Differenza tra organo volitivo, direttivo, consultivo, esecutivo e di controllo

Differenza tra organo volitivo, direttivo, consultivo, esecutivo e di controllo

La struttura organizzativa

Ogni attività umana organizzata fa nascere, immediatamente, due esigenze fondamentali: “la divisione del lavoro” in vari compiti e il “coordinamento” di tali compiti per raggiungere gli obiettivi prefissati. L’organizzazione può essere definita quindi come:

“Il complesso delle modalità secondo le quali è effettuata la divisione del lavoro in compiti distinti e di conseguenza il coordinamento fra tali compiti”.

Un’altra definizione che non cambia il senso delle cose è:

“L’insieme di uomini e mezzi tendenti ad un determinato fine, raggiungibile mediante uno specifico schema di rapporti e interrelazioni tra i vari componenti”.

Le variabili e gli elementi dell’organizzazione devono essere scelti e combinati in modo tale da raggiungere una coerenza interna ed esterna.
L’organizzazione è in continuo divenire, perciò la combinazione degli elementi deve potersi adeguare al variare delle relazioni fra l’impresa e il mondo economico ed in particolare il settore in cui opera. Ci sono dei principi guida che, se seguiti con attenzione, facilitano il successo dell’organizzazione:

  1. Chiara definizione: deve determinare, attribuire e far conoscere a tutti gli interessati i compiti, i limiti, le responsabilità di ciascun membro.
  2. Una sola unità direzionale che esercita autorità nel cui ambito devono coordinarsi tutte le attività tendenti allo stesso obiettivo.
  3. Il potere decisionale va localizzato però in quei punti in cui si possa decidere con maggior competenza e preparazione possibile.
  4. Autorità e responsabilità devono essere coincidenti, nel senso che nessuno può ricevere autorità senza poi rendere conto del suo operato.

A seconda delle varie scelte effettuate, possono essere individuate e progettate differenti “configurazioni” che meglio rispondono alle esigenze del caso.

Quali sono e cosa fanno gli organi aziendali

Gli organi aziendali

In relazione ai diversi compiti e responsabilità gli organi aziendali si distinguono in:

  1. organo volitivo: stabilisce le linee generali della strategia aziendale. Nelle aziende individuali coincide con l’imprenditore. Nelle aziende collettive si identifica con l’assemblea dei soci e con il consiglio di amministrazione, nominato dal soggetto economico, di cui manifesta la volontà;
  2. organi direttivi: traducono le linee generali in programmi concreti di azione; svolgono le funzioni aziendali di massimo livello assumendo le decisioni che determinano la gestione. L’insieme delle persone che fanno parte degli organi direttivi costituisce il management;
  3. organi consultivi o di staff: coadiuvano gli organi direttivi con attività di studio, ricerca, analisi dei problemi, proponendo soluzioni alternative e prospettandone i conseguenti risultati; per tali funzioni l’azienda può ricorrere anche a consulenti esterni;
  4. organi esecutivi: attuano le decisioni degli organi direttivi eseguendo materialmente le operazioni aziendali (uffici, reparti, officine in cui lavorano quadri intermedi, impiegati e operai);
  5. organi di controllo: sottopongono a verifica l’operato di altri organi; possono rispondere solo all’interno (ispettori, revisori interni) nei confronti della direzione o rispondere della loro attività verso l’esterno (collegio sindacale).

Differenza tra organo volitivo, direttivo, consultivo, esecutivo e di controllo

Organi esecutivi: nucleo operativo

Come abbiamo già accennato l’organo esecutivo, denominato anche nucleo operativo, comprende l’insieme delle persone che svolgono l’attività fondamentale diretta all’ottenimento del prodotto o servizio. La funzione principale di questa parte dell’organizzazione è la trasformazione degli input in output. Il nucleo operativo rappresenta la parte “centrale” dell’organizzazione, la parte che produce gli output essenziali che detengono in vita l’organizzazione stessa.

Organo volitivo: vertice strategico

All’altro estremo dell’organizzazione si colloca il vertice strategico. E’ formato da persone che hanno la responsabilità globale dell’organizzazione.
Il compito essenziale di tale organo è quello di assicurare all’azienda l’assolvimento della sua funzione in modo efficace e che risponda ai bisogni di coloro che controllano o che comunque hanno un potere sull’azienda stessa (es. proprietari).
Possiamo raggruppare le funzioni di tale organo in tre categorie:

  1. allocazione delle risorse, emettono gli ordini di lavorazione, autorizzano le decisioni più importanti, risolvono conflitti, definiscono l’organizzazione e la dotano del personale necessario, controllano le performance dei dipendenti, motivano e ricompensano i dipendenti.
  2. La gestione delle relazioni dell’organizzazione con l’esterno, al fine di negoziare accordi importanti per svolgere funzioni di rappresentanza.
  3. Sviluppo della strategia di azienda. E indispensabile per poter assolvere tale funzione un’interpretazione dell’ambiente che circonda l’azienda, cercando di adattare la strategia ai punti di forza e ai bisogni dell’azienda e mantenere contemporaneamente un ritmo di cambiamento che rappresenti una risposta all’ambiente senza essere distruttivo per l’azienda stessa.

Organi direttivi: linea intermedia

Il vertice strategico è collegato al nucleo operativo dalla catena di manager della linea intermedia che detengono l’autorità formale. Questa catena si sviluppa dai manager del vertice strategico ai capi di prima linea (esempio i capireparto) che hanno autorità diretta sugli operatori, ed esprime il coordinamento denominato supervisione diretta. La necessità di inserire nell’organizzazione questa catena di manager dipende essenzialmente dalle dimensioni dell’azienda. Le aziende di piccole dimensioni possono funzionare con un solo manager (nella linea intermedia), mentre le aziende di grandi dimensioni richiedono invece più manager nella linea intermedia. Di conseguenza la gerarchia dell’organizzazione si forma via via che un supervisore di prima linea è posto a capo di alcuni operatori per costituire un’unità organizzativa di base, un altro manager è posto a capo di alcune di queste unità per formare un’unità di livello più elevato e così via finché tutte le unità sono poste alle dipendenze di un unico manager al vertice strategico, per creare l’organizzazione nel suo complesso.

Il manager della linea intermedia svolge funzioni, nel flusso di supervisione diretta al di sopra e al di sotto di lui. Raccoglie informazioni sulla performance della propria unità organizzativa e le trasmette ai manager che occupano i livelli superiori. Egli interviene anche nel flusso delle decisioni. Ogni manager della linea intermedia deve comunque mantenere contatti con altri manager, analisti, addetti allo staff di supporto e soggetti esterni la cui attività è interdipendente con quella della propria attività.

Organi consultivi: tecnostruttura

Nella tecnostruttura troviamo gli analisti, tipicamente persone specializzate con un livello di formazione molto elevato. Tali soggetti non sono direttamente coinvolti nel flusso di lavoro, essi possono progettarlo, pianificarlo, modificarlo, o addestrare le persone che lo svolgono, è pertanto efficace quando utilizza le proprie tecniche per rendere più efficiente il lavoro degli altri. Formano la tecnostruttura gli analisti incaricati di adattare e modificare l’organizzazione per far fronte ai cambiamenti ambientali e coloro che controllano, regolarizzano e stabilizzano l’attività dell’organizzazione. Pertanto i centri di staff opererebbero a supporto dell’attività direttamente produttiva, sollevando il responsabile di linea da un determinato complesso di attività indirette di carattere specialistico.

Organi di controllo

Un organismo di controllo è un organo abilitato a controllare che determinate attività economiche e non si svolgano nel rispetto delle leggi.

A volte un organo di controllo è presente all’interno di una qualsivoglia organizzazione. Un esempio di organo di controllo può essere il collegio sindacale o il consiglio di sorveglianza oppure un Organismo di certificazione.

Nella maggior parte dei casi gli organi di controllo sono soggetti privati (imprese, liberi professionisti) sebbene tipicamente autorizzati da enti pubblici o comunque previsti dalla legge.

Staff di supporto

Generalmente in quasi tutte le aziende di grandi dimensioni si rileva la presenza di unità, tutte specializzate, che forniscono all’azienda un supporto esterno al flusso di lavoro operativo. Tali unità costituiscono lo staff di supporto.

Le comunicazioni (ordini, informazioni) tra i vari livelli aziendali devono realizzarsi con spirito di collaborazione e in modo efficiente; è necessario quindi che ognuno sappia con sicurezza come e a chi rivolgersi per ciascun compito e in quale modo collegare il proprio lavoro con quello degli altri.

Ad esempio nella aziende industriali lo staff di supporto è costituito da una gamma di unità che vanno dall’ufficio legale alla mensa dello stabilimento. Molto spesso lo staff di supporto viene ignorato dalla letteratura o eventualmente inserito nella tecnostruttura anche se sono completamente diverse da quest’ultima. Molte unità di supporto sono autosufficienti sono delle mini-organizzazioni acquisiscono risorse dall’organizzazione principale a cui appartengono e, a loro volta, le forniscono i servizi specifici, funzionando in modo indipendente rispetto al nucleo operativo principale. Le unità di supporto sono presenti a più livelli della gerarchia in relazione al tipo di servizio che devono offrire. Ad esempio, relazioni con il pubblico, ufficio legale, collegati vicino al vertice strategico poiché servono proprio a quest’ultimo. A livelli intermedi troviamo unità di staff relative alle relazioni industriali, ricerca sviluppo, determinazione prezzi. A livelli più bassi troviamo invece unità di staff più standardizzate in relazione all’attività del nucleo operativo: mensa, spedizioni, ricevimento, paghe.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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