Importanza e relazione tra Big Data e Big Data Economy

Importanza e relazione tra Big Data e Big Data Economy

Digital transformation

La digitalizzazione o “digital transformation” sta impattando rapidamente molti aspetti della vita delle persone oltre alle aziende di tutto il mondo, le quali devono adattarsi ai cambiamenti del consumatore e rivedere il funzionamento delle proprie attività, incluso il marketing.

Ma cosa è esattamente la digitalizzazione? È un termine spesso usato, in maniera generale e poco approfondita, per spiegare l’avanzamento tecnologico nella società. Innanzitutto, è opportuno chiarire il significato di alcuni termini chiave ed effettuare alcune distinzioni. La parola deriva dal vocabolo “digitale”, il quale indica, nel campo dell’elettronica e informatica, una qualifica che si dà a dispositivi che “trattano grandezze sotto forma numerica, cioè convertendo i loro valori in numeri di un conveniente sistema di numerazione (di norma quello binario, oppure sistemi derivati da questo)”. Questo significa che una macchina fotografica può essere digitale in quanto la pellicola è rimpiazzata da una memoria magnetica, il che permette di visualizzare ed inviare le immagini digitali per via telematica. Il sito web BusinessDictionary.com definisce il termine “Digitalization” nel seguente modo:

“Integration of digital technologies into everyday life by the digitization of everything that can be digitized”.

La definizione può essere tradotta in italiano come segue: “l’integrazione delle tecnologie digitali nella vita di tutti i giorni, attraverso la digitalizzazione di tutto quello che può essere digitalizzato”. Un buon esempio pratico della digitalizzazione risiede nei prodotti denominati “smartwatch”: in questo caso un semplice orologio con una sola funzione, cioè quella di cronometraggio, è stato dotato di avanzate tecnologie che permettono l’utilizzo di molteplici funzionalità quali la connessione con lo smartphone, la messaggistica ed il collegamento ad Internet. Osservando il termine da una prospettiva aziendale, si può spiegare il concetto come un percorso di trasformazione in un business digitale, nel quale le operazioni, funzioni, processi, flussi di entrate fino al completo modello di business sono digitali oppure un mix con il fisico. Basti pensare alle aziende che hanno adottato una strategia di distribuzione omnicanale, ovvero nel quale il cliente è al centro ed egli realizza il processo di acquisto attraverso diversi canali fisici e digitali, relazionati tra di loro in modo da offrire un’esperienza di acquisto integrata e dinamica. Altri casi sono quelli in cui l’impresa manifatturiera è “smart” e sfrutta una combinazione di operazioni autonome, semi-autonome o manuali.

Importanza e relazione tra Big Data e Big Data Economy

Digital economy

Lo sviluppo tecnologico ha modificato i confini dei settori industriali ed ha introdotto nuovi paradigmi. Focalizzandosi sull’impatto che esso ha avuto sull’economia mondiale, si può affermare che nel corso degli anni il concetto di economia si è evoluto e ad oggi si parla di Digital economy o economia digitale. Come si può definire precisamente questo concetto complesso? Il sito web SearchCIO.com è un portale online che offre consulenze strategiche, guide sul management, news e analisi industriali nel ramo del senior IT, rivolgendosi specialmente ai CIOs di tutto il mondo. Il team di premiati editori offre una semplice definizione di “Digital economy”: essa è la rete (o network) mondiale di attività economiche, transazioni commerciali e interazioni professionali che sono rese possibili ed abilitate dalle tecnologie di informazione e comunicazione (Information and communication technologies o ICT). Può essere riassunta succintamente come l’economia basata sulle tecnologie digitali.

Il termine fu coniato da Don Trapscott nel 1995 ed appare nel suo libro best-seller “The Digital Economy: Promise and Peril in the Age of Networked Intelligence”. Egli è un manager, professore ed economista, riconosciuto come una delle autorità mondiali in tema di innovazione, media e impatto economico-sociale della tecnologia. Inizialmente, intorno agli anni 2000, era molto usato come sinonimo il termine “Internet economy” o “new economy”, data la sua dipendenza dalla connessione alla rete Internet. Economisti e imprenditori hanno in seguito effettuato una distinzione tra i concetti, asserendo che la “digital economy” era un’evoluzione dell’altro termine, poiché è considerata molto più avanzata e complessa. L'”Internet economy”, secondo alcune definizioni, è semplicemente l’idea del valore economico derivato da Internet. L’economia digitale invece ha un impatto ben di più grandi proporzioni sull’economia e sulla società globali. Le tecnologie digitali si estendono ben oltre la connessione alla rete, e ad oggi vanno oltre i concetti di digitalizzazione e automazione.

