Caratteristiche e come deve essere una buona sedia in smart working

Caratteristiche e come deve essere una buona sedia in smart working

Introduzione

I disturbi più frequenti associati al lavoro al videoterminale o computer sono dovuti alla cattiva progettazione delle postazioni e all’uso inadeguato delle attrezzature di lavoro. Quasi sempre non occorre cambiare o acquistare nuove attrezzature per risolvere i problemi. Spesso basta informare e istruire meglio i dipendenti, ad esempio su come regolare l’altezza del sedile o del piano di lavoro. Infatti, lavorare per lungo tempo in una posizione scorretta che obbliga a tenere le spalle troppo sollevate o la schiena curva può provocare seri disturbi di salute.

La progettazione ergonomica del luogo di lavoro è proporzionale al tempo che vi si trascorre. Quanto più a lungo dura il lavoro al videoterminale, tanto più si devono soddisfare i requisiti ergonomici.

Sedia per smart working

Una sedia di buona qualità dispone delle seguenti caratteristiche essenziali:

  • base a cinque razze
  • altezza regolabile (da 40 a 52 cm) in funzione della statura della persona e dell’altezza del piano di lavoro
  • schienale regolabile in altezza e inclinabile con supporto lombare
  • sedile anatomico con bordo arrotondato, imbottitura e rivestimento antiscivolo
  • lunghezza del sedile dimensionabile in funzione della taglia di chi lo usa
  • schienale dinamico con regolazione della resistenza
  • rotelle adatte, ossia intercambiabili, al tipo di pavimento; per i pavimenti con superfici dure (per esempio parquet) sono indicate le rotelle morbide, mentre con superfici morbide sono più indicate le rotelle

Se usata regolarmente, la sedia va cambiata dopo circa 12–15 anni.

Punti importanti da considerare quando si acquista una sedia da ufficio:

  • il bordo del sedile non deve premere contro l’incavo del ginocchio (compressione dei vasi sanguigni). Tra bordo del sedile e incavo del ginocchio deve esserci spazio per almeno due dita traverse
  • le persone di grande statura (oltre 180 cm) avranno bisogno di una sedia più alta e sedile più lungo (fino a 50 cm) per evitare che il peso corporeo sia sopportato interamente dai glutei
  • la seduta inclinata in avanti favorisce una posizione corretta del bacino e della colonna vertebrale
  • le persone di corporatura robusta potrebbero aver bisogno di una sedia con rinforzo delle ammortizzazioni
  • i braccioli facilitano il sedersi o l’alzarsi a chi è sovrappeso o ha problemi alle ginocchia. Dal punto di vista ergonomico non sono tuttavia Se non sono regolabili, i braccioli inducono ad assumere una posizione scorretta, a discapito dei dischi intervertebrali
  • verificare se le rotelle sono adatte alla superficie del pavimento e sostituirle se necessario

Caratteristiche e come deve essere una buona sedia in smart working

Consigli utili

  1. Smontare i braccioli non regolabili. Se non si possono regolare in altezza è preferibile non averne.
  2. Adattare i braccioli all’altezza del piano di lavoro per evitare posture statiche con deviazione della colonna vertebrale.

Ricordate: anche la migliore sedia in commercio non può sostituire l’attività fisica. Fare movimento è un elemento indispensabile per “produrre” le sostanze nutritive necessarie ai dischi intervertebrali. In altre parole: evitare di restare seduti per lungo tempo, anche se la postura è corretta. La soluzione ideale è di alternare regolarmente posizione da seduti e in piedi.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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