Professione Informatica: La figura dell’innovation manager

Professione Informatica: La figura dell’innovation manager

Definizione dell’innovation manager

L’innovation manager è la figura che accompagna le aziende nel percorso di trasformazione digitale attraverso l’introduzione di tecnologie emergenti che favoriscano innovazione e miglioramento del business.

In linea di principio, vi sono due orientamenti essenziali riguardanti le funzioni dell’Innovation Manager:

  • L’innovation manager è in primis un innovatore: cerca e sviluppa idee, gestisce progetti e sistemi innovativi. È la persona creativa all’interno dell’impresa, l’inventore, il project manager.
  • L’innovation manager è un enabler, tradotto in italiano significa “facilitatore”, cioè colui che crea strutture e processi affinché l’innovazione possa attuarsi nelle organizzazioni. È anche un promotore, soprattutto nel campo della conoscenza e della cultura, e lavora per comunicare e diffondere gli strumenti conoscitivi necessari per innovazione. Nel ruolo di attivatore, può anche essere fornitore di servizi per gli innovatori: per esempio, occupandosi di brevetti o sussidi.

Professione Informatica: La figura dell'innovation manager

I possibili ruoli di un innovation manager in 12 punti

All’interno delle due funzioni di innovatore e enabler, ci sono numerosi ruoli differenti che l’innovation manager può ricoprire:

  1. Ricerca di idee: in questo ruolo, come manager dell’innovazione, è anche lo spirito creativo per sviluppare sistemi e nuove idee. Effettua screening di vari sensori e fonti di innovazione, conduce workshop per il brainstorming, utilizza strumenti di innovazione, ricavando idee da queste attività.
  2. Responsabile delle idee: raccoglie idee da un’ampia varietà di fonti, quindi non è solo ideatore ma si occupa della raccolta, della valutazione e della selezione delle idee. E’ solitamente supportato da un sistema di gestione organizzativo che riflette e coordina anche le idee dei dipendenti.
  3. Esploratore dell’innovazione: rispetto all’idea di manager, lo scout dell’innovazione apre al mondo esterno e ricerca idee e nuove tecnologie al di fuori dell’azienda, con una visione ampia e aperta, sempre nella ricerca e traguardi innovativi.
  4. Responsabile CIP (continuous improvement process): è responsabile del processo di miglioramento costante e della gestione della qualità; non solo in ricerca e innovazioni, ma anche in tutti i tipi di miglioramenti in generale, occupandosi della loro elaborazione e implementazione.
  5. Stratega dell’innovazione: si avvicina alla raccolta di idee, e si focalizza soprattutto sull’orientamento strategico della gestione innovativa. In particolare, valuta e analizza opportunità, rischi, punti di forza e debolezze, la derivazione di questioni del futuro, la visione degli obiettivi dell’innovazione. In sintesi: studia il percorso e attua una strategia d’innovazione.
  6. Futurologo: il futurologo lavora a stretto contatto con lo stratega dell’innovazione, fornendo le basi allo sviluppo della strategia d’innovazione; implica ricerca sulle tendenze future e impatto sull’azienda. Nell’ambito del Corporate Foresight, le proiezioni nel futuro diventano base strategica dell’innovazione, anticipando campi di ricerca, impegnandosi a tutto tondo nella scoperta di nuove idee.
  7. Sviluppatore organizzativo: se il gestore dell’innovazione si prende cura di strutture come i processi e sistemi di innovazione, promuove cultura per sensibilizzare e persuadere all’innovazione, è chiaramente nel ruolo di sviluppatore organizzativo. Non guida egli stesso, ma stabilisce le condizioni quadro affinché l’innovazione sia incoraggiata nell’organizzazione, e possa poi concludersi con successo.
  8. Responsabile del progetto di innovazione: è un compito chiave, soprattutto per la complessa portata e l’interdisciplinarietà dei progetti. Il project manager coordina tutte le fasi e le attività del processo ed è responsabile del raggiungimento degli Accompagna la riforma dall’inizio alla fine, e poi la consegna all’azienda operativa, in particolare alla persona responsabile del ciclo di vita del prodotto che in molti casi è product manager.
  9. Sviluppatore: è il creatore, solitamente un esperto, che si occupa dello sviluppo tecnico del prodotto. Crea innovazione sulla base di specifici obiettivi o sulle sue peculiarità. Il suo compito è terminato quando è disponibile la soluzione di un prototipo funzionante, che poi viene consegnato al reparto di produzione e Lo sviluppatore svolge anche un ruolo essenziale nel ciclo di vita del prodotto, continuando ad essere disponibile in seguito a domande tecniche, curando anche il feedback dei problemi sul mercato, delle vendite e dello sviluppo.
  10. Responsabile dei brevetti: oltre a supportare attivamente lo sviluppo dei brevetti, controlla se ne vengano infrante le proprietà Ovviamente, a brevetto concluso, ne tutela le relative proprietà intellettuali da eventuali attacchi.
  11. Responsabile dei fondi: esamina se un progetto di innovazione è idoneo al finanziamento, successivamente lo presenta e ne gestisce lo sviluppo tra tutte le parti di un’impresa.
  12. Gestore del portafoglio e controllore: mentre il project manager si occupa di un singolo progetto, il portfolio manager è responsabile di tutti i Il suo obiettivo è selezionare e dare la priorità ai progetti giusti, in modo che il valore massimo e il successo possano derivare anche da risorse limitate. Il gestore di portafoglio è anche un controllore, perché misura il raggiungimento della strategia innovativa e gli obiettivi, avviando misure correttive in caso di deviazioni.

