Le caratteristiche dei fattori di prestazione per un biosensore

Le caratteristiche dei fattori di prestazione per un biosensore

I fattori principali di prestazione per valutare appunto le prestazioni di un biosensore sono descritte qui di seguito. Attraverso questi fattori di prestazione è possibile discriminare e confrontare i biosensori tra di loro e tra famiglie differenti di questi dispositivi.

Le caratteristiche dei fattori di prestazione per un biosensore
Le caratteristiche dei fattori di prestazione per un biosensore

La selettività è la caratteristica più importante di un biosensore, ovvero l’abilità di discriminare la molecola bersaglio da altre molecole simili e interferenti presenti nel campione biologico o nel substrato. Solitamente è una funzione del componente biologico ma talvolta il trasduttore aiuta ad aumentare la selettività del biosensore.

La sensibilità è la minima variazione di massa di componente biologico che può essere rivelata dal dispositivo. Normalmente dovrebbe essere inferiore alle millimoli.

Il limite di rilevazione è invece il limite inferiore di rivelazione, sotto il quale il sensore non è in grado di ottenere dei risultati validi.

L’accuratezza di un sistema di misura è il grado di vicinanza di una quantità al suo valore reale o di riferimento.

La precisione è il grado di convergenza a cui misurazioni ripetute sotto le stesse condizioni mostrano gli stessi risultati.

Le condizioni di misura indicano tutte le condizioni alle quali è stata effettuata la misura, come il pH, la temperatura, la forza ionica. Più difficoltà si incontra nella loro misurazione più il risultato ottenuto sarà considerato instabile.

Il tempo. Possiamo qui distinguere il tempo di risposta, tempo necessario al dispositivo per rispondere ad una sollecitazione, dovrà essere minore rispetto alle reazioni e alle possibili variazioni del sistema; il tempo di recupero, ovvero il tempo necessario affinché il biosensore sia pronto per analizzare il campione successivo; il tempo di vita, che è solitamente determinato dall’instabilità del materiale biologico.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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