La progettazione top-down e bottom-up di modelli ER

La progettazione top-down e bottom-up di modelli ER

Nel corso del progetto di uno schema noi siamo interessati a produrre schemi che siano la fedele e completa descrizione dei requisiti, ed allo stesso tempo siano chiari e facili da comprendere. Riguardo alla facilità di comprensione, occorre notare che nel modello Entità Relazione (ER) le stesse informazioni possono essere rappresentate in generale in molti modi possibili. Consideriamo ad esempio i modelli ER della figura seguente.

Due schemi concettuali che rappresentano gli stessi requisiti
Due schemi concettuali che rappresentano gli stessi requisiti

I due schemi rappresentano le stesse informazioni, alcune volte allo stesso modo, altre volte con strutture diverse. Infatti, ad esempio:

  1. la città in cui è nata una persona è rappresentata nel primo schema per il tramite di una relazione associata a PERSONA, nel secondo semplicemente mediante un attributo.
  1. gli uomini sono rappresentate nel primo schema come le persone di sesso maschile, nel secondo mediante la entità

I due schema hanno lo stesso contenuto informativo (rappresentano cioè lo stesso insieme di requisiti), ed ognuno enfatizza determinati aspetti mettendone, per così dire, altri in secondo piano.

Progettazione top-down e bottom-up

Passando ora più specificatamente al progetto di uno schema, vogliamo ora mostrare e discutere a titolo di esempio alcune strategie con cui possiamo procedere nel corso del progetto. Le più importanti strategie sono le seguenti:

  1. La strategia top-down produce lo schema finale attraverso una serie di raffinamenti successivi (vedi Figura a), partendo da uno schema iniziale con pochi concetti molto astratti, e raffinando via via lo schema ER con trasformazioni che aumentano progressivamente il grado di dettaglio nella rappresentazione della realtà. Bisogna dire inoltre che le trasformazioni elementari (o primitive) tipiche della strategia top-downraffina un concetto elementare (una entità o relazione) in una struttura più complessa.
  2. La strategia bottom-up (vedi Figura b) procede rappresentando ogni aspetto elementare della realtà di interesse per mezzo di un semplice schema concettuale, procedendo poi a fondere questi schemi fin quando non si ottiene lo schema ER finale.
La progettazione top-down e bottom-up
La progettazione top-down e bottom-up

Vantaggi e degli svantaggi della Progettazione top-down e bottom-up

Prima di concludere è giusto parlare dei vantaggi e degli svantaggi delle due strategie. Pertanto, possiamo affermare che la strategia top-down, disciplinando le modalità di raffinamento dello schema, produce sempre schemi che rappresentano l’intera applicazione in modo integrato e strutturato, senza richiedere la necessità di modifiche o aggiornamenti su parti dello schema; allo stesso tempo, è talvolta difficile da applicare in maniera rigorosa, proprio per questa sua caratteristica di richiedere sempre una visione complessiva della realtà di interesse. Il metodo bottom-up è in un certo senso nella situazione opposta: apparentemente è facile da applicare, ma può dar luogo a sorprese.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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