La ricetta elettronica nella sanità digitale

La ricetta elettronica nella sanità digitale

Dal primo marzo 2016 i medici possono compilare online la loro ricetta. L’hanno chiamata ricetta elettronica e va in parte a sostituire la vecchia ricetta rossa con cui ci scalavano il ticket in farmacia o prenotavamo una visita specialistica o ospedaliera. L’obiettivo principale della ricetta elettronica online è di rendere immediate le prescrizioni mediche e l’erogazione dei farmaci eliminando i supporti cartacei con l’obiettivo dichiarato di tenere sotto controllo la spesa farmaceutica del sistema sanitario nazionale (SSN).

Un obiettivo ambizioso e necessario se consideriamo gli sprechi e le truffe che da sempre caratterizzano la sanità pubblica italiana, dovute anche all’antiquato sistema analogico di prenotazione. Probabilmente non basterà per riportare giustizia e legalità nel sistema, ma è un primo passo ed è un’importante elemento di innovazione della sanità digitale italiana a livello pubblico.

Ricetta elettronica e medici

I medici non riceveranno più blocchi di ricette cartacee, bensì solo una serie di numeri. Sono i numeri delle ricette elettroniche (NRE) che, prodotti dal sistema centrale gestito da Sogei (società in house del Ministero dell’Economia e delle Finanze), verranno assegnati alle ASL. Le ASL li forniranno ai medici sulla base degli attuali parametri e criteri utilizzati per la distribuzione dei ricettari cartacei.

Step 1. Il medico che prescrive un farmaco o una visita specialistica, si connette via computer al portale dedicato e dopo essersi identificato, effettua la prescrizione on line utilizzando uno degli NRE (numeri di ricetta elettronica) a lui assegnati.

Step 2. A questo numero (NRE), il medico aggiunge il codice fiscale dell’assistito. Il sistema online verifica se in base al codice fiscale l’assistito ha diritto alla prestazione e all’eventuale esenzione (a seconda della posizione reddituale o della patologia) e alla fine completa la ricetta virtuale con la prescrizione del farmaco.

Step 3. Un semplice click confermerà la generazione della ricetta elettronica sul server di Sogei.

Step 4. Il medico a quel punto stamperà un “promemoria” per l’assistito con NRE, codice fiscale, eventuali esenzione e prescrizione.

A questo punto il promemoria è ancora cartaceo. Gli esperti sostengono che dipende dal fatto che dobbiamo ancora abituarci ma anche che in questo modo il paziente avrà la possibilità di ottenere il farmaco in caso di malfunzionamenti legati all’accesso ai server.

Ricetta elettronica in farmacia

Con il promemoria cartaceo l’assistito si reca in farmacia. La farmacia si collega al sistema mediante le chiavi di accesso rappresentate dal NRE e dal codice fiscale, accede alla ricetta elettronica ed eroga il farmaco.

La farmacia completa l’operazione inviando al server di Sogei i dati relativi all’erogazione (prezzo del farmaco, ticket, sconti in favore del SSN) e i codici che individuano la singola confezione: (codice AIC e codice “targatura”, cioè il codice seriale identificativo della singola scatola).

Il funzionamento delle ricette elettroniche che prescrivono visite specialistiche e analisi da effettuare nei laboratori è analogo a quello descritto e sarà a regime nei prossimi mesi.

Il vantaggio immediato è che la ricetta elettronica varrà in tutte le farmacie del territorio nazionale e consentirà di ritirare i farmaci che prescrive anche fuori dalla regione di residenza con il ticket previsto in quella di origine. Saranno le regioni a scambiarsi le informazioni sui medicinali prescritti e a gestire i rispettivi rimborsi.

Riferimenti:

Come funziona la ricetta elettronica e perché impedirà (forse) truffe e sprechi sanitari

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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