Gestione dei team: Differenza tra metodologia Waterfall e Agile

Gestione dei team: Differenza tra metodologia Waterfall e Agile

Differenza tra le metodologie nella gestione dei team

La sfida che tutte le società devono affrontare è il veloce cambiamento e adattamento dell’ambiente esterno in modo da rimanere competitivi e continuare la loro crescita.
Il metodo tradizionale è molto solido ma recepisce con difficoltà cambiamenti a differenza dell’approccio agile il quale funziona molto bene in relazione alle trasformazioni, il punto è capire se tale metodo ha gli stessi benefici su progetti con differenti caratteristiche e dimensioni di team.

Gestione dei team: Differenza tra metodologia Waterfall e Agile

Background

Per poter mantenere il controllo su progetti grandi spesso ci si avvale di una struttura organizzativa più complessa, con più livelli decisionali e con il coinvolgimento di maggiori responsabili progettuali.
In quest’ottica un approccio Agile prevede il coinvolgimento iterativo di tutti i team partecipanti a differenza dell’approccio tradizionale che prevede specifici momenti di interazione in fasi prestabilite del progetto. L’approccio Agile, deve essere orientato in un approccio il più “flat” possibile, con livelli manageriali essenziali e con un forte coinvolgimento dei team. L’obbiettivo del coinvolgimento dei team è avere una larga interconnessione tra i gruppi di lavoro, in cui le persone chiave sono sempre coinvolte negli incontri di allineamento in modo da intensificare la collaborazione evitando complicazioni grazie al coordinamento.

Distribuzione del team e processo di implementazione

Nella conformazione attuale delle organizzazioni è ormai diventata esperienza usuale l’interazione di diversi team distanti fisicamente; la gestione della distribuzione del lavoro sui diversi team è un qualcosa che deve essere correttamente guidato dal processo di implementazione progettuale scelto.

Distribuzione del team usando una metodologia tradizionale

Un chiaro vantaggio di una metodologia Waterfall è una facile gestione di team distribuiti perché si basa su una struttura chiara per il controllo e l’organizzazione delle attività. Questa facilità deriva anche dalle caratteristiche organizzative del lavoro intrinseche nell’approccio, in altre parole la definizione rigida di ogni fase che parte dall’identificazione dei requisiti e continua fino agli sviluppi e ai rilasci al cliente. In questo contesto la distribuzione in diversi luoghi del team non impatta sui rilasci finali perché a ogni team viene assegnato uno specifico set di informazioni e documenti da cui ci si aspetta uno specifico output, che verrà integrato solo successivamente. La possibilità di dividere il lavoro sui diversi team riduce il rischio dall’assenza di una stretta correlazione e comunicazione resa più difficoltosa dalla distanza fisica.

Distribuzione del team usando la metodologia Agile

Sebbene i primi utilizzi di questa metodologia sono stati applicati a progetti piccoli con il coinvolgimento di team concentrati nella stessa area di lavoro, ora con l’espansione della metodologia Agile, il suo utilizzo in progetti molto più grandi ha richiesto inevitabilmente il coinvolgimento di diversi team e dislocati in diverse sedi di lavoro.
L’obbiettivo rimane tuttavia sempre il medesimo, ovvero incontrare il soddisfacimento del cliente, fornendogli tutti i requisiti richiesti con la qualità desiderata. La sfida è la gestione e la suddivisione dei compiti tra tutti i team coinvolti con un’ottica Agile.
Nella gestione dell’organizzazione del progetto in ottica Agile, ci sono 4 fattori da poter prendere in considerazione:

  • Struttura organizzativa: in team molto ampi si potrebbe ricondurre alla segmentazione degli stessi per competenze (architetti, PM, responsabili della qualità) oltre a prevedere un team guida che costituito da diverse figure al suo interno (esperti, PMs, Product Manager) ha il compito di indirizzare il progetto nella sua gestione cosi come nel coordinamento della comunicazione, in modo da facilitare il processo decisionale.
  • Processo Decisionale: questo processo deve coinvolgere la rappresentanza di tutti i team che a diverso titolo verranno coinvolti per la loro area di interesse.
  • Collaborazione e coordinamento: prevedere una struttura organizzata di comunicazione con canali prestabiliti per la condivisione delle informazioni.
  • Cultura Agile: tra gli aspetti più critici che a volte si tende a sottovalutare è che non basta decidere di adottare un approccio Agile. Il punto critico da smarcare è la condivisione dell’approccio Agile, come strumento accettato e conosciuto da tutti i membri dei team del progetto. Questo è l’unico modo per poter applicare in maniera efficace tutti quegli strumenti previsti dall’Agile.

Nell’adozione della metodologia Agile, con il coinvolgimento di più team è necessario apportare delle modifiche agli strumenti solitamente utilizzati:

  • Backlog: si può optare nell’individuazione di un unico backlog condiviso tra tutti i team oppure più backlog per ciascun team. La prima opzione è utile alla trasparenza e a rendere consapevoli tutti i team delle lavorazioni in corso ma se a un livello troppo alto potrebbe distogliere l’attenzione di ciascun team dal proprio pacchetto di competenza.
  • Incontri: un rischio che spesso deve essere mitigato è la tendenza ad avere incontri di allineamento multipli dei team coinvolti, questo oltre a generare poco valore aggiunto spreca tempo in iterazioni non necessarie. In quest’ottica ebbene condurre incontri operativi a livello di team (stand-up meeting, retrospective meetings) ma sarà poi compito dello Scrum Master indirizzare e coinvolgere il proprio team nel coordinamento con altri al momento del bisogno.
  • Infrastruttura: l’infrastruttura di sviluppo a cui tutti i team progettuali accederanno dovrà essere pronta a sostenere questa interazione con strumenti di sharing, test e controllo (ad esempio come i controlli e la tracciatura delle modifiche apportate).

 

 

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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