Differenza tra URI, URL, URN e IRI in informatica

Differenza tra URI, URL, URN e IRI in informatica

URI, URL e URN

Un “Uniform Resource Identifier” (URI) è una stringa di caratteri che viene utilizzata per identificare univocamente una “risorsa” generica su Internet. Tale identificazione permette l’interazione con le rappresentazioni della risorsa attraverso una rete (tipicamente il WWW) usando i protocolli specifici. Gli “scheme” (schemi) specificano la sintassi precisa ed il protocollo che è associato a ciascun URI. Una risorsa, nel nostro caso, può essere ad esempio un sito web, un indirizzo di posta elettronica, un documento/file, un servizio disponibile in rete, ecc.

Un URI può essere classificato come “URL” o “URN” od entrambi:

  1. un URL (Uniform Resource Locator) è un URI che, oltre ad identificare una risorsa, fornisce dei mezzi per agire su di essa o per ottenerne una rappresentazione; inoltre, esso descrive il suo meccanismo di accesso primario e la sua “location” (ubicazione) in una rete.
  2. un URN (Uniform Resource Name) è un URI che identifica una risorsa mediante un “name” (nome) in un particolare dominio di nomi che viene detto “namespace”. Un URN può essere utilizzato per descrivere una risorsa senza lasciare intendere la sua ubicazione o su come ottenerne una rappresentazione.

Per fare un esempio, mentre un URN può essere paragonato al nome di una specifica persona, l’URL può essere pensato come l’indirizzo della residenza di quella persona. Quindi, mentre l’URN identifica univocamente la persona, l’URL fornisce un mezzo per trovarla. Così facendo, gli URL e gli URN hanno scopi complementari anche se entrambi rientrano nell’ambito generale della “resource identification”.

Differenza tra URI, URL, URN e IRI in informatica

IRI

Un “Internationalized Resource Identifier” (IRI), è una forma generale di Uniform Resource Identifier ed è, attualmente, uno standard proposto dallo IETF. Un IRI, a differenza di un URI, è costituito da una sequenza di caratteri appartenenti all’ Universal Character Set (UCS) (Unicode/ISO 10646): ciò significa che al suo interno possono occorrere caratteri non appartenenti all’insieme ASCII, compresi caratteri dell’alfabeto Cinese, Giapponese (Kanji), Coreano, ecc.

Un IRI può essere convertito in URI seguendo delle precise regole. L’utilizzo del IRI presenta dei vantaggi e degli svantaggi rispetto all’uso degli URI. Un vantaggio deriva dalla possibilità di vedere gli URI visualizzati in diverse lingue: ciò è una facilitazione per gli utenti che non hanno familiarità con l’ alfabeto latino (A-Z).

Un svantaggio si ha quando si mescolano assieme IRI e URI di tipo ASCII: così facendo si può rendere più facile subire attacchi di pirateria informatica di tipo “phishing” (cioè, si ha una replica illegale di una pagina web già esistente per ottenere dati privati o la parola d’ordine per accedervi come utente), i quali possono ingannare l’utente facendolo credere di essere su di un sito, quando realmente non lo è. Per esempio, sostituendo la “a” in www.ebay.com con un carattere che assomiglia ad una “a”, si può far si che l’IRI punti ad un sito “maligno”.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *