Il Personal Computer (PC): dal grande elaboratore all’Home Computer

Il Personal Computer (PC): dal grande elaboratore all’Home Computer

Il Personal Computer (PC) - dal grande elaboratore all'Home Computer

Il termine “Computer”, che abbiamo preso in prestito dalla lingua inglese, deriva dal latino “computo” (contare). Si tratta in effetti di una macchina specializzata per effettuare calcoli. La prima macchina capace di effettuare semplici somme fu l’abaco, una sorta di pallottoliere, che fu alla base della pascalina, inventata da Blaise Pascal nel 1642 e in grado di calcolare anche i riporti. Nel 1850 Charles Babbage realizzò una macchina in grado di ricevere una serie di istruzioni relative a operazioni da svolgere in un secondo tempo. Lo sviluppo di queste macchine portò alla realizzazione di macchine adibite all’esecuzione di operazioni ripetitive con l’utilizzo di schede perforate (es: industria tessile, Jacquard). Nel 1896 nacque la Tabulating Machines Company (che diventò poi la IBM, International Business Machines), specializzata nella realizzazione di sistemi meccanografici a schede.

Durante la seconda guerra mondiale lo sviluppo si intensificò, grazie alle intuizioni di scienziati come Turing e Von Neumann, arrivando alla realizzazione, nell’immediato dopoguerra, dei primi elaboratori a relé (Mark), e a valvole (ENIAC). Quest’ultimo occupava una superficie di 167 mq e pesava oltre 30 tonnellate, pur effettuando calcoli elementari. Nel frattempo si inizia a utilizzare il computer per gestire testi, codificando le lettere in numeri. Se associamo la lettera ‘a’ al numero 65, la ‘b’ al numero 66 e così via, possiamo memorizzare una sequenza di numeri corrispondenti a dei dati:

Sequenza di numeri corrispondenti a dei dati (personal computer)
Sequenza di numeri corrispondenti a dei dati (personal computer)

Il termine informatica nasce nel 1962, con la definizione data da Philippe Dreyfus, intendendo per information (electronique ou automatique) il trattamento automatico dell’informazione mediante calcolatore.

La miniaturizzazione e l’avvento del transistor permisero di inserire dei piccoli elaboratori all’interno dei macchinari industriali. Il sempre maggiore utilizzo di questi componenti portò alla realizzazione, negli anni ’70, dei primi Home Computer (computer casalinghi da utilizzare per videogiochi, per la gestione di piccoli archivi e applicazioni molto elementari), come il Sinclair Spectrum, il Commodore CBM 64 e il VIC 20, e successivamente, nel 1981, dei primi Personal Computer IBM, pensati per soddisfare le esigenze anche delle piccole aziende: dalla corrispondenza al calcolo, dal disegno tecnico alla gestione dell’intera azienda, fino ad arrivare alle tecnologie della società moderna e quindi alle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) o dall’inglese Information and Comunication Technology (ICT).

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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