Definizione, principi e regole di Krug per l’usabilità di un sito web

Definizione, principi e regole di Krug per l’usabilità di un sito web

L’usabilità di un sito web è un concetto complesso e legato alla sfera soggettiva poiché si riferisce alla relazione tra sito Web e l’utente e alla soddisfazione che deriva dalla qualità dei contenuti e dei servizi del sito, al suo layout grafico, alla sua adattabilità ai diversi supporti tecnologici e all’essere responsive. Una definizione di usabilità di un sito web è sicuramente la seguente: “Un sito Web è usabile quando soddisfa i bisogni informativi dell’utente finale che lo sta visitando e interrogando, fornendogli facilità d’accesso e di navigabilità e consentendo un adeguato livello di comprensione dei contenuti. Nel caso non sia disponibile tutta l’informazione, un buon sito demanda ad altre fonti informative.”

I concetti chiave relativi all’usabilità di un sito sono quindi:

  • utilità attesa
  • completezza e comprensibilità dei contenuti
  • navigabilità
  • attrattività grafica

Definizione, principi e regole di Krug per l'usabilità di un sito web

L’autore americano Steve Krug nel libro “Don’t make me think” individua essenzialmente tre regole di base per una buona usabilità dei siti Web.

  1. “Non farmi pensare” è la prima regola. Questa regola si riferisce a due distinte attività cognitive: la prima relativa all’apprendimento delle informazioni contenute all’interno del sito e la seconda alla comprensione della struttura e della logica del sito. Circa quest’ultima, un sito deve avere una struttura semplice, auto-esplicativa e facilmente capibile dall’utente medio, supportata da messaggi chiari in supporto alla navigazione. L’utente infatti non deve “perdere tempo” a pensare come funziona il sito perché il tempo utilizzato a questo scopo è tempo perso e rubato all’apprendimento.
  2. “Ogni click deve essere una scelta non ambigua e che non richiede impegno” è la seconda regola. Krug sottolinea che non importa quanti click un utente deve effettuare per raggiungere ciò che vuole (sebbene riconosca la presenza di limiti) ma, ciò che conta veramente, è che la scelta dei click deve essere presa senza impegno. Che si tratti quindi di un sito che si sviluppa in profondità o in ampiezza, l’importante è che le scelte di navigazione siano prive di difficoltà. È utile quindi scegliere in modo attento e accurato i collegamenti tra pagine nonché le parole e la grafica dei link stessi.
  3. “Sbarazzati di metà delle parole di ogni pagina, e poi sbarazzati della metà di quello che resta” è la terza regola: la buona prassi è essere concisi limitando la quantità di testo e omettere quelle parole non necessarie, “e le istruzioni. Considerato inoltre che la lettura delle pagine Web è dal 20% al 30% più lenta rispetto a quella su carta e per questo più faticosa, quando si scrivono i contenuti delle pagine Web è bene ricordare la regola della piramide rovesciata, ovvero di porre i concetti più importanti e le conclusioni all’inizio del testo, aumentando la probabilità che questi vengano letti. Data poi la tendenza degli utenti a non leggere le pagine Web, ma a scansionarle con lo sguardo cercando solo ciò che interessa veramente, è bene evidenziare le parole chiave e i concetti principali che si vogliono comunicare.

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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