Project Management: Sicurezza dell’infrastruttura e protezione dei dati sensibili

Project Management: Sicurezza dell’infrastruttura e protezione dei dati sensibili

Cooperazione internet-based

Una necessità sempre più impellente nella gestione dei progetti (Project Management) riguarda la possibilità di accedere ai propri dati ovunque ci si trovi, in qualsiasi momento ed indipendentemente dalla tipologia di dispositivo utilizzato.
Questo è un contesto in cui qualsiasi dispositivo (PC, telefono cellulare, notebook, ecc.) è connesso ad internet, e quindi agli altri dispositivi, in qualsiasi luogo (ufficio, casa, ecc.) e in qualsiasi momento, consentendo di fatto a tutti di ottenere un’immediata operatività sul progetto stesso.

Di fatto gli unici ostacoli al pieno raggiungimento di questa realtà sono dati dalla mancanza di una capillare connettività ad internet e alla non completa maturità dei dispositivi mobili. Le reti GSM/UMTS infatti consentono un ampio accesso ad internet (e quindi ai dati di cui si necessita), ma non sempre a velocità adeguate, mentre i dispositivi (per esempio smartphone o tablet PC) ancora non presentano una completa integrazione con i pacchetti software disponibili sui computer desktop.

Project Management - Sicurezza dell'infrastruttura e protezione dei dati sensibili

Sicurezza dell’infrastruttura e protezione dei dati sensibili

In un contesto in cui clienti, fornitori e progettisti adottano nuove forme di cooperazione internet-based, diventa di primaria importanza tenere in considerazione la sicurezza dei dati e delle informazioni: la maggior parte delle soluzioni offerte in questo senso dai Collaborative Project Management Software si focalizza sulla trasmissione dei dati.
Con i software tradizionali i dipendenti tendono a salvare file e informazioni in unità USB, dischi e notebook, al fine di potervi accedere facilmente: questi dati spesso sono frutto di mesi o anni di lavoro. Perderli costituirebbe un grave danno per l’azienda, oltre a comportare una perdita di lavoro. Il furto o lo smarrimento di dati riservati espone infatti le organizzazioni al serio rischio di sanzioni legali, violazioni della privacy e danni all’immagine dell’impresa.

Nel contesto attuale diventa quindi fondamentale coniugare la flessibilità di accesso alle informazioni con un adeguato livello sicurezza. Per perseguire questo obiettivo si punta sempre di più ad una memorizzazione in remoto dei dati sensibili, a fronte di precise garanzie sulla loro conservazione e sulla possibilità di accedere ai dati in ogni momento.

I data center così pensati possono essere interni all’azienda o più comunemente possono essere localizzati in remoto. Queste strutture sono protette e accessibili 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno. I dati conservati vengono suddivisi e offuscati su più server e dischi, rendendoli di fatto illeggibili dalle persone. I vari file vengono poi replicati in più data center al fine di garantire la massima disponibilità e prevenire possibili perdite di informazioni.
Al contrario di quanto si crede un’architettura basata sulla conservazione in remoto dei dati può essere più sicura ed affidabile rispetto ad una gestione tradizionale in locale delle informazioni.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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