Definizione e caratteristiche del Robust Fast Tracking (RFT)

Definizione e caratteristiche del Robust Fast Tracking (RFT)

Introduzione al Fast Tracking

Oggigiorno la pressione sempre maggiore di essere primi nel mercato globale e la necessità di battere i competitori rendono i tempi di ultimazione dei progetti uno tra più importanti fattori di successo. I moderni progetti tecnologici sono sempre più in competizione su fini scientifici, innovazione, performance e sistemi innovativi diventano presto obsoleti senza valore scientifico e commerciale. Di conseguenza le strategie di gestione sono sempre più aggressive con il fine di essere conformi alle attuali chiavi di successo che possono essere riassunte in velocità, riduzioni costi e qualità.
Per far ciò risulta chiaramente strategico lo sviluppo di una pianificazione corretta, efficace nel raggiungere gli obiettivi nel più breve tempo possibile pur rispettando i vincoli di tempi e qualità imposti.
Per ridurre i tempi di un progetto sono generalmente utilizzati due metodi differenti, il Crashing e il Fast Tracking, logicamente applicati alle attività costituenti il percorso critico.

Il Crashing consiste nell’allocare maggiore risorse su una certa attività ed ha come conseguenza una aumento dei costi (straordinari, perdita di efficienza, personale esterno, ecc.).

Il Fast Tracking (FT) cambia invece le relazioni di scheduling; attività che dovrebbero essere eseguite in serie sono invece operate parzialmente in parallelo. Ciò comporta un aumento dei rischi in modo proporzionale alla compressione dei tempi voluta. In entrambi i casi esistono delle limitazioni tecniche che definiscono il limite superiore della massima compressione ammissibile

Il nuovo approccio gestionale sviluppato nel corso del dottorato e descritto nei prossimi capitoli e’ chiamato “Robust Fast Tracking (RFT)”. Esso è infatti basato sul tipico approccio del Robust Design utile a garantire la stabilità delle prestazioni a prescindere dall’effetto di variabili influenti ma non controllabili. Obiettivo del robust design è infatti quello di individuare e valutare questi fattori fuori controllo (nel nostro caso i rischi) e, attraverso tecniche di pianificazione, individuare i livelli delle grandezze controllabili in grado di ridurre l’impatto indotto ad un livello accettabile.

Sono quindi proposte due differenti metologie: il Risk Factors Method and the Risk Vectors Method.

Definizione di Robust Fast Tracking

Il Robust design è stato sviluppato per di assicurare la qualità di un prodotto, in termini di performance e affidabilità, tenendo in considerazione i fattori di disturbo interni ed esterni.
Cosi come detto il Robust Fast Tracking (RFT) considera come fattori di disturbo i rischi generati dall’applicazione del Fast Tracking stesso.

Schema del processo di Robust Fast Tracking
Schema del processo di Robust Fast Tracking

Lo schema della figura precedente, finalizzato e applicato ad un progetto su cui si implementa il RFT, risulta di immediata lettura per spiegare l’approccio RFT nell’ottica del Robust Design.

I “signal factors” sono, nel nostro caso, l’input del progetto: requisiti, vincoli e ∆T, che rappresenta l’anticipo temporale voluto rispetto a quanto espresso nella pianificazione logica.

I “noise factors” sono i rischi, intesi come probabilità di scostamento delle performance del progetto (tempi, costi, qualità) rispetto a quanto stabilito, causati dal FT

I “control factors” sono le review di progetto effettuate per verificare la conformità dell’andamento del progetto rispetto alla pianificazione e per valutare, nel nostro caso, l’efficacia della metologia RFT.

Il “response” è l’output del processo, rappresentato dagli effettivi scostamenti rilevati (tempi, costi, qualità).

Tutte le considerazione sopra esposte convergono nella convenienza di anticipare l’analisi dei rischi generati dall’applicazione del FT per valutarne le conseguenze ed identificare efficaci misure preventive/correttive. I costi associati appunto all’implementazione delle azioni di “risk reduction” devono essere valutate poi, con un’ottica di cost/benefit analysis, in relazione agli effettivi vantaggi ottenuti dall’applicazione del FT stesso.

L’analisi dei risultati ottenuti ci consente di ragionare sull’applicabilità del FT o quanto meno sulla necessità di modificare alcune sue variabili come il ∆T di anticipo

Robust Fast Tracking e le fasi di progetto

In generale ogni progetto può essere diviso in fasi, il cui numero è dipendente dalla complessità del progetto stesso. Al termine di ogni fase sono previste delle project review durante le quali viene verificata la corrispondenza dello stato del progetto e dei relativi deliverable con quanto previsto dalla pianificazione. L’esito positivo della review consente ufficialmente l’avvio della fase successiva. Sfortunatamente questa procedura è spesso lontana dalla realtà a causa della sempre più diffusa applicazione della tecnica del FT alle fasi dei progetti.

E’ oggigiorno abbastanza usuale avviare lo sviluppo del design e la successiva prototipazione prima del congelamento di tutti i requisiti e, per ottenere il massimo risultato in termini di compressione dei tempi, assistere all’inizio delle attività di produzione prima della completa chiusura della fase di qualifica. Questa tendenza aumenta pericolosamente la possibilità di impattare successivamente nel rischio di avere non conformità. Ogni prodotto, inteso in senso generale come deliverable di progetto, è infatti caratterizzato da requisiti che devono essere rispettati.

Gli sforzi, in termini di costi e tempi, necessari per esempio ad adattare successivamente i prodotti già realizzati, possono minare il successo del progetto stesso.
Il RFT spinge verso la creazione di prodotti estremamente flessibili ed adattabili, in modo da minimizzare l’impatto di una modifica. Un’analisi critica delle caratteristiche di un prodotto e del suo design vs i requisiti imposti può fornire una visione realistica del possibile degrado delle performance (e quindi scostamento dai requisiti) causate dal FT e può indicare le più opportune azioni correttive da implementare in caso di NC.

Gli studi effettuati sul RFT sono focalizzati, nell’ambito del lavoro espresso in questa tesi, sullo scenario sopra esposto di FT applicato alle fasi di un progetto e considerando i rischi di non conformità rispetto a specifici requisiti i, ma le linee guida possono essere facilmente applicate anche alle singole attività di progetto.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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