Il futuro del Project Management: Modello 4C

Il futuro del Project Management: Modello 4C

In questo articolo si approfondirà il modello 4C “Cooperazione, Comunicazione, Conoscenza, Comunità”, ovvero tutti quei meccanismi fondamentali nelle reti, che siano esse temporanee o permanenti. Questo modello può essere visto come un meccanismo sociale, per attivare la struttura di rete.

Il punto di partenza di tale modello è l’impresa rete (o impresa a rete), ultimo stadio di un processo di decentramento e articolazione della grande impresa che va avanti da più di vent’anni, ormai caratterizzante molte organizzazioni. In essa imprese esterne e unità organizzative interne non sono solo alternative di fornitura (make or buy) scelte in base a costi o affidabilità, ma sono anche nodi o sistemi vitali capaci di una propria strategia autonoma e dotati di strutture adeguate allo sviluppo. Ogni singolo nodo è importante, anche i più “piccoli”, perché non è la dimensione che conta, ma la loro rilevanza nei processi, che deriva dalla criticità degli stessi più che dalla loro dimensione. In una struttura composta di nodi tra loro connessi, l’impresa centrale integra le proprie strutture interne e le aziende fornitrici sempre meno attraverso strumenti gerarchici e sempre più attraverso una focalizzazione verso strategie comuni e strutture integratrici (team, task force) e attraverso le dimensioni culturali (corporate culture, management philosophy, image, ecc). Vi è quindi una continuità tra rete interna ed esterna. L’organizzazione a rete rappresenta una nuova forma di struttura d’impresa ed ha i suoi fondamenti in:

  1. Una nuova configurazione dei confini (l’impresa agisce anche al di fuori dei propri confini giuridici)
  2. Una relazione di partnership con fornitori, clienti e concorrenti (si parla sempre più di coompetition, competizione cooperativa)
  3. Il reciproco sostegno con le istituzioni
  4. Le singole persone viste non solo come forza lavoro, ma come “micro- imprese” alleate con l’impresa stessa.

A questo punto, si può dunque definirla come:

“un sistema di riconoscibili connessioni multiple e di strutture all’interno delle quali “nodi ad alto livello di autoregolazione (o sistemi aperti vitali) operano e sono capaci di cooperare (ossia di condurre vari tipi di transazioni efficaci) nel modo di concepire e realizzare processi in vista di fini e culture condivisi e/o compatibili”

L’impresa rete sancisce quindi la piena permeabilità tra organizzazioni e persone, si basa su una profonda integrazione tra dimensioni economiche e sociali, sia all’interno sia all’esterno. È allo stesso tempo una comunità virtuale singola e un loro insieme, e ciò le permette di sostenere un elevato livello di complessità. La complessità è difficilmente sostenibile da un solo centro ordinatore, ma l’impresa rete, essendo articolata in nodi, ha una molteplicità di centri ordinatori e attuatori per sostenerla. Nel PM l’impresa rete è esprimibile nel suo dalla rete temporanea che si viene a creare. Le esigenze di trasferimento di conoscenze o di coordinamento tra diversi attori in un progetto non possono basarsi solo su relazioni strutturate di tipo gerarchico, ma hanno bisogno di un insieme di relazioni sia di tipo alto- basso (gerarchiche) sia tra pari, in due forme che possono essere strutturate (di processo) o non strutturate (di relazione).

Nell’era del Web 2.0 si ha a disposizione la tecnologia adatta che permetta agli attori di dare vita alla rete. I nodi sono costituiti da organizzazioni ad alta intensità di persone, perciò le connessioni legano fra loro anche le persone, che di conseguenza formano delle reti di persone. Sono quindi richiesti sistemi di attivazione sociale che permettano alle reti di persone di imprimere vita alla struttura di rete.

È possibile interpretare l’impresa rete è come insieme, articolato in: una struttura gerarchica, un mercato, un sistema informativo, un sistema logistico, un sistema di comunicazione, una cultura, un sistema politico.

In particolare:

  • Gestisce i processi di rete
  • Controlla la “rete del valore”
  • Genera e sviluppa sia unità organizzative interne che operano come quasi imprese sia imprese economicamente autosufficienti (“nodi vitali”)
  • Configura, seleziona e tiene attive le connessioni multiple tra unità organizzative interne ed imprese esterne
  • È un sistema di governo tra mercato e gerarchia

Gli obiettivi principali dell’impresa rete sono:

  • Realizzare valore per il cliente
  • Esternalizzare i costi e non il valore interno
  • Organizzare sia all’interno che all’esterno
  • Internalizzare strategie di altri, ampliando l’impatto sul mercato
  • Favorire lo sviluppo di organizzazioni flessibili
  • Valorizzare le risorse umane in tutta la rete
  • Sviluppare associazione tra l’impresa e gli stakeholders

La diffusione delle imprese a rete è dovuta alla necessità di collegare in modo aperto competenze necessarie per un rapporto con le tecnologie e i mercati. Le dimensioni che attivano la rete organizzativa sono le 4C, cioè comunità professionale performante, cooperazione intrinseca, conoscenza condivisa e comunicazione estesa, che saranno approfondite nelle pagine seguenti.

Un’organizzazione a rete dispone di unità e nodi che lavorano su più livelli

  • Livello dei processi generali (enti diversi)
  • Livello d’impresa
  • Livello delle microstrutture (team)

Il baricentro dei livelli è la persona. Dato che la struttura della rete a tutti i livelli è attivata da criteri e metodi che permettano alle persone di operare, si devono massimizzare le dimensioni chiave dell’agire organizzativo, cioè le 4C. Con la richiesta sempre maggiore da parte del mercato di una forte personalizzazione di prodotti e servizi e anche a causa della sempre maggiore turbolenza delle tecnologie, con un ricambio o un aggiornamento delle stesse a ritmi molto alti, non è più sufficiente la struttura a rete. Le competenze delle persone diventano essenziali e una fondamentale tra esse è la capacità di operare all’interno di reti complesse.

Il futuro del Project Management: Modello 4C e Web 2.0
Il Modello 4C

Tutti i livelli coinvolti dovranno operare “come comunità che innovano attraverso la cooperazione intrinseca e la comunicazione estesa di conoscenze condivise“. Perciò, le reti in pratica si costruiscono appoggiandosi alle 4C (modello 4C), che come abbiamo descritto sono da cooperazione, conoscenza, comunicazione e comunità.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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