Differenza tra web statico, web dinamico e web semantico

Differenza tra web statico, web dinamico e web semantico

Evoluzione del Web

Il World Wide Web (WWW) rappresenta tuttora un mondo in continua evoluzione ed espansione. Questa crescita rapida, frenetica e talvolta incontrollata ha modificato profondamente nel corso degli anni le dinamiche socio-economiche e politiche che regolano la vita di tutti i giorni, sia per quanto riguarda le singole persone, sia per quanto concerne le aziende e le organizzazioni in generale. Si pensi ad esempio alla possibilità di condividere, anche in tempo reale, informazioni personali e momenti della nostra vita sui canali di comunicazione social, o a come gli strumenti offerti dalla piattaforma Web siano ormai indispensabili per le aziende per pianificare e condurre le proprie strategie di mercato. La pervasività del Web nelle nostre vite è ormai un fattore che non possiamo più ignorare.
Evitando comunque di addentrarci in discorsi di tipo sociologico, l’evoluzione del Web può essere descritta dalla presenza di due tipologie di Web: il Web statico e il Web dinamico a cui si aggiunge però il web semantico.

Differenza tra web statico, web dinamico e web semantico

Web statico

Con i termini Web statico o Web 1.0 si fa riferimento alle prime fasi di vita del Web. Formalmente, il Web statico rappresenta il paradigma di progettazione e pubblicazione sul Web ideato inizialmente da Berners-Lee e Cailliau e formalizzato nel loro progetto.
In origine, il Web era un semplice contenitore di documenti HTML collegati tra loro da collegamenti ipertestuali (i cosiddetti “link”) e pubblicati dagli autori dei siti. Gli utenti potevano soltanto consultare questo grande deposito di informazioni, senza avere alcuna possibilità di interagire con esse o di condividere contenuti personali. Da questo punto di vista, quindi, un utente era considerato un “lettore”, un semplice fruitore passivo dei contenuti.

Questo scenario relativo alle prime fasi di vita del Web deriva in realtà dalle limitazioni imposte dalle tecnologie presenti negli anni ’90. I contenuti pubblicati dagli autori, siano essi testuali o audiovisivi, erano memorizzati su una macchina e trasmessi all’utente senza manipolazione alcuna da parte di applicazioni lato server. La tecnologia del tempo, infatti, rendeva poco conveniente, in termini di tempi di risposta del server, la presenza di software che potessero elaborare dinamicamente e “on the fly” i contenuti sulla base della richiesta dell’utente. Il termine “Web statico” si riferisce proprio a questo tipo di staticità dei siti web e dei relativi documenti HTML.

Ciò che a prima vista può sembrare una pesante limitazione se confrontata con gli attuali scenari del Web, in realtà la possibilità di trasmettere documenti HTML senza alcuna elaborazione dei contenuti da parte del server ha rappresentato, agli albori del Web, un punto di forza per la sua rapida diffusione. Infatti:

  • gli autori dei documenti non erano coinvolti in attività di programmazione di applicazioni, in quanto l’unica loro preoccupazione era quella di progettare e realizzare contenuti (nella forma di documenti HTML);
  • ospitare un sito web statico richiedeva al server un insieme molto ristretto di risorse.

Per questo motivo, nonostante la diffusione di nuove tecnologie e l’evoluzione di quelle già presenti abbiano permesso di superare ampiamente tali limiti, i siti web statici vengono ancora in parte utilizzati per pubblicazioni di piccola entità o caratterizzate da modifiche poco frequenti dei contenuti e che non richiedano interazioni con l’utente.

Web dinamico

Con il termine Web dinamico si fa riferimento a un nuovo paradigma di pubblicazione e manipolazione dei contenuti, contrapposto al paradigma del Web statico.
Nel Web dinamico cambia radicalmente il modo con cui gli utenti si approcciano ai contenuti dei siti: non più una mera consultazione passiva delle informazioni contenute nei documenti, ma anche interazione attiva con essi e possibilità di contribuire alla pubblicazione di nuovi contenuti. Da questo punto di vista non vi è più distinzione tra “autore” che pubblica documenti e “lettore” che li consulta: il ruolo centrale e unico è ora quello dell’utente.
La fase di evoluzione corrispondente alla diffusione del Web dinamico è talvolta indicata con la locuzione Web 2.0 per enfatizzare il cambiamento rispetto ai primi anni di vita del World Wide Web. Questo nuovo approccio verso i contenuti del Web è in realtà più di tipo filosofico che tecnologico, in quanto ora il focus è posto essenzialmente sulla possibilità di condividere informazioni con altri utenti, portando

la rete Internet ad avere un ruolo più “sociale”. E’ proprio durante questa fase che si diffondono le applicazioni caratteristiche del Web attuale, come ad esempio:

  • i blog, i forum e le chat, utilizzati per condividere e scambiarsi informazioni e opinioni di qualsiasi tipo;
  • le wiki, utilizzate per la diffusione delle informazioni e della conoscenza in generale, e all’interno delle quali ogni utente può dare il suo contributo;
  • le piattaforme per la condivisione e la fruizione di elementi multimediali;
  • i Content Management System (CMS), per la gestione semplificata dei contenuti dei siti web;
  • i social network.

In generale, la caratteristica chiave delle applicazioni del Web dinamico è il modo con cui i contenuti sono presentati all’utente. A differenza del Web statico, in cui i documenti HTML vengono trasmessi all’utente così come sono, nel Web 2.0 i contenuti sono generati dinamicamente dalle applicazioni lato server. Nello specifico, al momento di una richiesta al server da parte dell’utente, le informazioni vengono estratte da una sorgente dati, tipicamente un database relazionale, in base al tipo di richiesta effettuata, e successivamente sono inserite all’interno di un documento HTML. Terminata l’elaborazione, il documento viene trasmesso all’utente.
Generalmente parlando, il Web dinamico ha cambiato profondamente il modo con cui le persone si approcciano alla rete e condividono informazioni con altri utenti. Con la sua diffusione, il Web è diventato un vero e proprio strumento di tipo partecipativo, una piattaforma in cui tutti possono pubblicare e condividere liberamente informazioni e dati.

Web semantico

Con il termine Web semantico si fa riferimento alla nuova tipologia di Web che sta prendendo piede negli ultimi anni come “estensione” del Web attuale.
Nel Web semantico cambia nuovamente il modo con cui il Web è concepito: mentre nel Web dinamico il focus è posto sull’utente e sulle nuove modalità di pubblicazione e condivisione dei contenuti da parte di esso rispetto al Web statico, nel Web semantico l’attenzione si sposta sul concetto di informazione presente all’interno dei documenti del Web e sulla possibilità di collegare semanticamente tra loro le informazioni, in maniera più o meno analoga a come già avviene per i documenti.

Tutti gli aspetti e i princìpi relativi al Web semantico saranno approfonditi a breve. Prima di tutto, però, ci si soffermerà ad illustrare i problemi e i limiti del Web attuale, al fine di comprendere le motivazioni che hanno portato alla necessità di introdurre questo nuovo tipo di Web.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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