Che cos’è e come funziona la Teleradiologia nella sanità digitale

Che cos’è e come funziona la Teleradiologia nella sanità digitale

La Teleradiologia

Nella sanità digitale, la teleradiologia è un’applicazione della cosidetta telemetria. L’obiettivo principale della teleradiologia è quello di trasferire scansioni TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) o TC (Tomografia Computerizzata), di risonanze magnetiche o di raggi X da un luogo ad un altro. Gli esempi più importanti sono il passaggio da un ospedale ad un altro, da un centro di elaborazione di immagini ad un ospedale oppure ad un centro medico. Il processo di invio di immagini include l’acquisire le immagini in modo digitale, il trasferire le immagini al di fuori del computer ed eventualmente visualizzarle in un monitor (o negli ultimi anni anche su dispositivi mobili quali smartphone, tablet e ultrabook).

Che cos'è e come funziona la Teleradiologia nella sanità digitale

Settori applicativi della Teleradiologia 

Attualmente, nell’area dell’imaging diagnostico, sono tre i settori in forte espansione mondiale legati alla telecomunicazione:

  1. Teleconsulto radiologico: rapprensenta l’attività di consulenza a distanza tra Medici, generalmente da due siti comunicanti su reti informatiche più o meno dedicate. L’utilizzo anche delle immagini richiede particolari attrezzature che ne consentano la trasmissione in maniera corretta. E’ possibile e realizzabile, peraltro, anche un teleconsulto interattivo tra vari medici, specialisti radiologi o medici nucleari e specialisti di altre discipline, con condivisione delle immagini e di ogni altra informazione clinico-anamnestica per la formulazione di un blend finale: la diagnosi.
  2. Telediagnosi: si tratta di una diagnosi radiologica effettuata su immagini provenienti da distanza con la tecnologia che supporta la teleradiologia; tutti gli elementi anamnestici e clinici necessari per poter elaborare un referto conclusivo risultano obbligatoriamente allegati.
    Come nel caso del teleconsulto, forse anche in modo più rigoroso, vanno elaborati dei protocolli operativi concordati e condivisi da tutti gli operatori coinvolti nella Telediagnosi, accettati e formalizzati con atti ufficiali.
    Questi protocolli devono contenere tutte le modalità di attivazione, di accesso e di espletamento della Telediagnosi.
  3. Teledidattica: si tratta di didattica a distanza, già collaudata in varie esperienze universitarie. Le tecnologie di comunicazione implicate possono essere diverse e possono consistere nella presentazione e discussione di casi clinici in remoto, in teleconferenza, nella consultazione di database di immagini di serie omogenee di casi che mettono in grado il discente di avvalersi dell’esperienza di insegnanti indipendentemente dal luogo in cui si trovano e dal tempo in cui possono rendersi disponibili.
    Ciò permette l’apprendimento individuale come risultato di un processo formativo ed informativo di gruppo, con condivisione di obiettivi e valori e la volontà di mettere insieme esperienze individuali a vantaggio di tutti i medici che si collegano al sito di riferimento.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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