Le tecnologie di supporto alla protezione individuale: RFID

Le tecnologie di supporto alla protezione individuale: RFID

Introduzione

La velocità dello sviluppo tecnologico ed economico moderno porta ad un flusso inarrestabile di innovazioni di vario genere. Osservando lo sviluppo degli ultimi due decenni è lampante come l’imporsi delle tecnologie elettroniche ed informatiche abbiano coinvolto la totalità dei settori professionali (e non solo quelli).
Tra le varie tecnologie, quelle relative all’identificazione a distanza costituiscono senza alcun dubbio una branca molto interessante, presentando, inoltre, notevoli margini di sviluppo. Questo tipo di tecnologie permette l’immissione di dati in un sistema (un PC, o un qualsiasi dispositivo controllato da un microprocessore), senza l’ausilio di una tastiera. Esse rappresentano uno strumento estremamente efficace per identificare e tener traccia di qualsiasi elemento: oggetti, animali o addirittura persone. Codici a barre, lettori ottici, comunicazioni wireless, non sono assolute novità; anche prima dell’avvento di Internet queste tecnologie andavano a soddisfare la necessità di creare un flusso logico di informazioni per consentire di tracciare il movimento di materiali e prodotti all’interno di un’azienda.
Grazie all’identificazione a distanza è, infatti, possibile ridurre i costi di lavoro, limitare le rilavorazioni, incrementare il controllo della produzione e velocizzare i tempi di attraversamento delle merci; è possibile, inoltre, identificare i prodotti e gestirli in maniera puntuale e in tempo reale lungo tutta la catena del valore, dal produttore al consumatore.
Il metodo di identificazione a distanza più noto è senza dubbio quello dei bar-codes (codici a barre). Attualmente, però, la nuova frontiera della logistica legata all’e-commerce è chiamata RFID. Già partendo dall’acronimo RFID si intuisce subito lo scopo primario di questa tecnologia: “Radio Frequency IDentification”, cioè identificazione a radiofrequenza. Basandosi sul solo nome quindi si capiscono due elementi basilari:

  • si tratta di una tecnologia che permette l’identificazione e cioè il riconoscimento univoco di un oggetto
  • questa tecnologia sfrutta la radiofrequenza

In maniera molto semplificata possiamo considerare gli RFID come una nuova (anche se vedremo che non è proprio così) e migliore generazione di codici a barre, con una capienza enorme di informazioni e la possibilità di accedervi non più soltanto grazie ad una lettura ottica, ma con una lettura a distanza, attraverso onde radio.
Proprio grazie alla lettura tramite onde radio sono stati risolti molti dei problemi che si incontravano con l’utilizzo dei codici a barre (distanza ravvicinata, polveri sospese, ecc.). Ma l’RFID non è semplicemente un codice a barre migliorato, in quanto è capace di cambiare completamente gli attuali processi logistici, migliorandone radicalmente le prestazioni.
Partendo da un’analisi storica si cercherà, da una parte di far chiarezza sulle reali possibilità di applicazione di questa tecnologia nell’immediato futuro, dall’altra di esaminare gli eventuali problemi che potrebbero insorgere nell’uso di questa tecnologia da molti definita rivoluzionaria.

La tecnologia RFID

La tecnologia RFID è una tecnologia di identificazione che ricorre ad un segnale in radiofrequenza come supporto di dialogo tra l’oggetto da identificare e il dispositivo di riconoscimento.
Un sistema RFID è composto essenzialmente da due componenti:

  • il Tag
  • il Reader

Il tag altro non è che l’ “etichetta intelligente” posta sugli oggetti. Può avere diverse forme o dimensioni; può avere l’aspetto di un’etichetta adesiva, grande solo pochi millimetri, o anche essere grande quanto un mattone.

La tecnologia RFID
I tag sono disponibili in varie dimensioni, capacità di memoria, forme e resistenza alla temperatura. Quasi tutti i tag sono incapsulati per assicurarne la resistenza agli urti, agli agenti chimici, all’umidità e allo sporco e sono immuni alla maggior parte dei fattori ambientali, ma i range di lettura/scrittura possono essere influenzati dalla vicinanza di metalli e delle radiazioni elettromagnetiche.
Un tag normalmente è composto da almeno tre componenti:

  • il chip, cioè il componente elettronico che ha la funzione intelligente di gestire tutta la parte di comunicazione e identificazione
  • l’antenna, cioè l’apparato che permette al tag sia di essere alimentato (se non è dotato di batteria o di altra alimentazione) sia di ricevere e trasmettere le comunicazioni con il mondo esterno
  • il supporto, ovvero il componente in cui è incapsulato il tag.

Infine, il lettore (o reader) a sua volta è connesso ad un’antenna e ad un elaboratore.

Componenti tag RFID
Componenti tag RFID

 

il lettore per i tag RFID
il lettore per i tag RFID

 

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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