Come migliorare il posizionamento dei siti web nei motori di ricerca

Come migliorare il posizionamento dei siti web nei motori di ricerca

In questo articolo sono presentate una serie di domande e risposte relative ad una intervista condotta ad un esperto professionasta attualmente facente parte della SEO della Web agency Pubblinrete S.r.l. in modo da capire quali sono i fattori determinanti per migliorare il posizionamento dei siti web nella SERP di Google e più in generale nei motori di ricerca, facendo uso di strategie SEO appropriate. Dunque, lo scopo e l’obiettivo di questa intervista è stato ascoltare il parere di un professionista che, quotidianamente, affronta questioni e problematiche circa l’ottimizzazione e il posizionamento dei siti web nei motori di ricerca.

Come migliorare il posizionamento dei siti web nei motori di ricerca

Quali difficoltà comporta il processo di ottimizzazione di un sito Web e quanto incide, in termini di tempo dedicato, sul lavoro finale ?

Innanzi tutto, oggigiorno, non esiste più una sostanziale differenza fra Web marketing e semplice redazione del sito Web: mentre in passato ci si rivolgeva a enti esterni, esperti nell’attività di posizionamento dei siti Web, oggi il lavoro è fatto internamente all’azienda stessa ad opera del Web designer, che  assume anche la figura professionale di SEO. L’attività di ottimizzazione è fatta parallelamente alla realizzazione strutturale del sito, sulla base di vincoli e fattori che vanno ad incidere sull’effettivo posizionamento del sito nel motore di ricerca. È necessario creare contenuti utili sia agli utenti sia ai motori di ricerca stessi: a seguito del nuovo algoritmo impiegato da Google, ovvero il “Panda Update”, diventa estremamente complesso  attuare  tecniche  “Black  Hat  SEO” rendendo necessario, quindi, impiegare molto tempo alla cura e alla qualità dei contenuti inseriti, oltre a richiedere un costante impegno in termini di ottimizzazione.

In termini di tempo dedicato al SEO, non c’è dubbio che quest’attività ne occupi  la maggior parte: infatti se l’attività di creazione del sito la si può definire prevalentemente statica, il lavoro di SEO è un’attività dinamica e continua che richiede un costante lavoro di aggiornamento, dovuto soprattutto ai continui cambiamenti negli algoritmi d’indicizzazione dei motori di ricerca, che vanno a modificare l’importanza che certi fattori hanno nell’incidere nella classifica SERP.

Un esempio di questi continui cambiamenti è riscontrabile nella forte popolarità che i social network stanno acquisendo in questi ultimi anni, oltre ad una sempre maggiore integrazione di contenuti multimediali (video, foto, ecc…) nei siti Web.

Qual è l’effettivo guadagno che ha riscontrato, in termini d’incremento di visibilità e posizionamento, a seguito dell’attività di ottimizzazione di un sito Web ? 

Oggigiorno, con migliaia o addirittura milioni di contenuti per argomento sparsi nella rete, è assolutamente fondamentale adottare particolare attenzione alle caratteristiche SEO di pagine e contenuti, pena un cattivo risultato di posizionamento a fronte di query di ricerca. Fondamentale è la caratterizzazione delle pagine, ovvero la produzione di contenuti di qualità, la quale è fondamentale per  ricevere  link  in  entrata  (backlink),  importantissimi  ai  fini  del  SEO. È necessario non eccedere nell’attività di ottimizzazione, in quanto potrebbe rivelarsi dannosa ai fini SEO e comportare in alcuni casi il “ban”, ovvero l’eliminazione dagli indici dei motori di ricerca.

Cosa ne pensa del mercato SEO in Italia e come crede si evolverà nel corso del tempo ?

Il mercato SEO, in Italia, tipicamente segue quello che prima avviene negli Stati Uniti e nei paesi anglosassoni, copiandone modi e comportamenti. È indubbio che l’attività SEO acquisirà sempre maggior importanza: aziende quali la nostra, nel corso degli ultimi anni, hanno visto diminuire le difficoltà tecniche di realizzazione del sito (basti pensare alla semplicità d’uso di piattaforme quali WordPress, Joomla ecc…), rendendo possibile dedicare maggior impegno all’attività di ottimizzazione, la quale sta assumendo un ruolo sempre più incisivo e importante.

Quali sono, secondo lei, i fattori più determinanti e incisivi in termini di posizionamento nella SERP, relativamente al mercato italiano ?

Ogni anno gruppi di esperti e professionisti stilano una lista relativa all’impatto  dei fattori SEO, prestando particolare attenzione a uno specifico anno preso in esame e al paese in cui sono stati condotti gli studi.