Big Data e Big Data Economy

Il tipo di comunicazione generata dall’iperconnettività crea una massiccia quantità di dati, anche chiamati “Big Data”: nell’economia digitale i Big Data sono un aspetto fondamentale che la contraddistinguono e si parla anche spesso di “Big Data Economy”. Cosa sono i Big Data esattamente e quali sono le loro caratteristiche? Essi sono delle risorse di informazioni che si presentano con alti volumi, alta velocità e/o alta varietà. Queste risorse richiedono forme di elaborazione delle informazioni innovative ed efficaci in termini di costi, che permettono una migliore comprensione, presa di decisioni e automazione dei processi. L’azienda Oracle offre una definizione alternativa e più diretta. Oracle è un provider globale per le imprese in tema di cloud computing: aiuta queste ultime ad attraversare la “digital transformation” e fornisce soluzioni quali applicazioni cloud integrate, piattaforme di servizi digitali e consulenza strategica. Essa definisce i Big Data come un set di dati molto più grandi e complessi, specialmente provenienti dalle nuove fonti di dati (informatici). Questi set di dati sono così voluminosi che i metodi di elaborazione tradizionali non sono semplicemente in grado di processarli. I dati sono poi analizzati e trasformati in informazioni, le quali possono essere usate per risolvere problemi di business che in passato non era possibile affrontare.

Industria 4.0

L’avvento dell’economia digitale è riflesso dal passaggio dalla terza rivoluzione industriale alla quarta: la terza rivoluzione industriale, anche chiamata “Digital revolution”, si riferisce ai cambiamenti accaduti nel tardo ventesimo secolo con la transizione dagli apparecchi elettronico-meccanici analogici a quelli che sfruttano le tecnologie digitali. La quarta rivoluzione industriale invece rappresenta la continuazione naturale di questo cambiamento, ponendo sempre più ponti e connessioni tra il mondo fisico e quello cibernetico. La terza rivoluzione industriale aveva a che fare con tutto ciò che riguarda l’ascesa dei computer, i network, la robotica nell’industria manifatturiera, la connettività e Internet. Nella quarta rivoluzione industriale ci si muove invece da un modello di Internet monotono (client to server) ad un sistema onnipresente di comunicazione, convergendo le tecnologie (Big Data, cloud, ecc.) e aggiungendo acceleratori quali la robotica avanzata e l’intelligenza artificiale (o Artificial Intelligence, AI). Il totale porta alla creazione della cosiddetta “Industria 4.0”, un mercato industriale di alto livello caratterizzato dall’automatizzazione e ottimizzazione delle attività, il che implica il miglioramento delle opportunità di innovazione.

L’importanza della Digital economy e alcuni casi pratici

L’importanza della “Digital economy” non è da sottovalutare: alcune organizzazioni e individui ad oggi non sfruttano appieno il potenziale delle tecnologie disponibili: alcuni si destreggiano nell’eseguire semplici e preesistenti compiti al computer, mentre l’economia digitale è molto più sofisticata di ciò. Non si tratta dunque di eseguire attività tradizionali al PC al posto di effettuarle manualmente o con l’ausilio di apparecchi analogici. Al contrario, si tratta di evidenziare le occasioni di fare queste operazioni meglio (più efficacemente ed efficientemente), più rapidamente e in maniera diversa da prima. Addirittura, il termine riflette l’abilità di creare nuovi sistemi d’azione che in precedenza non era possibile adottare e questo concetto si correla alla “digital transformation” in atto nelle aziende di molti paesi industrializzati. Si prenda per esempio il caso dei retailers: la digital transformation ha avuto impatti interessanti e alcuni attori hanno saputo adattarsi alla nuova economia e sono stati in grado di ottenere un buon successo.

All’inizio si sono sviluppati i siti web per permettere le vendite online; col tempo le imprese più innovative hanno adottato strategie diverse, facendo leva sulle nuove tecnologie a disposizione per raggiungere e servire i consumatori impiegando una varietà di canali. Di fatto, si sono dunque adattate strategie distributive omnichannel e multichannel, uniformando la customer experience attraverso spazi reali e virtuali. Questi retailers oggigiorno sono in grado di identificare i singoli clienti nei segmenti target, tramite l’uso di metriche digitali del sito o dell’applicazione mobile. Possono collezionare una serie di informazioni ed analizzarle in base alle ricerche nei browser degli users, al fine di comprendere meglio i bisogni. Infine, hanno la capacità di usare questi dati per comunicare con la target audience per esempio tramite i social media, permettendo di offrire un miglior servizio e, in conclusione, aumentare le vendite e la lealtà alla marca. Esistono numerosi esempi di imprese che hanno saputo adattarsi e inventare nuovi modelli di business grazie alle opportunità offerte da questa nuova era dell’economia mondiale. Alcuni casi molto conosciuti sono Uber e Lyft, la piattaforma di affitto d’alloggi Airbnb oppure i servizi di streaming (o di “content-on-demand”) come Netflix o Spotify. È interessante osservare il modo in cui queste aziende hanno saputo ri-immaginare le barriere tradizionali e la loro “value proposition” o proposta di valore. Le imprese citate sono al momento, assieme ad altre di questa nuova “specie” come Google, Twitter, Whatsapp, tra i business con la crescita più veloce nella storia.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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