Strumenti digitali: Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) e Piattaforme E-learning per la didattica

Strumenti digitali: Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) e Piattaforme E-learning per la didattica

Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione

Chiedersi quali strumenti utilizzare nell’insegnamento nell’era di internet, vuol dire analizzare criticamente i prodotti proposti dal mercato ed essere in grado di scegliere tra questi quelli più coerenti con il percorso didattico ipotizzato, adattando quindi lo strumento alla didattica e non il viceversa. L’insegnante deve inoltre considerare, nella loro complessità, le singole situazioni di apprendimento e fare le sue scelte in base alle esigenze che ne derivano.
In questo articolo, vedremo dunque due strumenti digitali sempre più utilizzati per migliorare la didattica: la Lavagna Interattiva Multimediale, conosciuta anche con l’acronimo LIM, e le Piattaforme E-learning.

Strumenti digitali: Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) e Piattaforme E-learning per la didattica

Lavagna Interattiva Multimediale (LIM)

Tra i dispositivi più utilizzati oggigiorno nel sistema scolastico vi è la LIM, Lavagna Interattiva Multimediale (in inglese IWB, Interactive WhiteBoard).
La LIM può essere composta da un computer, un proiettore e una superficie interattiva oppure semplicemente da uno schermo interattivo, quindi senza ausilio del PC. L’interattività è dovuta alla tecnologia touch screen che permette di dare dei comandi attraverso l’uso di appositi pennarelli o con semplice uso delle dita.
La nuova lavagna, simile alla sua antenata sia per forma e dimensione che per la disposizione in aula, presenta degli aspetti di innovazione che possono consentire un miglioramento della didattica.
In primo luogo essa consente di avere accesso a molteplici risorse, dal momento che viene collegata ad un PC, solitamente dotato di collegamento a Internet. Risorse, inoltre, che possono essere di diverso tipo: sonore, interattive, audiovisive ecc.
In secondo luogo la LIM consente all’insegnante di programmare delle attività che sviluppino negli studenti delle capacità di cooperazione, interna o esterna alla classe, e di comunicazione, dal momento che il lavoro svolto su di essa può essere salvato, modificato e condiviso.

Piattaforme E-learning

Come già detto, l’avvento di Internet ha portato ad un incremento delle risorse a cui è possibile avere accesso, da qualunque luogo.
Questo ha consentito dunque lo sviluppo di strumenti che permettessero una formazione a distanza, adottata sia dalle scuole e dalle università, ma anche da enti pubblici, aziende e altri enti di formazione. Un’educazione a distanza è sicuramente favorevole per quelle aziende aventi i dipendenti dislocati in varie aree geografiche, oltre a rendere più essibili i corsi di aggiornamento richiesti ai propri impiegati.
Nelle università l’utilizzo delle piattaforme E-learning è frequente sia in quelle telematiche, in cui i corsi di studio sono totalmente a distanza, che in quelle tradizionali, in cui si utilizza prevalentemente la modalità blended learning, che integra le attività in aula con quelle in rete.
Nelle scuole vi sono poche esperienze in cui sono state attivate queste piattaforme e nella maggior parte dei casi si tratta di attività extracurriculari. Infine, il vantaggio principale di questi strumenti è la flessibilità e il mondo con cui è possibile seguire lezioni online direttamente da casa.

Computer e tablet

Negli ultimi anni si sta diffondendo l’utilizzo di computer portatili (o tablet) tra i banchi di scuola. Ogni studente ha a sua disposizione un dispositivo, spesso connesso in rete, che permette di utilizzare diversi software o applicativi pensati per l’insegnamento.
Questo porta inevitabilmente ad una revisione del ruolo del docente, che se sarà in grado di adattarsi al cambiamento, sfruttando al meglio le potenzialità di questi strumenti, potrà portare una vera rivoluzione in ambito didattico.
Sicuramente la gestione di una classe che lavori in questo modo non è un lavoro semplice, ma gli studenti potrebbero comprendere in maniera più profonda i contenuti proposti dall’insegnante e riuscire a sviluppare le competenze trasversali.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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