Metriche per il collaudo del software orientato agli oggetti

Metriche per il collaudo del software orientato agli oggetti

Nel 1994, Robert Binder ha proposto un insieme completo di metriche di progettazione per valutare la collaudabilità del software orientato agli oggetti (OO). Queste metriche sono organizzate in categorie che riflettono aspetti chiave del design del software.

Categorie di metriche di collaudabilità:

  • Coesione: Misura la forza dell’associazione tra le responsabilità all’interno di una classe. Una classe con alta coesione ha responsabilità ben definite e correlate tra loro.
  • Accoppiamento: Misura la dipendenza tra classi o componenti. Un basso accoppiamento indica che le modifiche a una classe hanno un impatto minimo su altre classi.
  • Incapsulamento: Misura il grado di nascondimento dei dettagli di implementazione di una classe. Un alto incapsulamento facilita la modifica del codice interno di una classe senza influenzare il suo utilizzo esterno.
  • Ereditarietà: Misura la complessità della gerarchia di classi e il grado di riutilizzo del codice. Un’ereditarietà ben progettata facilita la riutilizzabilità del codice e la specializzazione delle classi.
  • Polimorfismo: Misura la capacità di un oggetto di assumere diverse forme o comportamenti. Un uso appropriato del polimorfismo può semplificare il codice e renderlo più flessibile.

Metriche per il collaudo del software orientato agli oggetti

Esempi di metriche di collaudabilità:

  • WMC (Weighted Methods Count): Conteggio ponderato dei metodi in una classe, con un peso maggiore per metodi più complessi.
  • DIT (Depth of Inheritance Tree): Profondità dell’albero di eredità, che indica il numero massimo di livelli di eredità in una gerarchia di classi.
  • CBO (Coupling Between Objects): Numero di classi a cui una classe è accoppiata tramite dipendenze dirette o indirette.
  • NOC (Number of Children): Numero di classi figlie in una gerarchia di eredità.
  • RFC (Response For Class): Numero di metodi a cui una classe può rispondere, misurando la sua complessità funzionale.

Vantaggi dell’utilizzo di metriche di collaudabilità:

  • Identificazione di potenziali problemi di collaudabilità: Le metriche possono aiutare a identificare moduli di software che potrebbero essere difficili da testare a causa di bassa coesione, alto accoppiamento o design complesso.
  • Miglioramento della qualità del software: L’utilizzo di metriche durante la progettazione può guidare gli sviluppatori a creare software più collaudabile, riducendo il tempo e lo sforzo necessari per i test.
  • Comunicazione e collaborazione: Le metriche possono essere utilizzate per comunicare lo stato della collaudabilità del software tra sviluppatori, tester e altri stakeholder.

Conclusione

Le metriche di progettazione di Binder offrono una preziosa risorsa per valutare e migliorare la collaudabilità del software orientato agli oggetti. Utilizzando queste metriche, gli sviluppatori possono creare software più facile da testare, ridurre i bug e migliorare la qualità complessiva del prodotto.

 

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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