la realizzazione, quindi nella fase di distribuzione. L’acquisizione dei clienti è un processo difficile d’affrontare, soprattutto nella fase iniziale di una startup. Nell’attuale periodo economico il concetto di esternalità di rete3 è la base su cui si fonda il successo di un prodotto. L’utilità che un consumatore trae dal consumo di un bene dipende, in modo positivo o negativo, dal numero di altri individui che consumano lo stesso bene. Quindi, acquisire più utenti possibili è la base della crescita, perché le scelte di un utente singolo dipendono in qualche modo dalle scelte di acquisto di altri utenti o dal numero di persone che ne usufruiscono.

Il Growht Hacking si propone come soluzione al problema appena descritto, cercando di trovare una soluzione in grado di portare ad una crescita significativa del business. L’approccio utilizzato, per arrivare a tale obiettivo, si fonda su una visione del marketing diversa da quella tradizionale, infatti oltre allo studio delle normali strategie di marketing digitale si associano altri due componenti importanti da prendere in considerazione: sviluppo del prodotto e analisi dei dati.
Secondo questo approccio, unendo questi tre importanti concetti, si può riuscire a centrare l’obiettivo principale del Growth Hacking: la crescita.

Definizione, significato e caratteristiche del Growth Hacking

Significato del Growth Hacking

Per capire il senso di questo termine Growth Hacking, basta fare un’analisi letterale su entrambe le parole:

  • Growth: parola inglese che tradotta in italiano significa “crescita”, infatti questa rappresenta l’obiettivo primario su cui si fonda il Growth Hacking.
  • Hacking: il significato più comune è collegato al ramo della sicurezza informatica, ma ha anche un significato più generico che si riferisce a ogni situazione in cui è necessario far uso di creatività e immaginazione nella soluzione di un problema.

Dall’analisi letterale si evince come questo termine non sia stato scelto a caso, infatti adottare questo tipo di approccio significa concentrarsi sulla crescita (growth) ragionando fuori dagli schemi (hacking). Inoltre, effettuando una ricerca su Google Trends del termine Growth Hacking e prendendo in considerazione gli ultimi 5 anni, si può notare come l’interesse per questo approccio stia raggiungendo il picco massimo proprio in quest’ultimo anno. Questo dato conferma come l’interesse del mercato per questo tipo di approccio sia in crescita.

I quattro concetti principali del Growth Hacking

Una delle definizioni più complete sul Growth Hacking è quella che ci viene fornita da Ehsan Jahandarpour, considerato da Forbes17 uno dei primi 20 Growth Hacking Influencer al mondo.
“Il Growth Hacking è un processo di sperimentazione rapida sul prodotto e sui canali di marketing, per trovare il modo più efficiente di far crescere un business.18”

Viene considerata tale perché sottolinea quattro concetti molto importanti del Growth Hacking: processo, sperimentazione, efficienza e crescita. Quando manca anche solo uno di questi, significa che non si sta applicando un approccio di tipo Growth Hacking.

Per capire meglio la definizione appena citata, verranno analizzati singolarmente i quattro concetti.

  1. Processo: il Growth Hacking viene considerato un processo per una ragione ben precisa. L’attività che viene svolta dal Growth Hacking non riguarda semplicemente l’applicazione di semplici strategie e trucchetti, ma segue un processo iterativo ben preciso che si basa su framework e metodi.
  2. Sperimentazione: questo concetto è indispensabile in un approccio di Growth Hacking, perché alla base di un processo ci sono gli esperimenti. Come è stato già anticipato in precedenza, questo approccio si pone in maniera più scientifica a differenza del marketing tradizionale, quindi la sperimentazione è un punto fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi. Per un Growth Hacker gli esperimenti e lo studio dei dati sono all’ordine del giorno. Inoltre, è possibile analizzare delle caratteristiche che deve avere un esperimento per essere definito tale:
    • Misurabile: prima di iniziare un esperimento bisogna capire qual è la metrica più adatta da osservare, in modo che rappresenti l’obiettivo della sperimentazione. Per esempio, se si sta effettuando un esperimento nella fase di acquisizione utenti, una metrica su cui ci si può basare è sicuramente quella che calcola il costo di acquisizione utenti (CAC).
    • Ripetibile: un esperimento non deve essere fatto in maniera casuale, ma deve sempre potersi replicare con facilità applicando le stesse condizioni. Per esempio, se abbiamo un esperimento che riporta buoni risultati, per essere considerato ripetibile deve essere efficiente anche nel futuro.
    • Scalabile: questa caratteristica si collega al concetto di scalabilità di una startup, di cui si è parlato all’inizio dell’elaborato. Riprendendo l’esempio dell’esperimento del costo di acquisizione di un utente, questo si deve poter applicare indifferentemente se abbiamo 10, 100, 1000 utenti.
  3. Efficienza: il Growth Hacking, come è stato già spiegato, nasce tra le startup. Questa caratteristica di efficienza è molto importante, perché si riferisce all’utilizzo del budget. Diversamente da un’azienda già affermata sul mercato, una startup ha delle risorse molto più limitate. Quindi si cerca di ottimizzare nel migliore dei modi l’utilizzo del budget a disposizione.
  4. Crescita: questa caratteristica è molto chiara ed accomuna qualsiasi tipo di business, anche se con valutazioni diverse il concetto di crescita è alla base di tutto. La crescita è la metrica per eccellenza su cui si basa il Growth Hacking.

Il Growth Hacking è un processo continuo, infatti il growth hacker per riuscire nell’obiettivo della crescita ha bisogno di effettuare sempre più esperimenti possibili nel minor tempo possibile. Due caratteristiche importanti per un esperimento sono anche la quantità e la velocità. Per esempio, se si deve scegliere tra un esperimento che dura tre mesi e dodici esperimenti che durano una settimana, sarebbe preferibile scegliere i dodici esperimenti. Questo tipo di scelta è considerata la più performante, perché in questo modo si ottengono più informazioni possibili nel breve tempo.

Definizione, significato e caratteristiche del Growth Hacking nel marketing

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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