Panoramica sui sistemi distribuiti

Panoramica sui sistemi distribuiti

Panoramica sui sistemi distribuiti

Lo sviluppo delle tecnologie e delle metodologie per il Distributed Object Computing (DOC) cui si sta assistendo in questi anni e, come è stato illustato nei diversi articoli contenuti in questo sito web, questo promette di fornire soluzioni tecniche valide per diversi scenari applicativi, alcuni dei quali particolarmente importanti per il miglioramento dei servizi offerti e per la razionalizzazione dell’organizzazione interna di realtà pubbliche e private.

Le soluzioni tecnologiche disponibili hanno o stanno per raggiungere, in generale, un livello di maturità accettabile per consentirne l’impiego in contesti pratici di rilievo. Nel prossimo futuro si attende:

  • un’ulteriore maturazione sui fronti della scalabilità, della robustezza e dell’ingegnerizzazione delle interfacce d’uso;
  • un aumento dei livelli di integrazione e di supporto di piattaforme tecnologiche diverse, grazie al consolidarsi di standard de jure e de facto;
  • lo sviluppo di ambienti di sviluppo e di supporto all’esercizio dei sistemi che facilitino ulteriormente il compito degli specialisti;
  • la maturazione sul fronte di tematiche specifiche, quali la sicurezza, che attualmente richiedono studi e verifiche ad hoc.

Dal punto di vista metodologico, l’approccio a oggetti, originariamente concepito per essere applicato “in the small“, a livello di singola applicazione, è oggi chiamato a governare la complessità dei grandi sistemi informativi distribuiti (sistemi distribuiti) e interoperanti. Le problematiche che si incontrano riguardano:

  • la non completa maturità del metodo in rapporto alla complessità e alla varietà delle tematiche architetturali e tecnologiche legate al DOC;
  • la ripidità della curva di apprendimento, sia per quanto riguarda le tematiche progettuali che quelle relative ai linguaggi e agli strumenti di sviluppo

Da questo quadro emerge la necessità, per le organizzazioni, di pianificare attentamente la strategia di applicazione di questo nuovo paradigma architetturale; è necessario muoversi con piccoli passi incrementali, per ognuno dei quali siano presenti le fondamentali attività d’istruzione, apprendimento sul campo e riflessione sull’esperienza condotta. La transizione verso il DOC non è semplicemente una cambiamento di architetture o tecnologie. Si deve avere la consapevolezza che sarà necessario un certo tempo per attuarla e che potrà essere convenientemente condotta eseguendo dapprima alcuni progetti pilota mirati, che forniscano l’esperienza necessaria per la progressiva diffusione a tutti gli ambiti interessati.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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