Il fattore SEO che rimane costantemente in cima alla lista,  in  termini d’importanza e incisività, è il numero di backlink ricevuti, ovvero quante persone linkano un determinato sito: questo fattore è considerato, ancora oggi, un indicatore della qualità e dell’utilità dei contenuti presentati da un sito. Negli ultimi anni l’interazione con le piattaforme social, come Facebook, Pinterest, Google Plus e tanti altri, assieme alla pubblicazione e interazione con contenuti multimediali, video e foto in particolare, sta assumendo un ruolo sempre più determinante e incisivo ai fini del posizionamento. Fondamentale è anche il ruolo della “local search”, ovvero quelle ricerche compiute tramite motori di ricerca circostanziate in una precisa zona territoriale; in questo caso i risultati della SERP sono fortemente influenzati dall’aspetto geografico della ricerca quali città, CAP, indirizzo e tutti quei parametri che comportano un’attività di localizzazione. A dimostrazione della crescente importanza dei fattori appena citati, Google ha recentemente integrato i risultati relativi ai social network e ai contenuti multimediali, in particolare video e immagini, nella pagina dei risultati di ricerca. A seguito del “Panda update”, si è voluto dare maggiore importanza e rilevanza all’aspetto dell’ “autorship”, ovvero restituire nella SERP il nome dell’autore di un certo articolo o blog: i primi risultati sono relativi a quei editori che godono di una forte credibilità e fama nel contesto Web, grazie alla qualità e autorevolezza dei contenuti pubblicati nel corso del tempo.

Come sarà, secondo lei, l’evoluzione dei fattori SEO ? Quali di questi acquisiranno valore e quali perderanno d’importanza ?

Senza contare i fattori storici, come i backlink, che rimarranno sempre un fattore di fondamentale importanza, il futuro vedrà la partecipazione sempre più massiccia e diffusa dell’interazione “social” e dell’integrazione coi contentuti multimediali, quali immagini e video. Sempre più importante, inoltre, sarà la qualità e originalità dei contenuti pubblicati nel sito, come fattore di fondamentale importanza ai fini di un buon posizionamento.

Sulla base della sua esperienza lavorativa quanto, effettivamente, l’interazione con i social network è determinante ai fini di una buona visibilità del sito ?

Com’è già stato detto, l’aspetto “social” è in continua crescita ed evoluzione: risale a pochi mesi fa l’integrazione, per opera del motore di ricerca Google, fra SERP “social”, ovvero i risultati di ricerca con riferimento a social network e SERP “organica”, intesa come una lista di URL posizionati sulla base di certe metriche e fattori.

I social network, oltre ad essere molto apprezzati dagli utenti finali, permettono di allestire valide campagne pubblicitarie a prezzi molto contenuti: come sperimen- tato da alcuni nostri clienti, la promozione del loro sito su Facebook ha avuto risultati efficaci e immediati, in quanto è anche possibile “targhetizzare” l’offerta sulla base del tipo di clientela cui è rivolta.

In futuro nasceranno sempre più piattaforme sociali, basti pensare alla recente nascita di Pinterest o FourSquare per fare un esempio, i quali permettono di dar voce alle esperienze dirette degli utenti, esprimendo il proprio giudizio su un certo tipo di attività o contenuto.

Sulla base dei lavori da lei svolti, ha dedicato del tempo significativo all’ottimizzazione dei contenuti multimediali, come video, immagini, ecc…?

Sicuramente. È fondamentale creare canali specializzati, atti a promuovere  il brand dell’azienda, come la gestione di un proprio account su Youtube e su Flickr, per fare degli esempi. I risultati sono immediati, in quanto è data maggior  visibilità al sito che si vuole promuovere, gli utenti sono in grado di reperire in modo semplice e rapido i contenuti che cercano e, come già detto, i contenuti multimediali sono restituiti nella SERP di Google, incrementando la visibilità del sito.

Spesso risulta necessario avvalersi del supporto di professionisti esterni, per  creare contenuti di qualità, rendendo necessario impiegare un notevole quantitativo di tempo e denaro alla creazione e ottimizzazione di questo tipo di risorse.

Tipicamente, quali tool e programmi impiega per monitorare lo stato del sito, ovvero il traffico di lavoro generato, numero di backlink, ecc…?

Monitorare il sito è un’altra delle attività fondamentali per il SEO, in quanto le aziende concorrenti si adoperano quotidianamente nella creazione e aggiorna- mento di contenuti, i motori di ricerca modificano costantemente i propri  algoritmi d’indicizzazione rendendo necessario, quindi, un’analisi circa l’impatto e i risultati conseguiti, a seguito delle tecniche di ottimizzazione utilizzate. Un  tool assolutamente indispensabile è “Webmaster Tools” di Google, che consente  di monitorare il PageRank del sito, il numero di link in uscita, i backlink, la gestione degli URL, della Sitemap XML, il traffico di utenti e molti altri dati utili ai fini dell’analisi. Un altro strumento messo a disposizione dal motore di ricerca è “Google Analytics“, il quale consente di calcolare il profitto ottenuto sulla base dell’investimento effettuato (ROI), oltre a monitorare le applicazioni multimediali integrate nel sito, quali video e social network. È indispensabile avere a disposizione un software di statistiche interne, come ad esempio “ShinyStat”, il quale offre servizio di “contatore” degli utenti connessi al sito e del quantitativo totale di visitatori, categorizzabili sulla base del paese di provenienza, oltre a numerosi servizi di benchmark e analisi. Altri software generalmente impiegati sono “Majestic SEO” e “SEO explorer”, i quali offrono servizi di ottimizzazione delle pagine Web e “monitoing” dei link in entrata e uscita. Un altro tool interessante è “Google Alert”, tramite cui è possibile ricevere per email le notifiche relative ai cambiamenti nelle pagine dei risultati di ricerca, a fronte di keyword inserite dall’utente, con il fine sia di controllare l’andamento delle aziende concorrenti, sia di verificare i cambiamenti occorsi nel posizionamento  del proprio sito, a seguito di modifica nei contenuti.

 

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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