Differenza tra DSP e microprocessore in informatica
Differenza chiave: un microprocessore incorpora le funzioni dell’unità di elaborazione centrale (CPU) di un computer su uno o pochi circuiti integrati (IC). Lo scopo di un microprocessore è accettare i dati digitali come input, elaborarli secondo le istruzioni e quindi fornire l’output. Il processore DSP, invece, è un particolare tipo di microprocessore. DSP sta per digital signal processing o elaborazione del segnale digitale. È fondamentalmente qualsiasi elaborazione del segnale eseguita su un segnale digitale o un segnale informativo.
DSP e microprocessore
Un microprocessore incorpora le funzioni dell’unità di elaborazione centrale (CPU) di un computer su uno o pochi circuiti integrati (IC). Lo scopo di un microprocessore è accettare dati digitali come input, elaborarli secondo le istruzioni e quindi fornire l’output. Questo è noto come logica digitale sequenziale. Il microprocessore ha una memoria interna e opera fondamentalmente sul sistema binario.
La maggior parte dei microprocessori per uso generico è presente nei personal computer. Sono spesso utilizzati per il calcolo, la modifica del testo, la visualizzazione multimediale e la comunicazione su una rete. Altri microprocessori fanno parte dei sistemi embedded. Questi forniscono il controllo digitale praticamente su qualsiasi tecnologia, come elettrodomestici, automobili, telefoni cellulari, controllo dei processi industriali, ecc.
Il processore DSP, invece, è un particolare tipo di microprocessore. DSP sta per digital signal processing o elaborazione del segnale digitale. È fondamentalmente qualsiasi elaborazione del segnale eseguita su un segnale digitale o un segnale di informazione. Un processore DSP è un microprocessore specializzato che ha un’architettura ottimizzata per le esigenze operative dell’elaborazione del segnale digitale.
DSP mira a modificare o migliorare il segnale. È caratterizzato dalla rappresentazione di unità discrete, come tempo discreto, frequenza discreta o segnali di dominio discreto. DSP include sottocampi come l’elaborazione dei segnali di comunicazione, l’elaborazione del segnale radar, l’elaborazione della matrice di sensori, l’elaborazione delle immagini digitali, ecc.
L’obiettivo principale di un processore DSP è misurare, filtrare e / o comprimere segnali digitali o analogici. Lo fa convertendo il segnale da un segnale analogico del mondo reale in una forma digitale. Per convertire il segnale utilizza un convertitore digitale-analogico (DAC). Tuttavia, il segnale di uscita richiesto è spesso un altro segnale analogico del mondo reale. Questo a sua volta richiede anche un convertitore da digitale ad analogico.
Gli algoritmi di elaborazione del segnale digitale funzionano su varie piattaforme, come microprocessori generici e computer standard; processori specializzati chiamati processori di segnale digitale (DSP); hardware appositamente costruito come circuiti integrati specifici per l’applicazione (ASIC) e array di porte programmabili sul campo (FPGA); Controllori di segnali digitali; e elaborazione di flussi per DSP tradizionali o applicazioni di elaborazione grafica, come immagini, video.
La principale differenza tra un DSP e un microprocessore è che un processore DSP ha caratteristiche progettate per supportare attività ad alte prestazioni, ripetitive e numericamente intense. I processori DSP sono progettati specificamente per eseguire un gran numero di calcoli aritmetici complessi e il più rapidamente possibile. Sono spesso utilizzati in applicazioni come l’elaborazione delle immagini, il riconoscimento vocale e le telecomunicazioni. Rispetto ai microprocessori generali, i processori DSP sono più efficienti nell’esecuzione di operazioni aritmetiche di base, in particolare la moltiplicazione.
