Fault Removal: rimozione dei guasti per un sistema informatico

Fault Removal: rimozione dei guasti per un sistema informatico

Secondo l’ingegneria del software, le tecniche di tolleranza ai guasti (fault tolerance) puntato a ridurre i danni provocati dall’attivazione di guasti e in generale dal verificarsi di errori. Al contrario, le tecniche di rimozione dei guasti anche denominate con il termine inglese fault removal puntano a scoprire i guasti insiti all’interno del sistema e quindi correggerli. Le fasi di applicazione di queste tecniche possono essere la fase di sviluppo del sistema oppure direttamente la fase d’uso.

Durante la fase di sviluppo la tecnica prevede tre passaggi:

  • Nel primo passaggio si verifica che il sistema sia effettivamente conforme alle sue specifiche. Questa fase viene detta verifica (verification).
  • Nel secondo passaggio, qualora il sistema non corrisponda alle specifiche, si individuano i guasti e la loro natura. Questa fase è chiamata diagnosi (diagnosis).
  • Nel terzo passaggio si punta a correggere gli errori trovati nella fase precedente. Questa fase è chiamata validazione (validation).

Nel primo passaggio la verifica che viene effettuata può essere statica o dinamica. Nel dettaglio, la verifica statica si avvale dell’utilizzo di modelli e astrazioni e consiste nell’ispezionare i requisiti, la progettazione e il codice dell’applicazione al fine di individuare problemi, o inadeguatezza alle specifiche. Il sistema quindi non deve essere in esecuzione. La verifica dinamica controlla invece i moduli del sistema o il sistema nella sua interezza. Il sistema in questo caso deve essere in esecuzione; gli vengono passati in ingresso dei dati e viene osservato se il comportamento è corretto.

Applicare invece le tecniche di rimozione dei guasti (fault removal) durante la fase d’uso del sistema consiste nel procedere con le azioni di manutenzione. La manutenzione può essere preventiva o correttiva. Preventiva qualora le correzioni venissero apportate al fine di prevenire l’errore, correttiva quando invece l’errore si è già manifestato.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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