Definizione e caratteristiche di una startup

Definizione e caratteristiche di una startup

Quando si parla si startup ci si riferisce ad una nuova impresa, un’organizzazione che si trova in un periodo di passaggio tra la consapevolezza di avere un’idea, la ricerca di un modello di business per la realizzazione e la sua affermazione nel mercato. Si intende quindi la fase di avviamento dell’azienda in cui sono definite le proprie componenti e la loro interazione nel creare e distribuire valore. Data la premessa, ciò che distingue una startup da una piccola azienda è l’idea innovativa che sta alla base. Quando, infatti, nel modello imprenditoriale sia presente un elemento d’innovazione, sia esso nel prodotto o nel processo, il livello di rischio aumenta, e aumenta esponenzialmente al crescere dell’incertezza. Nel momento in cui una startup innovativa inizia il proprio percorso deve tenere in considerazione che il progetto aziendale può essere totalmente stravolto dato che ciò che si ha all’inizio sono solo l’idea di come si vorrà costruire il prodotto, e le ipotesi sulle componenti aziendali. Inoltre, considerando l’alto tasso di non sopravvivenza oltre il breve periodo di una startup, tale componente di rischio è davvero elevata. Il compito dell’imprenditore è perciò quello di verificare le sue ipotesi iniziali nel minor tempo possibile attraverso lo studio del consumatore e del suo comportamento relativamente al mercato di riferimento. Eric Ries, autore del famoso The Lean Startup, dà una definizione molto legata al concetto di rischio: “Una startup è un’istituzione umana progettata per sviluppare un prodotto o un servizio operando in condizioni di estrema incertezza”. Partendo quindi dal presupposto che una startup debba fare i conti con l’incertezza del proprio futuro, è chiaro come l’intero sistema si muovi verso la ricerca delle metodologie di abbattimento del rischio. Il primo passo sarà testare tutte le variabili di tale rischio e dimostrare scientificamente che le minacce non faranno fallire il progetto iniziale. Le variabili da considerare sono molteplici: il potenziale del mercato, la fattibilità tecnologica, il modello competitivo, i tempi di sviluppo, il capitale richiesto e il team coinvolto.

Definizione e caratteristiche di una startup

Dunque la caratteristica principale di una startup è proprio la crescita. L’espansione è l’obiettivo comune che allinea il lavoro di tutti all’interno dell’azienda e fa parte del DNA di una startup. Per crescere rapidamente la neo impresa ha bisogno di creare una struttura che fin dalla nascita ruoti intorno all’espansione. Non basta creare un prodotto che sia voluto da molte persone, né raggiungere il giusto product/market fit, ma c’è bisogno che questo sia fruibile da tutti gli utenti potenziali, tramite una strategia di distribuzione scalabile e sostenibile. Proprio per la sua dualità intrinseca il lavoro sulla crescita di un prodotto o di un servizio innovativo si divide in due fasi: la ricerca del modello di business, e la sua esecuzione. Il marketing tradizionale si concentra sulla seconda parte e per essere efficace ha bisogno di avere un processo di vendita scalabile, un prodotto finito, un prezzo ed un target definito, e tutti i materiali correlati. Tutti elementi che nella startup di un prodotto innovativo sono delle incognite. Un prodotto d’innovazione solitamente non ha molto tempo per capire come crescere prima di fallire. Generalmente le aziende che raggiungono il successo sono quelle che riescono ad affrontare un problema guardandolo da una prospettiva inedita. Nel creare un business tradizionale non c’è nulla da doversi inventare, semplicemente si riprende un modello precostituito che già funziona. Paradossalmente la tua nicchia ti limita ma ti protegge allo stesso tempo.
Quando, invece, stai creando una startup devi necessariamente trovare qualcosa che sia fondamentalmente nuovo da offrire, un’innovazione che sia di prodotto, processo o modello. Devi trovare qualcosa che possa interessare un mercato dove le idee più facili ed ovvie sono già state sfruttate. Da questi concetti nasce il Growth Hacking, una disciplina che fonde creatività, ingegneria di prodotto e pensiero analitico cercando gli elementi e le metriche per la crescita aziendale.

Riassumendo, con il termine startup s’indicano, dunque, le neo imprese nel pieno della definizione del proprio modello strategico finalizzato allo sviluppo dell’idea iniziale dove la caratteristica principale di una startup è proprio la crescita!

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *