Differenza tra UI (User Interface), UX (User experience) e Usabilità (Usability)

Differenza tra UI (User Interface), UX (User experience) e Usabilità (Usability)

Differenza tra UI (User Interface), UX (User experience) e Usabilità (Usability)

User Interface o UI (Interfaccia utente)

Un’interfaccia è definibile come un meccanismo e un punto d’accesso ad un sistema o componente software; più nel dettaglio, l’interfaccia utente (User Interface, abbreviata con UI) è la parte percepibile di un sistema interattivo, in quanto è ciò che consente all’utente di comunicare con un dispositivo, ovvero di interagirci. Dunque l’interfaccia utente è un canale di comunicazione bidirezionale, in quanto consente all’utente e al dispositivo di comunicare tra loro. Questo dialogo è costituito da un parte dalle richieste che l’utente fa al dispositivo (input), dall’altra dalle risposte di conferma o no che il dispositivo invia all’utente relativamente alle richieste ricevute (output).

Per realizzare un’interfaccia utente e quindi una user Interface usabile e accessibile è necessario seguire alcuni principi, tra cui:

  • Unità, in quanto gli elementi devono produrre un insieme coerente;
  • Raffinamento, poiché le parti devono essere raffinate per evidenziare l’essenziale;
  • Appropriatezza (da garantire ad ogni livello);
  • Regolarizzare gli elementi, ripetendoli in accordo a regole comprensibili o a principi generali.

Ciò è necessario perché la percezione umana e la memoria operano più efficientemente su stimoli regolarizzati. Infatti la prevedibilità di un pattern consente a chi osserva di scandire più facilmente gli elementi. La regolarizzazione degli elementi avviene attraverso l’allineamento e la standardizzazione di dimensioni e spazi;

  • Stabilire strati percettivi: Occorre prima raggruppare le informazioni in categorie in base alla loro origine o all’uso, poi determinare l’importanza di ogni gruppo e creare delle gerarchie;
  • Rafforzare distinzioni visuali, sfruttando soprattutto il contrasto per indicare, ad esempio, cosa è attivo in un certo momento;
  • Integrare figura e sfondo.

 

Usability (Usabilità)

Usability (Usabilità)

L’usabilità, secondo lo standard ISO 92412 è “la misura in cui un prodotto può essere usato da specifici utenti per raggiungere specifici obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in uno specifico contesto d’uso”.
Per efficacia si intende l’accuratezza e la completezza con cui gli utenti possono raggiungere i loro obiettivi. Per efficienza si fa riferimento alle risorse spese in relazione all’accuratezza ed alla completezza degli obiettivi raggiunti (es. tempo, numero di azioni, ecc.). Per soddisfazione si intende il comfort e l’accettabilità del sistema per gli utenti e le altre persone influenzate dal suo uso. Questi tre attributi riguardano sia aspetti strumentali che non nell’uso delle tecnologie.
Dunque l’usabilità è un concetto a più dimensioni, in cui ognuna di esse dipende dalla tipologia dell’applicazione. Tra queste dimensioni vi sono:

  • Accettabilità del sistema: Ovvero la capacità globale di soddisfare necessità e bisogni degli utenti;
  • Facilità di apprendimento: L’utente deve raggiungere buone prestazioni in breve tempo;
  • Facilità di ricordo: L’utente deve poter interagire con un’interfaccia anche dopo un lungo periodo di inutilizzo, senza essere costretto a ripetere la fase di apprendimento;
  • Sicurezza: Ridurre al minimo gli errori;
  • Robustezza all’errore: Il funzionamento non deve essere compromesso da errori banali e deve permettere semplici azioni correttive.

Dunque nello Human-Computer Interaction usabilità è sinonimo di qualità.
Infatti l’usabilità ha diversi vantaggi: Aumenta l’efficienza, aumenta la produttività, riduce gli errori (e di conseguenza aumenta la sicurezza), riduce il bisogno di addestramento, riduce il bisogno di supporto, aumenta l’accettazione, diminuisce i costi di sviluppo, aumenta le vendite.

L’usabilità si può valutare in 4 modi:

  1. Test degli utenti, dunque osservazione o sul campo o remota;
  2. Feedback verbale degli utenti, dunque si chiede direttamente all’utente attraverso interviste, questionari, diari o focus group;
  3. Modelli, ovvero simulazioni;
  4. Ispezione dell’interfaccia da parte di esperti, dunque una valutazione analitica che non comprende gli utenti.

User experience o UX (Esperienza dell’utente)

La user experience (abbreviata con UX) è un’evoluzione del concetto di usabilità, in quanto sviluppa la parte relativa alla soddisfazione dei bisogni umani, come il divertimento, il piacere, la sorpresa e la gioia. Dunque riguarda soprattutto il comunicare sentimenti positivi agli utenti. L’esperienza dell’utente è un concetto multidimensionale, poiché coinvolge aspetti relativi all’esperienza estetica, all’apprezzamento e alla fiducia. Dunque la user experience descrive la complessa reazione dell’utente quando interagisce con strumenti interattivi. Grazie a questa disciplina si è passati gradualmente da considerare il computer come uno strumento di lavoro e di calcolo ad uno strumento di intrattenimento e di supporto alla realizzazione e affermazione sociale dell’individuo. Le dimensioni con cui si può misurare la user experience sono classificabili come:

  • Attributi pragmatici: Funzionalità, usabilità;
  • Attributi edonistici: Piacevolezza estetica, divertimento, motivazione, gratificazione, emozione;
  • Attributi simbolici: Brand, identificazione, attribuzioni sociali (status symbol).

Differenza tra UI (User Interface) e UX (User experience)
Differenza UI (User Interface) e UX (User experience)

Pubblicato da Vito Lavecchia

Lavecchia Vito Ingegnere Informatico (Politecnico di Bari) Email: [email protected] Sito Web: https://vitolavecchia.altervista.org

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