Requisiti di un innovation manager

  1. Progetti e qualità organizzativa: il manager deve pianificare, coordinare e realizzare progetti, tenendo d’occhio il tempo, il personale e le risorse finanziarie. È di estrema importanza che il responsabile dell’innovazione sia soprattutto un ottimo project manager.
  2. Orientamento e obiettivi: il principale obiettivo dell’innovation manager è in primis l’innovazione, ma non deve mai mancare la visione d’insieme. Anche il controllo dei dettagli è importante, se si commette l’errore di superficialità, si corre il pericolo d’incontrare criticità e barriere che possono essere insormontabili.
  3. Capacità dialettiche ed eloquenza: il manager dell’innovazione rappresenta l’interfaccia ufficiale nell’azienda. È necessario, quindi, saper parlare sia la lingua dei vari reparti, sia il linguaggio giusto con i clienti, fornitori e partner. Inoltre, un progetto di innovazione prevede molti incontri, che un manager dell’innovazione deve saper gestire anche a livello interpersonale. Quindi, essere dei capaci oratori risulta molto opportuno.
  4. Multilingue: le idee, la creatività e l’innovazione non conoscono confini L’inglese è la lingua moderna più diffusa nel mondo; di conseguenza, il responsabile dell’innovazione deve saperla padroneggiare fluentemente sia parlata che scritta, per poter seguire facilmente e con facilità tutti gli sviluppi internazionali.
  5. Veloce apprendimento: la professionalità di un manager dell’innovazione consiste nel saper affrontare sempre qualcosa di nuovo. È importante una rapida percezione della realtà circostante e una veloce capacità d’apprendimento. Non è necessario avere una conoscenza dettagliata di tutti i settori, ma è necessaria avere conoscenza base dei principi funzionali di ogni determinato settore.
  6. Curiosità e capacità intuitive: l’innovation manager deve saper riconoscere e anticipare le Deve essere perspicace, dotato di quella sana “curiosità” che aiuta l’impresa nella ricerca di inedite soluzioni, aprendo a nuovi orizzonti.
  7. Qualifica di mediatore: i manager dell’innovazione devono anche essere pronti a probabili conflitti Affrontare dei cambiamenti, come si può supporre, porta spesso a delle resistenze. La maggior parte delle aziende non hanno mai avuto un manager dell’innovazione, di conseguenza sarà lo stesso innovation manager a sapersi ritagliare con autorevolezza e competenza il suo giusto posto nella gerarchia aziendale, evitando con destrezza gli eventuali conflitti. L’innovation manager sarà pronto e consapevole che incontrerà colleghi con opinioni diverse, perciò saprà affrontare eventuali conflitti al meglio.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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