Testing software: Caratteristiche e differenza del test solitario e test alla pari

Testing software: Caratteristiche e differenza del test solitario e test alla pari

Qualunque sia la tipologia di test adottata, sorge sempre la necessità di capire se l’attività può essere svolta da un’unica persona oppure se è possibile strutturare delle vere e proprie equipe di tester, in grado di operare meglio in minor tempo. Nella realtà, tali benefici sono spesso difficili da perseguire, a causa di mancanza di dialogo tra gli operatori, disorganizzazione, ritardi ed un numero elevato di tester che rischiano di votare l’attività ad un insuccesso. Tali parametri vanno valutati e gestiti opportunamente, al fine di ottenere maggiori risultati.

Testing software: Caratteristiche e differenza del test solitario e test alla pari

Naturalmente, la tipologia dell’attività gioca un ruolo fondamentale: ci saranno attività che si presteranno ad essere svolte da pochi operatori, altre per le quali sarà necessario un numero maggiore di tester. Considerando questo aspetto, ci chiediamo se il lavoro del tester debba essere eseguito da singole persone distinte, o sia possibile creare coppie di tester che lavorino unitamente; in quest’ultimo caso, parliamo di test alla pari, una metodologia fortemente diffusa in ambiti poco vari, monotoni, meccanici e ripetitivi (spesso l’attività di test è così!) nei quali si è notato che due tester incoraggiano la creatività, il che apporta maggiori benefici alla qualità del lavoro da svolgere in termini di criteri di analisi e di numero di test possibili. Grazie alla eXtreme Testing, che lo reputa un efficiente approccio all’analisi del prodotto, il test alla pari sta ultimamente diffondendosi con crescente rapidità; anche io personalmente lo reputo maggiormente costruttivo di un comune test da svolgersi singolarmente.

Solitamente l’attività di test alla pari viene svolta da due tester che operano unitamente su una macchina, supportandosi a vicenda. Quattro occhi sono meglio di due, certo, ma lavorare in coppia apporta maggiore soddisfazione (si crea un affiatamento e uno spirito di supporto reciproco), ne guadagnano i rapporti interpersonali e si rafforza l’intera struttura operativa. La cosa non è comunque così semplice da gestire come sembra; occorre predisporre dei piani di lavoro distinti, in modo che non si creino situazioni di concorrenza, ed occorre anche scegliere opportunamente le coppie di tester, in modo da ricercare le migliori combinazioni operative in termini di caratteriali e di efficienza. Un ruolo che richiede conoscenza del personale da parte della direzione. Il test alla pari è la dimostrazione che un test solitario (costituito da un solo operatore che lavora esaustivamente con poco dialogo con gli altri tester) non è sempre la soluzione migliore. Tutto va comunque valutato attentamente all’interno della struttura operativa.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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